Madre, Napoli
29 maggio – 12 ottobre 2009
Dopo la mostra del 2002 al Museo Nazionale di Napoli, apre al MADRE l’antologica dedicata a Francesco Clemente, a 10 anni dalla importante retrospettiva del Guggenheim di New York. Un felice ritorno dell’artista nella sua città natale e anche nel museo in cui ha lavorato per 4 mesi -nel 2005- ad un affresco, articolato in due sale, di proporzioni monumentali e a un pavimento in ceramica che ripercorre con la memoria dell’infanzia i luoghi e simboli antichi di Napoli. Otto sezioni e più di 100 opere, tra cui un gruppo di inediti, che descrivono il continuo “salpare” dell’artista dal suo luogo natale (la cultura italiana e in particolare quella partenopea) verso Roma, l’India, gli Stati Uniti per poi ritornare sempre “a casa’’. La curatrice, Pamela Kort, ha voluto indicare nel titolo la chiave interpretativa dell’esposizione al MADRE, ossia il riferimento alla metafora del filosofo Hans Blumenberg nel libro Naufragio con spettatore. Il percorso artistico di Clemente dal 1974 al 2004 è infatti associato un naufragio, di cui le opere presentate sono i frammenti, i pezzi del relitto, di un tutto andato in pezzi. Lo spettatore è l’artista stesso che osserva il suo viaggio trentennale, fatto di molte tappe, alla ricerca di riconciliazione tra l’eredità greco-romana antica e una percezione contemporanea del mondo. Un contrasto interiore che “viene a galla”, osservando la traiettoria di Clemente, nei continui riferimenti alla filosofia antica, alla simbologia, alle mitologia ma anche alla pratica religiosa, nelle immagini arcane, nelle forme ambivalenti, negli autoritratti deformati. E anche nella sperimentazione tecnico-stilistica che va dall’olio all’acquerello, dall’affresco, al mosaico. Una sezione speciale, creata in occasione della mostra, raccoglie 10 lavori nuovi e inediti datati 2009, che portano il titolo di “In meiner Heimat” . Heimat è un vocabolo tedesco che non ha un corrispettivo nella lingua italiana e indica il territorio in cui ci sente a casa propria perché vi si è nati, vi si è trascorsa l'infanzia, o vi si parla la lingua degli affetti. Raccolti nella sezione intitolata “Mappe”, questo gruppo lavori illustra i luoghi da cui Clemente parte e a cui fa continuo riferimento nel suo viaggio artistico.
Sono esposti inoltre i disegni che Francesco Clemente ha realizzato per illustrare il racconto inedito dell’amico Salman Rushdie dal titolo Nel Sud, che lo scrittore ha realizzato in occasione della mostra e che sarà pubblicato in allegato al catalogo Electa.
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