MUSEO DINAMICO
Fondazione Dino Zoli Arte Contemporanea, Forlì
Mostra “Mario Schifano. Fine delle trasmissioni”
A cura di Marco Meneguzzo
26 ottobre 2008 | 18 gennaio 2009
Anni Settanta. Sbarca, anche in Italia, la televisione a colori.
Mario Schifano ne è subito suggestionato e inaugura una prolifica stagione creativa all'insegna della contaminazione tra la pittura e le suggestioni del piccolo schermo.
La Fondazione Dino Zoli Arte Contemporanea di Forlì, alla sua seconda esposizione, dedica al grande artista romano nel decennale della scomparsa, un’ampia esplorazione del lavoro di quegli anni.
A cura di Marco Meneguzzo, “Mario Schifano. Fine delle trasmissioni” presenta una selezione di cento opere, che ripercorre la sua produzione, dai celebri Paesaggi Tv, immagini televisive riportate su tela e poi ritoccate a mano, a una serie di video e fotografie che documentano la sua versatilità.
“L'esposizione – spiega Marco Meneguzzo – è strutturata intorno a questo singolare aspetto della sua attività: non si può né fare né guardare pittura se non attraverso uno schermo, e questo schermo non può essere altro che quello degli strumenti di comunicazione di massa".
La mostra, corredata da catalogo edito da Carlo Cambi Editore, sarà aperta al pubblico da domenica 26 ottobre 2008 a domenica 18 gennaio 2009 ed è patrocinata dal Comune di Forlì, dalla Provincia di Forlì e Cesena e dalla Regione Emilia Romagna.
La Fondazione Dino Zoli Arte Contemporanea ha avviato la propria attività nel maggio di quest’anno con la mostra “Baldessari e Depero. Futurismi a confronto” proponendosi come una istituzione culturale eclettica e versatile rivolta a costruire, attraverso sollecitazioni diverse, un dialogo continuo con il pubblico e con il territorio. Obiettivo della Fondazione è trasmettere la passione per l’arte così come la intende il suo fondatore Dino Zoli, imprenditore tessile di Forlì, convinto sostenitore che la cultura, proposta in chiave originale, possa arrivare a tutti, contribuendo ad accrescere capacità percettive, conoscenza e sensibilità.
A partire dall’attività espositiva e dalla promozione di manifestazioni collaterali coerenti con le mostre in corso, la Fondazione, diretta da Maurizio Vanni si propone come un “crocevia del bello”, punto di riferimento dove far convergere nuove idee. Un vero e proprio Museo Dinamico per coinvolgere visitatori eterogenei con un’ampia gamma di proposte: dall’arte alla musica, dalla lettura all’intrattenimento.
Informazioni:
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