La seconda edizione di Mito si è aperta a Palazzo Reale con la celebrazione del quadro La Cena di Emmaus di Giovanni Agostino da Lodi a cura di Vittorio Sgarbi alla presenza del direttore di MiTo, dott.Micheli, e di un folto pubblico e stampa.
Vittorio Sgarbi ha illustrato l'origine del quadro, in un primo tempo attibuito ad pittore detto Pseudoboccaccino e poi attribuito a Giovanni Agostino da Lodi, per la particolarità del drappeggio delle maniche, riscontrabile nella sua opera pittorica e che è presente in molte sedi museali del Veneto.
Il quadro, proveniente oggi da una collezione privata, rappresenta la Cena di Emmaus e si rifà alla Cena di Leonardo, anche se in misure ridotte per personaggi e per dimensioni.E' interessante notare le fattezze dei personaggi dal Cristo benedicente al signore che gli volta le spalle, ai servitori e al pellegrino, tutti ritratti con colori unici e mirabilmente fusi nel contesto dell'ambiente.Di particolare rilevanza è il desco con le stoviglie,il cibo e il vino ben conservati,che ci permettono di immaginare come fossero quelli della Cena leonardesca,purtroppo andati perduti.Tale differenza è possibile vederla ammirando l'Ultima Cena di Peter Greenaway nell'adiacente Sala delle Cariatidi. L'opera è visibile per tutta la durata del MiTo.
Palazzo Reale-Sala del Buffet –Milano
foto di Piero Patuelli –
Giuliana de Antonellis