Giacomo de Antonellis Langobardia Maior e Minor

Giacomo de Antonellis in questo libro
scrive dei Longobardi e del ruolo che ebbero nella
storia del nostro Paese e nella formazione dell’identit
italiana

Essi hanno dato il nome alla nostra regione,la Lombardia
Hanno lasciato tracce importanti nella nostra lingua e
nella toponomastica e, anche se per molti contemporanei e una certa storiografia sono stati considerati
solo un flagello, in realtà hanno dato un contributo
importante alla costruzione dell’identità del popolo
italiano.
Si tratta dei Longobardi, popolazione di stirpe germanica, che misero piede nella nostra penisola
negli ultimi decenni del VI secolo d. C. , dove giunsero a controllare progressivamente la maggior parte
del territorio italiano. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di ampia
autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia.
Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della

popolazione romanica, si integrarono progressivamente
con il tessuto sociale italiano, grazie all’emanazione
di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla
conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo
sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più
stretti con le altre componenti socio-politiche della
Penisola (bizantine e romane).

La contrastata fusione tra l’elemento germanico longobardo e quello romanico pose le basi per la nascita e lo sviluppo della
società italiana dei secoli successivi.

Il libro è una pubblicazione del Centro Culturale Antonianum

Giacomo de Antonellis
Napoletano per nascita (1935),
milanese per adozione (1962-
2012), beneventano per residenza in pensione, Giacomo de
Antonellis ha svolto la professione giornalistica per tutta la vita
coltivando nello stesso tempo
attività culturali e ricerche storiche.

Tra le sue passioni ci sono i libri e la lettura: bibliofilo, possiede una collezione antiquaria di spessore con
incunaboli, cinquecentine, manoscritti, testi del Sei Sette e Ottocento,oltre a circa diecimila volumi moderni in larga misura di stampo storico, campo in cui ha
espresso numerose pubblicazioni. Il suo lavoro più
recente è Langobardia Maior e Minor – Uno sguardo
sull’Italia medioevale (Centro Culturale Antonianum,
2020).
Tra le opere più significative: Le quattro giornate di
Napoli, Bompiani, 1973; Il Sud durante il fascismo,
Lacaita, 1977; Una coscienza pulita. Giuseppe Donati
tra impegno politico e religioso, Nuove edizioni
Duomo, 1981; Il caso Puecher, partigiano e cristiano,
Rizzoli, 1984; Storia dell’Azione cattolica italiana,
Rizzoli, 1987; Quid est veritas? Discorso su Pilato e
sulla comunicazione, Lampi di stampa, 2005; Pietro di
Toledo viceré di Napoli, Club di Autori Indipendenti,
2009; Benedetto XIII, il papa beneventano, Edizioni
Scientifiche Italiane,2014;Storia della Civiltà Sannita,
Edizioni Scientifiche Italiane, 2018.

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