L'album è suonato da cinque diverse orchestre internazionali tra cui la Royal Philarmonic Orchestra di Londra, diretta da Nick Ingman (Il discorso del re,
Shakespeare In Love, Billy Elliot). E vede la partecipazione di alcuni dei più grandi professionisti del panorama musicale internazionale: dal basso di Nathan East (collaboratore tra gli altri di Phil Collins, Eric Clapton, Michael Jackson), alla batteria di IanThomas (Sting,EltonJohn,Seal),dalbasso di AndyPask (Madonna,PetShop Boys) alle chitarre di Leo Abrahams (Trevor Horn, Brian Eno), al piano di David Arch (Paul McCartney e curatore delle colonne sonore di Harry Potter e Bridget
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Jones); e ancora Michael Urbano (Smash Mouth, Sheryl Crow), Kaveh Rastegar (Bruno Mars, Kelly Price) e Frank Martin (Narada Michael Walden, Whitney Houston, Al Jarreau).
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Il primo singolo BENVENUTO -Bienvenido nella versione spagnola -è firmato dalla
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stessa LauraPausini sia per il testo, scritto con la collaborazione di Niccolò Agliardi, sia per la musica, composta con Paolo Carta, con cui ha curato anche la produzione artistica.
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Il brano, da subito in vetta alle chart internazionali, vuole dare il BENVENUTO alle cose più vere e, nel videoclip, diventa un tam-tam, un invito al cambiamento, una
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sorta di yes you can, un richiamo alle cose essenziali, alle emozioni nuove, alle piccole cose di tutti i giorni, alla bellezza delle cose semplici. E Laura, vestita da Roberto Cavalli, rende omaggio al mondo Hippy degli anni ’70.
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Le parole della canzone e la semplicità della ritmica, volutamente prodotta in forma asciutta e molto diretta, sottolineano lo scorrere di immagini solari, allegre, che mandano un messaggio positivo.
E’ un album intimo, che racconta un momento davvero INEDITO di Laura, che due annifahasceltodiregalarsiunapausaperriflettereeperdedicarsi ai suoiaffettipiù profondi.
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«Era da quando avevo 17 anni che correvo sempre e, ad un certo punto, ho capito che mi dovevo fermare. Volevo stare accanto ai miei genitori, volevo guardare mia madre mentre cucina, voleva andare a fare una cena coi miei compagni di classe. L’ho fatto e sono felicissima.»
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In questa lunga pausa Laura ha riscoperto i valori delle cose più semplici e lo racconta esplicitamente in questi 14 brani che costituiscono un album profondo, intimo, sicuramente il più maturo della carriera dell’artista italiana più premiata all’estero, e che si chiama così forse proprio perché nasce da uno stato emotivo dell’Artista del tutto INEDITO.
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