Kasa dei Libri presenta NAPOLI È UN LIBRO APERTO Ilfilodipartenope

Kasa dei Libri
presenta
NAPOLI È UN LIBRO APERTO
Ilfilodipartenope racconta i suoi progetti in forma di libro
8 -12 maggio 2017

Kasa dei Libri
Largo De Benedetti, 4 Milano
La Kasa dei libri è una vera e propria casa, accogliente e confortevole, in cui si condivide la
passione per i libri senza barriere e confini. È piena di libri, più di 25.000 sono quelli che ha
collezionato negli anni il padrone di casa Andrea Kerbaker.
È anche un luogo che ospita libri, anche se non quelli soliti. Per quelli, dice Kerbaker,
bastano e abbondano le librerie tradizionali. Ma poi ci sono i libri che nelle librerie
tradizionali o – peggio – nelle catene, non ci finiscono proprio. Per quelli, la Kasa è sempre
aperta. Lo sarà, per esempio, dall’8 al 12 maggio, quando verranno presentati alcuni progetti
editoriali de Ilfilodipartenope, piccola casa editrice artigiana fondata a Napoli nel 2003 da
Lina Marigliano e Alberto D’Angelo.
Difficile che qualcuno a Milano prima di oggi abbia mai sentito parlare de Ilfilodipartenope. Si
tratta, infatti, di un’officina-laboratorio nata nel quartiere dei librai napoletani, che non si sposta
troppo spesso dalla sua deliziosa sede. E invece è una realtà che vale la pena di conoscere e
frequentare, non fosse altro perché tra le sue pareti è facile incontrare il fior fiore della cultura
partenopea, e non solo: nomi di scrittori come Erri De Luca, Raffaele La Capria, Silvio Parrella
o Nico Orengo, o artisti, da Giosetta Fioroni a Fabio Sironi, tutti intenti a lavorare attorno a
progetti di libri. Che non sono però quelli cui siamo abituati: parole, illustrazioni, una stampa
ordinata e via: nel laboratorio de Ilfilodipartenope si lavora sempre a opere su carte speciali, con
colle particolari, legature ad hoc, e via inventando nella gamma dell’alto artigianato editoriale. E
così i contenuti, mai banali, un racconto e ciao, ma testi sempre fatti apposta, nel nome di quello che
un tempo si chiamava l’impegno. Da questa fusione di lavoro artigiano e intellettuale nascono
librini in cui la fragilità e l’essenzialità sono valori da comunicare, ognuno con carte, cuciture,
frammenti, scrittori, artisti, poeti, artigiani diversi, ma sempre libri costruiti con la condivisione di
chi partecipa. Tanti progetti in forma di libro che sono stati realizzati nel corso degli anni, dal primo
Tufo di Erri de Luca, all’ultimo 365 Il giorno del pane.
Alla Kasa dei Libri saranno presentati molti di questi libri. Impossibile e ridondante nominarli qui
tutti; menzioniamo in particolare:
. l’ultimo progetto 365 Il giorno del pane, della collana Odissea, con fotografie originali di
Antonio Biasiucci e una novella di Stella Cervasio.
Una Madia di colore nero
raccoglie nella prima anta
una mappa, una fotoleporello
di Antonio
Biasiucci “12 pani come
stelle sulla volta celeste:
Costellazione del pane”.
Nella seconda anta una
novella di Stella Cervasio che custodisce tra le pagine un’altra fotografia di Antonio Biasiucci “Il
pane quotidiano”. La novella “Il giorno del pane” di Stella Cervasio è scandita nello spazio di 24
pagine, cioè l’arco temporale di una giornata, e i protagonisti danno
vita ad un intreccio di storie in nero, dove alla fine o anche forse
all’inizio a prevalere sarà il colore.
. un vecchio testo di Goffredo Parise, Il sorriso di Petote, uscito
nella collana Perfiloepersogno, dedicato al suo buffo cane Petote
con tre diverse acqueforti di Giosetta Fioroni, di cui una proprio
dedicata al cane, e un racconto critico di Silvio Perrella.
. Infine, due titoli della collana Operette, nata con l’intento di
chiedere a scrittori e artisti di tradurre a loro modo una canzone “popolare”:
Il guarracino che andava per mare, con la
traduzione narrativa nella lingua di oggi di Raffaele
La Capria e interventi di Anna Maglio
(microsculture in porcellana), Alessandro Nocentini
(acquerelli).
Canto di lavoro, dedicato a Raffaele Viviani e
interpretato da Ermanno Rea mescolando parafrasi
e racconto e prendendo come spunto sia la canzone che l’attualità. Traducono con il segno i testi di
Viviani e di Rea, Filippo Felaco con riggiole-santini, Antonio Picardi con serigrafie, Vincenzo
Rusciano con disegni e Sergio Siano con foto dell’attesa e della città ingabbiata.
Kasa dei Libri
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