Frammenti di realtà e realtà in frammenti
mostra personale di Valeria Bassi
promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura
Foyer Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 2 all’
orari martedi-domenica10-22, lunedì 10-19
ingresso libero
Inaugurazione lunedì

Partita da premesse veriste, nelle quali il dato visivo assumeva evidenza nella resa di esattezza di ogni minimo particolare, Valeria Bassi s’è man mano incamminata sulla via di una rivisitazione originale delle modalità tecniche ed espressive del Cubismo. Le opere prodotte dall’artista con tale procedura pittorica non ricalcano quelle di un Braque o di un Picasso sia della fase analitica che sintetica. Sono opere dotate di piena autonomia, immagini reperite dalla realtà e liberamente interpretate secondo un personale senso poetico: scenari di natura, vedute urbane (diurne e notturne), figure umane (maschere, danzatrici) e così via.
Valeria Bassi ama i toni decisi, le campiture larghe, le composizioni distese improntate ad un senso di pacatezza: tutto il processo creativo è visibilmente sostenuto da un atteggiamento spensierato. Le sue sono immagini serene affidate agli equilibri di una geometria libera, approssimativa, mai assoggettata ad un principio rigorosamente razionale. E’ facile, più che il calcolo, trovarvi lo scarto intuitivo, l’impennata fantasiosa, il ricorso all’impulso razionale.
Per tali motivi, le sue opere, fuori da ambivalenze metaforiche e intellettualistiche, non vogliono essere nient’altro che ciò che realmente sono: luoghi di una realtà rivisitata e trasfigurata con i mezzi esclusivi della propria sensibilità e della propria fantasia, luoghi della mente ma, soprattutto, territori dell’anima.
Valeria Bassi nasce a Milano nel 1955. Sin da bambina ha uno spiccato interesse per gli aspetti cromatici della pittura che suscitano in lei profonde emozioni. Gli studi in campo amministrativo e la conseguente attività lavorativa nel settore tecnico-bancario non spengono quella vena artistica che da sempre l’accompagna. Nel 1984 inizia una formazione artistica autodidatta, sperimentando sia la tecnica acrilica, sia quella ad olio: dipingere diventa così la sua fuga dalla ripetitività della vita quotidiana. Si immerge in una pittura figurativa, esplorando diversi soggetti: ritratti, nature morte, paesaggi. La sua indole la porta ad un’attenta ricerca e ad una fedele riproduzione della realtà.
Dal 1998/99 partecipa a corsi di pittura ad olio presso l’Istituto Cimabue di Milano ed inizia ad esporre le proprie opere in numerose mostre collettive e personali.
Dal 2005, attratta dall’arte contemporanea, amplia e sviluppa la propria ricerca pittorica con composizioni geometriche, riprendendo con stile personale il cubismo.
Per informazioni:
– Spazio Oberdan tel.