IL TEMPO DELLE DONNE Grattacielo Pirelli Milano

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Spazio Eventi di Regione Lombardia
Grattacielo Pirelli – Via Fabio Filzi, 22 -Milano  

10 – 29 Novembre 2016
IL TEMPO DELLE DONNE
Realtà  Astrazione Mito
a cura di Fortunato D’Amico

Inaugurazione 10 Novembre 2016, ore 18.30 – 21.00
Ingresso da Piazza Duca d’Aosta

L’universo femminile è una parte del macro mondo che contempla l’insieme delle specie viventi. Le donne hanno  una vocazione speciale per la poesia e la dimensione sentimentale della vita e il loro approccio alle cose di tutti i giorni è radicalmente diverso da quello dei corrispettivi partner maschili. Questo atteggiamento fortemente visionario è indice di una creatività particolarmente sensibile alle energie sottili, fautore di tempi e ritmi che lasciano ampi spazi a riflessioni profonde sul senso delle cose e sulla percezione di ciò che è reale, astratto, mitizzato.
Con questi presupposti ci apprestiamo a conoscere i lavori artistici e le  riflessioni di Rossella Gilli, Fiamma Zagara, Paola Crema. Tre donne per aiutarci a svelare una verità unica, custodita oltre agli oggetti delle loro rappresentazioni artistiche. Una visione d’insieme che ricostruisce il corpo formale e spirituale dell’arte e proietta la performance nella sottile e ordinata rete del sistema della consapevolezza.
La pittura di Rossella Gilli rimanda a realtà oggettive concrete: paesaggi rocciosi, città, architetture, conosciute e ritratte nel suo perenne girovagare intorno al mondo.  Soggetti che denunciano una vocazione  artistica spinta ad indagare l’interiore, a partire dal  mondo fisico della materia. Nelle sue opere, le osservazioni e gli studi sul panorama sono comparati con le varianti naturali e antropizzate, e nel confronto enfatizzano la sfida tra l’uomo e il divino, dapprincipio iniziata per attivare i processi di conoscenza tramite l’imitazione, diventata poi competizione per misurarsi sul tema della supremazia del creato. La ricerca  di Rossella Gilli esamina  la consistenza dei corpi per sondare l’invisibile attraverso la materia e comprendere che il nostro mondo è il prodotto dell’illusione. Il simbolismo di questa ricerca è ricco di riferimenti al cambiamento interiore e ad una creazione che nel grembo della grande madre coniuga i segni del cambiamento alchemico.
Il senso di provvisorietà e di continua alterazione degli equilibri qualifica  l’indagine di Fiamma Zagara, diretta ad individuare nella metamorfosi l’anello che congiunge il passato al presente e induce negli esseri umani un senso di paura nei confronti della continua trasformazione dell’universo che si dispone intorno a noi. lo studio della persistente modificazione dei corpi fisici,  assume come  elementi centrali  della sperimentazione gli astrattismi  informali. Questa analisi, condotta attraverso gli strumenti dell’arte,  ha come condizione lo studio della  perdita della forma ideale, fissata nell’archetipo convenzionale,  fossilizzato dalla cultura del quotidiano, diventata icona e  status symbol del consumismo, e la costituzione di un nuovo soggetto-oggetto amorfo ancora non riconoscibile nel sistema codificato dei segni. La donna contemporanea è oggi soggetto e oggetto delle grandi trasformazioni sociali e antropiche che stanno attraversando la nostra epoca; un presupposto che veicola le letture delle opere di Fiamma Zagara anche in direzione dell’impegno personale profuso nella promozione dell’emancipazione femminile e della condizione della donna nel contesto sociale.
L’astrattismo della sua arte trae dalle geometrie e dai fenomeni che sottendono l’organizzazione fisica e chimica dei materiali, i pattern armonici e gli schemi di coesione delle cose tangibili, individuandone le criticità e il break point, punto in cui le cose non sono più le stesse, anche nell’operare e nella cultura degli esseri umani.

Le sculture di Paola Crema, raffigurano soggetti mitologici, e costituiscono una collezione archeologica del pensiero umano che, nella sua evoluzione verso la conoscenza, individua nei miti la sintesi perfetta  di tutte le sfaccettature degli esseri viventi.  Il mito trascende le speculazioni teoriche e idealizza gli eventi rilevati  dallo studio dei fenomeni naturali, siano essi terrestri o celesti. Il processo di antropizzazione di ciò che è astratto e immateriale induce l’artista e il poeta a  conferire alle proprie intuizioni forme e caratteristiche simili alle parvenze e ai sentimenti  degli esseri viventi, delle donne e degli uomini. Paola Crema conferma nei suoi lavori che la sintesi conoscitiva può avvenire solo attraverso la figuratività simbolica  nella quale sono abilmente  condensati dall’artista i valori etici, le filosofie, i ragionamenti scientifici, le indagini teoriche e spirituali  che  in tutti questi secoli sono state rilevate nei territori dell’arte e dai suoi avventori. Conoscenze ancestrali tra loro  connesse che corrono nei fili delle maglie di un tessuto prezioso  e  che altrimenti sarebbe stato impossibile  tramandare ai posteri solo con l’uso della ragione.
Il Tempo delle Donne è un incontro cognitivo sulla contemporaneità della figura femminile, sul suo progressivo adattarsi al cambiamento conservando l’imprinting delle origini; un tuffo immersivo nelle emozioni  della mente e dello spirito concepite nel ciclo ripetitivo che fonde  la realtà, l’astrazione, il mito, per divenire moto perenne, energia di rigenerazione, Fiore della Vita.


SPAZIO EVENTI DI REGIONE LOMBARDIA
GRATTACIELO PIRELLI – 1 PIANO
10 NOVEMBRE – 29 NOVEMBRE 2016
IL TEMPO DELLE DONNE
Realtà Astrazione Mito
Rossella Gilli, Paola Crema, Fiamma Zagara

Mostra a cura di: Fortunato D’Amico
Progetto grafico: Daniela Pellegrini
Web communications & social media: Chiara Crosti
http://www.sopramaresotto.it     sopramaresotto@gmail.com
Stampa: Graphic & Digital project S.r.l
Produzione artistica: Sopramaresotto
Contatti:
http://www.rossellagilli.com        studio.gilli@tiscali.it
http://www.fiammazagara.it        fiammazagara@gmail.com
http://www.paolacrema.com       fallani@paolacrema.com


BIOGRAFIE

ROSSELLA GILLI
Pittrice , scultrice e incisore milanese ( oltre che storica dell’arte , laureata all’Università degli Studi di Milano con Pier Luigi De Vecchi e dottore di ricerca in quella di Firenze con Mina Gregori), attiva tra il capoluogo lombardo , Parigi e Marrakech, Rossella Gilli ha scelto fin dall’inizio un percorso artistico consapevole,  indirizzando la sua ricerca sul disegno che la porterà ad aprire una Galleria a Milano, in Via del Gesù – dedicata a questa grande disciplina – fin da subito frequentata da luminari come Federico Zeri, Dennis Mahon, e molti altri. Tra le sue opere, nel 1996 realizza un cortometraggio “Katalysis”, sul tema Visioni di Terra. Ultimamente ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, nel 2013, a Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione a Milano, ha realizzato per una colonna del Nucleo Presidenziale, una grande tela dal titolo “ Guglia della Madonnina”; nel 2014 partecipa ad un evento collaterale alla Biennale d’Architettura , con una “personale” allo Spazio Thetis, Venezia.

FIAMMA ZAGARA
Docente di Lettere e Filosofia, napoletana, dopo Venezia, Firenze, Liguria e Sicilia, vive e lavora a Roma.  Dal 2000 si è totalmente impegnata in un percorso di ricerca artistica, affrontando esperienze diverse che vanno dal disegno alla pittura, la scultura e il design.
Impiegando materiali di riciclo  (legno, alluminio, juta, polietilene, tubi, fili, ecc. ), realizza significative opere labirintiche a più piani. I colori primordiali, la materia trasformata, le forme archetipe sollecitano forti emozioni e riflessioni sulla accelerata, continua   metamorfosi e la crisi attuale dell ‘individuo e della società.  Tra le mostre più recenti, si ricordano :nel 2009,la personale “Emozioni a colori “al Vittoriano in  Roma; la Biennale di Venezia 2011, a Roma, a Palazzo Venezia; nel 2013,al Palazzo dei Normanni a Palermo, la personale “Contaminazioni dionisiache “;nel 2015,a Torino, al Mastio della Cittadella, la Biennale Italia – Cina e, presso la Banca Generali di Roma, la personale “Bipolarismi “.
Nel 2016 collabora con Michelangelo Pistoletto, realizzando una Fiamma in acciaio, inserita nel “Terzo Paradiso per l’Arma dei Carabinieri “,presso la Caserma Salvo D ‘ Acquisto, a Roma.  Numerosi i riconoscimenti ricevuti.

PAOLA CREMA
‘”L’archeologia immaginaria” di Paola Crema , è il frutto di un gioco intellettuale teso a farci credere che le sculture da lei realizzate sono in realtà reperti riemersi da un “continente perduto”. Ed il gioco è ancora più complesso nelle sue opere fotografiche, nelle quali “documenta” l’attimo del ritrovamento,mentre in realtà il set – distrutto subito dopo aver effettuato la ripresa – è ottenuto usando quelle sculture da lei stessa prima realizzate. Un gioco di rimandi intrigante con risultati sorprendentemente convincenti,         La sua produzione consta principalmente in sculture in bronzo di grandi dimensioni, opere esposte al Museo Archeologico di Firenze, a Villa Adriana a Tivoli e in numerose prestigiose sedi romane tra le quali il Tempio di Adriano, la Casina delle Civette, la Centrale Monte Martini.
Nel 2011 espone nel Padiglione Italia della LIV Biennale di Venezia, a Firenze, e nel 2012, sempre a Firenze, presenta una scultura precedentemente esposta nello spazio della Regione Toscana alla Mostra Universale di Shangai.  Le sue opere, apprezzate da un pubblico non solo italiano, fanno parte di numerose collezioni private di carattere internazionale. Ha frequentato l’Accademia delle belle arti di Firenze dedicandosi subito allo studio dell’antichità ma anche del design, ed esplorando a fondo il mondo antiquariale nel quale ha operato con grande successo. Tra le mostre recenti da ricordare: Antico Assoluto, Fienil Arte Galleria Cavour, Bologna 2016; Sommerse Visioni, Biblioteca Angelica, Roma 2016; Miti, MAC Museo d’arte Contemporanea, Sartirana (PV), 2016; Atlantide in foto, Galleria la Teca, Padova 2014; Now, DAI Studio, Roma 2014