Ca’ Corniani Le Tre Soglie Alberto Garutti

Ca’ Corniani. Terra d’avanguardia: è Alberto Garutti il vincitore del concorso artistico internazionale a invito – a cura di Eight Art Project –
per la realizzazione delle opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani, storica tenuta di Genagricola.
La giuria ha selezionato il suo progetto Le Tre Storie di
Paesaggio per il forte impatto visivo e l’alto valore artistico.
Il concorso artistico per le Tre Soglie di Ca’ Corniani si
inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione
paesaggistica della tenuta con l’obiettivo di farla rinascere.
Il concorso si avvale dell’ideazione e curatela paesaggistica di
Andreas Kipar e della curatela artistica di Elena Tettamanti e
Antonella Soldaini.
La progettazione del masterplan paesaggistico è a cura dello
studio internazionale di architettura del paesaggio LAND.
Le opere di Alberto Garutti saranno inaugurate a maggio 2018
in concomitanza con l’opening della 16. Mostra Internazionale
di Architettura della Biennale di Venezia.


Un grande tetto dorato per l’antico casale ora abbandonato, una scritta
al neon che si illumina a ogni fulmine che cade in Italia, delle scultureritratto
dei cani e cavalli che vivono nel podere: saranno queste le tre
opere che accoglieranno tutti quelli che da giugno 2018 entreranno a
Ca’ Corniani varcando le Tre Soglie d’ingresso della storica tenuta di
Genagricola, in provincia di Venezia.


Le tre opere sono parte del progetto Le Tre Storie di Paesaggio con cui
l’artista Alberto Garutti (Lecco, 1948) ha vinto il concorso artistico
internazionale a invito pensato come prima tappa ufficiale del progetto
di valorizzazione paesaggistica di Ca’ Corniani.


Il concorso, lanciato lo scorso giugno con la curatela artistica di
Elena Tettamanti e Antonella Soldaini e la curatela paesaggistica di
Andreas Kipar, ha coinvolto cinque artisti europei – Monica Bonvicini,
Alberto Garutti, Carsten Höller, Tobias Rehberger e Remo Salvadori –
chiamati dai curatori a presentare per i tre punti di accesso di Ca’
Corniani altrettante opere site-specific, con l’obiettivo di marcare
l’ingresso alla tenuta e di raccontare la ricchezza di quest’area
dalla vocazione fortemente agricola e produttiva.
Il 22 settembre, una giuria internazionale – composta da Gabriella Belli
(Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia), Pippo Ciorra (Senior
curator Museo MAXXI), Philippe Donnet (Group CEO di Generali),
Giancarlo Fancel (Presidente Genagricola e Chief Financial Officer
Generali Italia), Andreas Kipar (Founding Partner LAND), Beatrice
Merz (Presidente Fondazione Merz elvetica e del Mario Merz Prize),
Marco Sesana (Country Manager e Amministratore Delegato Generali
Italia), Elena Tettamanti (Founder Eight Art Project) e Vicente Todolì
(Direttore artistico Hangar Bicocca) – dopo aver esaminato i progetti ha
selezionato quello di Alberto Garutti perfettamente coerente con la
storia e il paesaggio di Ca’ Corniani, che con i suoi 1700 ettari di
estensione nell’entroterra di Caorle è una delle più grandi aziende
agricole italiane.


Ca’ Corniani ha particolarità di essere un territorio completamente
pianeggiante circondato dalle acque, i cui confini sono delimitati dagli
argini del fiume Livenza e dai canali artificiali realizzati al tempo della
bonifica del 1851. Strategici per la tenuta sono dunque i tre punti di
accesso, raggiungibili via terra e via acqua.
Il concorso ha rappresentato un primo importante momento di
confronto e relazione tra gli artisti e questo luogo così peculiare: da un
lato li ha avvicinati all’alto valore storico e produttivo del luogo,
dall’altro ha innescato forme di condivisione con il contesto socioculturale
locale e allargato.
Le opere di Alberto Garutti per questi tre punti chiave sono nate proprio
da questo confronto e saranno capaci di attrarre interesse e innescare
un processo di scoperta del luogo, grazie alla loro spiccata e
riconoscibile capacità di integrare stabilmente arte e agricoltura,
aprendo a nuove forme di dialogo, sviluppo e rivitalizzazione del
territorio.
L’idea di utilizzare l’arte contemporanea per instaurare un nuovo
rapporto tra la cultura della produzione agricola, la natura dei luoghi e
la comunità, e a cui il progetto di Garutti risponde perfettamente, è
nata in seno al masterplan paesaggistico, la cui progettazione è stata
avviata nel 2014 a cura dello studio internazionale di architettura del
paesaggio LAND e di Andreas Kipar, autore con Giovanni Sala
dell’intera strategia di valorizzazione e curatore paesaggistico del
concorso artístico per la realizzazione delle opere per le Tre Soglie di
Ca’ Corniani.
Le opere di Alberto Garutti verranno ufficialmente inaugurate a fine
maggio 2018, in occasione della 16. Mostra Internazionale di
Architettura della Biennale di Venezia.
Le opere per le Tre Soglie di Ca’ Corniani ne esprimono il
valore di Terra d’avanguardia
“Ca’Corniani è importante per noi, non è solo una tenuta storica, la
prima bonifica, ma il simbolo della nostra attività di assicuratori.
Siamo un’industria strategica che guarda sempre al futuro, capace di
intervenire positivamente nello sviluppo sostenibile delle società
moderne, di renderle più sane e in grado di adattarsi ai cambiamenti –
spiega Marco Sesana, Country Manager e Amministratore Delegato
Generali Italia – Crediamo che l’arte sia un eccezionale strumento per
valorizzare i territori. La cultura e l’arte fanno infatti parte dell’identità
del nostro Paese e riteniamo che possano essere un volano anche di
crescita e sviluppo economico dei territori.”
“Ca’Corniani è il nucleo storico di Genagricola, il primo tassello di un
gruppo che negli anni è cresciuto e si è arricchito di altre importanti
realtà, fino a diventare nel suo complesso la più grande Azienda
agricola d’Italia – sottolinea Giancarlo Fancel Presidente di
Genagricola.
Fin dalla sua nascita, nel 1851, si è sempre distinta per la portata
innovativa della propria attività, diventando una vera e propria Terra
d’avanguardia. Le opere di Alberto Garutti per le Tre Soglie della tenuta
saranno un segno tangibile di questo importante percorso di
valorizzazione e rinnovamento che Genagricola ha intrapreso con
l’obiettivo di far rivivere la campagna, facendola tornare un centro di
aggregazione sociale, culturale per il territorio, come è sempre stata.”
“L’agricoltura è produttrice di cultura. Lo è sempre stata, specie in
Italia, dove l’attività agricola ha disegnato borghi e paesaggi
spettacolari, che perfino l’UNESCO ha deciso di riconoscere e di
promuoverne la tutela: è stato così per le Langhe e il Monferrato, e ci
auguriamo sia così per altri territori. Ma l’intervento che abbiamo
messo in campo a Ca’Corniani ha una lungimiranza diversa e una
finalità diversa: in questo caso non è l’attività agricola a disegnare il
paesaggio e renderlo opera d’arte, ma è l’arte (pura) che interviene sul
paesaggio agricolo, fornendo lo stimolo per prendere coscienza del
territorio. Per questo motivo la giuria ha ritenuto di premiare le opere di
un artista che nel territorio si è immerso per capirlo ed interpretarlo”
aggiunge Alessandro Marchionne, Amministratore Delegato di
Genagricola.
“Le tre opere che Alberto Garutti ha concepito per le tre soglie di Ca’
Corniani – spiegano Elena Tettamanti e Antonella Soldaini, curatori
artistici – sono coerenti con il percorso da lui avviato a partire dalla
fine degli anni Novanta per cercare un nuovo significato per le opere
installate in contesti non specificatamente deputati all’arte ma in spazi
pubblici e fruibili da tutti. Per capire appieno il valore innovativo del
linguaggio di Garutti, è importante rimarcare alcuni concetti per lui
fondamentali e diventati negli anni ormai imprescindibili per chiunque
affronti il tema dell’opera site specific. Per esempio, il rispetto per il
luogo in cui l’opera venga collocata, l’attenzione per la realtà sociale
circostante, la conoscenza approfondita del contesto. Tutte
problematiche fortemente innovative nel lessico dell’arte pubblica,
dove prima prevaleva una pratica scultorea monumentale e
autoreferenziale. In questa ottica la strategia che l’artista ha adottato
anche per Ca’ Corniani é risultata, per usare le sue parole: “non
invasiva ma minima, sentimentale, economica, e priva di gerarchie”.
“Come la grande bonifica ottocentesca ha rivoluzionato questo
territorio, attivandone la coltivazione verso l’assetto attuale, l’aiuto che
il masterplan ha chiesto ora all’arte apre una nuova fase
nell’eccezionale storia di Ca’ Corniani: Terra di Avanguardia – ribadisce
Andreas Kipar, ideatore e curatore paesaggistico – Le opere d’arte
prescelte costruiscono una solida narrazione che si confronta con la
storia, la natura e le persone che vivono qui: paesaggio e arte creano
insieme un nuovo “luogo”, riconoscibile grazie a un’identità riportata
alla luce, proprio in corrispondenza delle Soglie. Le opere ideate da
Alberto Garutti danno visibilità e fondamento all’attuale processo di
valorizzazione paesaggistica, per innescare una forma di agricoltura
che si può definire ‘di avanguardia’, in grado di evolvere, non solo dal
punto di vista produttivo, ma anche ambientale, culturale e,
soprattutto, sociale.”

http://www.cacorniani.genagricola.it/arte/le-tre-soglie/