Presentazione del volume ‘L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini’

Giovedì 11 novembre 2010 alle ore 17.00
presso
Monte del Re (Hotel – Ristorante – Centro Congressi)
Via Monte del Re, 43
Dozza (Bo)

L'Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è il 9° volume della
collana “Le grandi aziende vitivinicole d’Italia” di Andrea Zanfi edita
della Carlo Cambi Editore (www.carlocambieditore.it).
Gli 8 volumi precedenti – I Supertuscans (1° e 2° edizione), Viaggio tra i
grandi vini di Sicilia, Friuli. Terre, uomini, vino, Piemonte… la
signora del vino, Le Marche… l’orto del vino, Il Veneto, noialtri e il
vino, Lombardia. Il mosaico del vino, Toscana. Anima del vino
(L'obbedienza alla terra)  – nell’arco di quasi un decennio hanno ottenuto
plausi e consensi di pubblico e di critica in Italia e a livello
internazionale, con ripetute vittorie e riconoscimenti a prestigiosi
concorsi quali Libri da Gustare (Salone del libro – Torino) e Gourmand
World Cookbooks Awards (Barcellona, Stoccolma, Kuala Lumpur, Pechino,
Londra, Parigi).
L'autore, supportato dallo staff della casa editrice, da diversi anni sta
effettuando un lavoro attento e capillare, alla ricerca non solo della
migliore produzione enologica della nostra penisola, ma soprattutto degli
aspetti culturali che regolano i complessi comparti vitivinicoli delle
regioni italiane, andando a sondare non solo il presente e il possibile
futuro del settore, ma anche le scelte e le iniziative di tutti quei
vignaioli che hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale ed
internazionale.
L'Emilia e la Romagna: terre di vini e confini svela le aziende
vitivinicole di una regione che ha richiesto un lavoro minuzioso di
selezione di tutti quei vignaioli che poi nel libro sono stati raccontati
attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti più veri e
sinceri che li caratterizzano; insomma, non soltanto la mera visione di un’azienda
e dei suoi prodotti, ma il racconto di un viaggio alla scoperta di un
territorio e di chi vi sia “dietro” al vino e alla sua realizzazione.
Questa è una terra fertile e generosa – anche se contaminata da
coltivazioni intensive e da allevamenti di mucche, maiali e polli in
batteria – consacrata verso tutto ciò che riconduce ad autentici e genuini
sapori. Terra di ospitalità antica, mai gratuita, ricca di gente schietta,
semplice, di rado grossolana, anche se, ultimamente, un po’ troppo
imborghesita. Una terra di personaggi famosi, musicisti, poeti, sognatori
solitari, di matti e beati, di grandi ballerini e orchestrali, di belle e
affascinanti donne, di motori, di ciclisti, marciatori e maratoneti, di
lavoratori stoici e orgogliosi, di cooperative rosse e bianche; una terra
strana che ha dato i natali prima a dei gerarchi e poi a sindacalisti e
comunisti. È una terra ricca e solidale, che ho scoperto distaccata verso
il forestiero, godereccia, laica e baciapile, geniale e conformista… Una
terra di confine, posta fra il Nord e il Sud d’Italia, per conoscere la
quale invito tutti a dedicarle il tempo necessario, in modo da poter
scoprire il fascino di camminare sotto i portici delle sue città ducali,
comprendendo, nella bella mostra delle sue vetrine e in quel vivere civile
che caratterizza la quotidianità di questi emiliani o romagnoli, quale sia
il significato vero di ciò che altri definiscono “qualità della vita”.
(Dall’introduzione di Andrea Zanfi).
Dopo aver contattato un centinaio di aziende ed averne visitate circa
novanta, 65 sono state quelle inserite nel libro da Zanfi, che si è messo
in movimento per mesi con l’intento di addentrarsi nell’anima del mondo
del vino emiliano-romagnolo e arrivare ad “una più complessa visione d’insieme
del mondo del vino di questa regione che va ben oltre quello
rappresentato, nell’immaginario collettivo, dell’Emilia come terra di
Lambrusco o vini frizzanti e della Romagna come terra di Sangiovese e vini
fermi”.
Un viaggio fatto di degustazioni, incontri e lunghe chiacchierate con i
tanti contadini, imprenditori e ‘vignerons’, che Zanfi ha percorso insieme
a Giò Martorana, già fedele compagno di viaggio nelle precedenti avventure
in giro per l’Italia, la cui qualità delle immagini è ormai conosciuta e
apprezzata dal pubblico e dagli esperti del settore.
Dopo anni di riflessioni, accumulate percorrendo in lungo e in largo l’Italia
 – dalla Sicilia al Friuli, dal Piemonte alle Marche, dal Veneto alla
Lombardia, alla Toscana – e visitando direttamente circa un migliaio di
aziende, l’autore continua dunque nel suo viaggio indagatore nel comparto
vitivinicolo italiano attraverso le terre poliedriche (belle e complesse)
dell’Emilia Romagna.
Da Piacenza, lungo la Via Emilia e per quasi 290 km più in giù, fino a
Rimini, lungo tutto l’asse appenninico che delimita la regione a Sud e ad
Ovest, ho visitato diverse terre da vino e, su tutte, ho trovato dei
vignaioli ancora oggi in possesso di quello spirito pionieristico che
caratterizzava un po’ tutta la viticoltura italiana negli anni Settanta,
quando si incominciò a percepire il senso del nuovo e il reale valore di
un rinascimento enologico che emetteva i suoi primi vagiti. (Dall’introduzione
di Andrea Zanfi).
L'Emilia e la Romagna: terre di vini e confini è un corposo volume (30×30
cm.) che si presta a due distinte letture: una con cui è possibile
scoprire l’anima del territorio vitivinicolo emiliano-romagnolo, descritto
e interpretato dall’autore con metodologia inusuale e originale e con
tocchi personali di grande vivacità e verità, l’altra, più “tecnica” dove
l’appassionato potrà attingere informazioni complete sulla produzione, le
fasi di vinificazione, le migliori annate dei vini selezionati e molto
altro…
Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche
semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi; un nuovo ed
importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici
appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia
dettagliata del movimento enologico emiliano-romagnolo e dei suoi
protagonisti.
Dopo l’introduzione dell’autore ('Dove trovare, in terre di vini e
confini, l’Italian lifestyle?') potrete trovare importanti contributi del
prof. Mario Fregoni, Presidente Onorario dell’OIV e già Ordinario di
Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza (“Emilia Romagna: una
viticoltura dell’Etruria settentrionale'), dell’agronomo e giornalista
vitienologico Matteo Marenghi ('Prospettive dell'enologia
emiliano-romagnola nel commercio italiano e internazionale del vino. Nuovi
scenari impongono nuove strategie?') e di Andrea Dal Cero, giornalista e
condirettore del mensile La Madia Travelfood ('Dal Grande Fiume
all'Adriatico, dalla pianura all’Appennino: una storia di diversità che si
confrontano soprattutto a tavola'). Un paragrafo è stato poi riservato ad
alcuni famosi personaggi emiliano-romagnoli (Valerio Massimo Manfredi,
Pupi Avati, Francesco Guccini, Tonino Guerra, Raoul Casadei, Carlo
Lucarelli) che hanno voluto tracciare brevemente il loro rapporto con il
vino della propria regione.
La “galleria” dei ritratti di vignaioli emiliano-romagnoli è formata da 65
produttori.

Buona lettura a tutti.

www.carlocambieditore.it

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