Forte di Bard Henri Matisse. Sulla scena dell’arte

Henri Matisse. Sulla scena dell’arte
7 luglio – 14 ottobre 2018
Forte di Bard. Valle d’Aosta
L’esposizione Henri Matisse. Sulla scena dell’arte presenta e sviluppa una tematica centrale
all’interno della vasta vita artistica di Henri Matisse: il rapporto con il teatro e la produzione
di opere legate alla drammaturgia. Una mostra inedita che porta al Forte di Bard, in Valle
d’Aosta, dal 7 luglio al 14 ottobre 2018, oltre 90 opere realizzate in un arco temporale di 35
anni, dal 1919 fino alla morte dell’artista, avvenuta nel 1954. Si tratta principalmente della
cosiddetta période Niçoise: Matisse, infatti, nel 1917 scelse Nizza come luogo principale della
sua creazione artistica.

Il percorso espositivo, curato da Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di
Münster, è suddiviso in quattro grandi sezioni: Costumi di scena; Matisse e le sue modelle; Le
odalische; Jazz. Una selezione di opere illustra il rapporto tra l’artista e le sue modelle, “attrici”
della sua arte, mentre l’esposizione di oggetti, collezionati dall’artista dà conto dell’interesse
di Matisse per il decorativismo di influenza orientale
interessa alla “alta moda” (Haute couture) e fa la selezione del vestito secondo il modello o la
composizione. Esiste une specie di interazione tra l’artista e le sue modelle, Matisse parla delle
sue modelle come “attrici” della sua arte.
Nel 1939 Matisse affermava: “l miei modelli, esseri umani, non sono mai solo un elemento
secondario in un ambiente. Sono il tema principale del mio lavoro. Dipendo interamente dal mio
modello”.
L’artista ha rapporti professionali lunghi con i suoi modelli e lavora per anni sempre con gli
stessi. Una selezione di opere illustra il rapporto tra l’artista e i suoi modelli, con particolare
attenzione alla sua assistente Lydia Delectorskaya, che ricoprirà un ruolo centrale per Matisse
dagli anni Trenta sino alla sua morte, nel novembre 1954.
Le odalische. Viaggi immaginari
L’interesse di Matisse per il decorativismo di stampo arabeggiante e orientalista è un fatto
noto. Il tema delle odalische rappresenta per l’artista la sintesi ideale tra la rappresentazione
della donna e il proliferare dell’ornamento vegetale o geometrico.
Nel biennio 1912-1913 aveva effettuato numerosi viaggi soprattutto in Algeria e in Marocco,
fedele al concetto romantico dell’artista viaggiatore, sulle orme di Ingres e Delacroix. Da
questi viaggi nascono le sue collezioni di oggetti di cui sarà esposta una selezione.
Jazz. L’artista e il suo pubblico
All’inizio degli anni Quaranta Matisse sviluppa una tecnica particolare denominata papiers
découpés, carte ritagliate, sintesi perfetta, secondo Matisse, tra colore e precisione della linea.
Il suo capolavoro di questo periodo è indubbiamente “Jazz”, una serie di 40 opere realizzate
con questa tecnica. Come un musicista jazz, ha creato una sorta di “tema con variazioni”. I
temi di queste opere sono il circo e i suoi attori, la mitologia e le memorie dei suoi viaggi. Lo
stile di queste opere in colori dissonanti ha ispirato per esempio Andy Warhol e la “pop art”
americana.
L’iconografia popolare del circo cela l’aspetto ‘tragico’ del rapporto dell’artista con il suo
pubblico.
BIOGRAFIA
Henri Matisse è considerato uno dei grandi maestri dell’arte del Novecento, eclettico e
sperimentatore, amico e rivale di Pablo Picasso.
Nato a Cateau-Cambrésis nel 1869, abbandona ben presto gli studi di legge e una carriera di
futuro avvocato per dedicarsi alla pittura. Frequenta a Parigi l’atelier di Gustave Moreau, ma
guardando alle opere di Paul Cézanne, soprattutto nel trattamento del colore, che diventerà il
fine stesso della creazione dell’immagine.
Nel 1905, al Salon d’Automne di Parigi, solleva uno scandalo presentando, insieme a Marquet,
de Vlaminck, Derain e Van Dongen, alcune tele dai colori puri e violenti, stesi uniformemente
sulla tela.
Il critico Louis Vauxcelles conia per questi artisti il termine fauves, presto adottato dal gruppo
in segno di sfida.
Del 1910 è la prima mostra importante alla galleria Bernheim-Jeune a Parigi, seguita dalle
personali a Londra e a New York.
A partire dal 1919 decide di trascorrere gran parte dell’anno in Costa Azzurra, che considera
un ‘paradiso’. La sua attività espositiva è in continua crescita e le sue opere incontrano un
grande interesse da parte dell’intera comunità artistica.
Nel 1920 lavora alle scene e ai costumi per Le chant du rossignol, l’opera di Stravinsky
rappresentata da Diaghilev con i Ballets Russes, e la coreografia di Massine.
Il decennio 1920-1930 segna un ritorno a composizioni di tipo più tradizionale e all’interesse
per il tema delle Odalische.
Dopo numerosi viaggi in Italia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Russia, nel 1931, e dopo un
soggiorno di tre mesi a Tahiti, Matisse si reca negli Stati Uniti, dove ha l’incarico di una
grandiosa decorazione sul tema della danza per la Fondazione Barnes a Merion.
Del 1938 è l’esposizione ‘Picasso-Matisse’ al Museum of Modern Art di Boston.
Stabilitosi a Vence nel 1939, si dedica con particolare interesse alla grafica: illustra, tra l’altro,
Pasiphaé di H. de Montherlant (1944) e Les Fleurs du Mal di Ch. Baudelaire (1947) e produce
illustrazioni in bianco e nero per diversi libri, tra cui l’Ulisse di James Joyce.
Del 1945 è la grande retrospettiva al Salon d’Automne di Parigi, seguita da una doppia
personale al Victoria and Albert Museum di Londra, insieme a Picasso. L’anno successivo
viene realizzato un film sul suo lavoro.
Del 1947 l’editore parigino Tériade pubblica Jazz: in quest’opera appaiono i primi risultati
della tecnica dei papiers découpés, alle quale si dedica con passione negli ultimi anni della sua
vita. nel 1948 viene nominato Commendatore della Legione Onore; di questo periodo sono
anche i primi contatti con il frate domenicano Rayssiguier in vista della decorazione della
Cappella del Rosario a Vence, che sarà terminata e inaugurata nel 1951.
Del 1950 è il Primo Premio della Pittura alla XXV Biennale di Venezia.
Nel 1952 apre nella sua città natale, Cateau-Cambrésis, il Musée Matisse.
Muore il 3 novembre 1954 a Nizza.
Informazioni
Associazione Forte di Bard
T. + 39 0125 833811 | info@fortedibard.it | www.fortedibard.it
Prenotazione visite
T. + 39 0125 833818
prenotazioni@fortedibard.it
Orari
martedì-venerdì: 10.00-18.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00
Lunedì chiuso.
Aperta tutti i giorni (lunedì inclusi) dal 23 luglio al 2 settembre 10.00-19.30
La Biglietteria chiude 45 minuti prima.
Tariffe
Intero: 9,00 euro
Ridotto: 7,00 euro
Ragazzi 6-18 anni: 5,00 euro
0-5 anni: gratuito
Cumulativo con mostra Henri Cartier-Bresson. Landscapes
Intero: 14,00 euro
Ridotto: 12,00 euro
Ridotto ragazzi: 10,00 euro
Un progetto
Forte di Bard
Kunstmuseum Pablo Picasso
Partner istituzionali
Regione autonoma Valle d’Aosta
Compagnia San Paolo
Fondazione Crt
Finaosta spa
MediaPartner
RMC Radio Montecarlo
Partner tecnici
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