This is not an Exit – time works trio

Spaesamenti

spettacoli teatrali musicali fra giugno e luglio

 

This is not an Exit – time works trio

Laura Mancini (percussioni), Daniele Roccato (contrabbasso), Vitaliano Trevisan (letture).

giovedì 18 luglio ore 21

giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9, Treviso

 

Si concludono, nel giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso, gli spettacoli teatrali musicali organizzati in collaborazione con l’Associazione Assurdo Teatro. Quattro serate, a cura dello scrittore Vitaliano Trevisan, per riflettere, attraverso il linguaggio del teatro e della musica, sul rapporto tra le persone e i luoghi, e sul senso di spaesamento conseguente alla cancellazione di varietà e differenze che ha caratterizzato le trasformazioni dei nostri territori negli ultimi decenni.

 

Chiuderà la rassegna, giovedì 18 luglio alle ore 21, lo spettacolo This is not an Exit – time works trio. La musica di Laura Mancini (percussioni) e Daniele Roccato (contrabbasso) incontrerà le parole interpretate da Vitaliano Trevisan dai testi Il dialogo della salute di Carlo Michelsteadter (Adelphi), Dialogo di Tristano e di un amico di Giacomo Leopardi (Zanichelli), Good friday night e Tristissimi giardini di Vitaliano Trevisan (editori Laterza), Grotteschi e arabeschi di Vitaliano Trevisan (Einaudi), East Coker dai Quattro Quartetti di T. S. Eliot.

 

«Redigere la scheda di questo spettacolo è un problema» afferma Vitaliano Trevisan. «Lo sono tutte certo, ma in questa non uscita la scrittura non comanda. Su questo eravamo d’accordo dall’inizio; e che fosse una riflessione sul territorio, in tutti i sensi che la parola può assumere, dal punto di vista del tempo, a sua volta inteso in tutte le sue coniugazioni; sostanzialmente due: il tempo della macchina sociale, industrializzato, frammentato, polverizzato, che si incanala in flussi rigidamente controllati e contabilizzati; e il tempo altro, quello che, fuori dai flussi, occupa gli interstizi, le pieghe, i margini, e tutti gli spazi residui, abbandonati dal presente e dalla storia. Si apre un problema di drammaturgia. Rinunciare al controllo del tempo è stato fatale; intendo per l’autore, che per questo, di fatto, non c’è. Essere una voce che non detta la regola, che non racconta una storia, che non ha niente da narrare, ma semplicemente si incontra con due entità musicali – contrabbasso e percussioni –, dando all’incontro valore d’occasione.

Time Works è il percorso che di volta in volta, di luogo in luogo, è generato dalla contingenza. Seguendo la partitura: una superficie liquida, con delle increspature che si infittiscono, senza per questo mai rompere la tensione; accordi congelati; una zona di pulsazioni indipendenti; una frattura seguita da una serie di aforismi; oscillazioni che si sovrappongono, si intrecciano, confliggono; una serie di segmenti che portano a un unisono.

Il testo c’è, ma, dovendo aderire a dei principi formali che prescindono dal senso, non può essere stabile. E lo stesso un’eco rimane.

Ciascun possibile è un’ombra sonora».

 

Ingresso intero 8 euro, ridotto 5 euro.

Giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta, 7-9, Treviso.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà nell’auditorium della Fondazione.

Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, www.fbsr.it 

 

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