Palazzo Reale Milano IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA NATURA

Palazzo Reale di Milano, 13 marzo – 14 luglio 2019
IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA NATURA
Una favola tra arte, mito e scienza
*
La Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale si trasforma per accogliere il Ciclo di
Orfeo, un gioiello unico dell’arte del Seicento riproposto finalmente nella sua
forma e sequenza originaria
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Uno spettacolare allestimento scenografico nella prestigiosa Sala di Palazzo
Reale, esteso alle sale adiacenti, con prestiti eccezionali, dalla Canestra di frutta
del Caravaggio al Piatto metallico con pesche di Giovanni Ambrogio Figino
*
Un progetto espositivo originale, frutto della capacità del Comune di Milano di
“fare sistema” tra le diverse istituzioni culturali della citt
È la natura nella sua complessa varietà a costituire il cuore della mostra Il meraviglioso mondo
della natura. Una favola tra arte, mito e scienza, allestita a Palazzo Reale di Milano dal 13
marzo al 14 luglio 2019 e curata dagli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa,
professori all’Università Statale di Milano con le scenografie di Margherita Palli: un
appuntamento pensato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo
da Vinci che consentirà ai visitatori uno sguardo spettacolare sulla rappresentazione artistica
della natura, lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, con un’attenzione
particolare allo scenario lombardo. “Vogliamo sensibilizzare i cittadini e promuovere il più
possibile la conoscenza di questo gioiello della pittura italiana – dichiara l’assessore alla
Cultura Filippo Del Corno – Si tratta infatti di una assoluta rarità – insieme alla Sala delle Asse
– per dimensioni e soggetto, che merita un riconoscimento internazionale e una tutela adeguata
al suo valore”.
L’originale progetto espositivo, promosso e prodotto dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo
Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, coniuga arte e scienza sotto il comune
denominatore della natura, rappresentata nelle sue centinaia di varietà animali e vegetali.
Fulcro della mostra è infatti la ricostruzione, nella Sala delle Cariatidi, di uno dei più singolari
complessi figurativi del Seicento in Italia, il Ciclo di Orfeo, commissionato da Alessandro
Visconti per il proprio palazzo di Milano negli anni ’70 del Seicento e ospitato in Palazzo
Sormani dal 1877, dove è stato riallestito nei primissimi anni del Novecento e dove è divenuto
noto come “Sala del Grechetto”.
Il ciclo, che fa parte delle Raccolte Civiche del Comune di Milano, è composto di 23 tele,
alcune di notevoli dimensioni, che raffigurano più di 200 differenti animali a grandezza naturale
che si rincorrono in un panorama fluido, accompagnati da pochissime figure umane, tra cui un
Orfeo incantatore e un piccolo Bacco. Un paesaggio fantastico, che sorprende per animali di
ogni specie, comuni ed esotici e figurazioni fantastiche, come l’unicorno. Un unicum nella
produzione figurativa italiana, sia per le dimensioni che per la quantità di specie animali
e vegetali raffigurate.
Il Ciclo di Orfeo potrà essere ammirato nella Sala delle Cariatidi a 360 gradi secondo l’antico
assetto e la verosimile sequenza originaria con cui si doveva presentare quando fu
realizzato per Palazzo Visconti (poi diventato Lunati, poi Verri) in via Monte Napoleone, e da lì
in seguito smontato per approdare infine, fortemente manomesso, nella sala di Palazzo
Sormani.
Il ciclo di tele verrà fatto risorgere con un allestimento che è il frutto di studi recenti e del
recupero di antiche testimonianze visive e documentarie. Nella ricostruzione scenografica della
sala di Palazzo Verri, grande risalto verrà dato all’illuminazione, a cura di Pasquale Mari,
forte di una specifica attività per il teatro e il cinema, e alla pittura illusionistica a cura dello
specialista Rinaldo Rinaldi, che ricostruirà il lambris, le finestre, gli scuri e il soffitto della sala,
offrendo al visitatore un’atmosfera quanto più vicina all’originale.
Nell’inedito concept di questa mostra, la natura potrà essere ammirata non solo attraverso la
raffigurazione artistica, ma anche tramite l’osservazione diretta di oltre 160 esemplari di
mammiferi, uccelli, pesci, rettili e invertebrati provenienti dal Museo di Storia Naturale e
dall’Acquario di Milano e dal MUSE di Trento. I visitatori infatti potranno riconoscere gli
stessi animali che animano le tele del Ciclo di Orfeo camminando tra gli esemplari esposti, che
saranno ammirati all’interno di una sorta di “sala delle meraviglie”, ricostruita sempre nella
Sala delle Cariatidi. Una singolare rappresentazione della fauna, quindi, in cui – quasi per un
sortilegio – le creature dipinte si sono fatte tridimensionali.
La mostra, che ha il suo cuore nella Sala delle Cariatidi, è introdotta da un prologo che presenta
ai visitatori un famoso codice tardogotico lombardo, l’Historia plantarum della Biblioteca
Casanatense di Roma, ricco di centinaia di illustrazioni tratte dal mondo delle piante e degli
animali. Una pagina del codice, con l’immagine di un gatto, è messa in dialogo con un disegno
di Leonardo da Vinci della Biblioteca Ambrosiana: il confronto indica al pubblico che, in un
caso, il soggetto è stato ripreso da modelli grafici preesistenti, forse a partire da un animale
morto; nell’altro è stato sottratto al fluire incessante della vita.
Un nuovo raffronto è al centro di un’altra sala, dove la Canestra di frutta del Caravaggio è
affiancata al Piatto metallico con pesche di Giovanni Ambrogio Figino: due primizie della
natura morta occidentale, realizzate, sullo scorcio del Cinquecento, in uno stretto giro d’anni da
due pittori lombardi. Ma quanta è la distanza espressiva che li separa…
Prima di entrare nella ricostruzione della sala di Palazzo Verri, il visitatore troverà esposte le
opere prese a riferimento per la scenografia, provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna,
dall’Arcivescovado, dal Museo Poldi Pezzoli e da collezionisti privati.
All’ingresso della mostra, camminando in una “foresta” di lettere illuminate, lo spettatore potr
ascoltare suoni ed echi della natura reale. La mostra è accompagnata da contenuti
multimediali e suggestive videoproiezioni lo accompagneranno lungo tutto il percorso.
La mostra è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, storici dell’arte e docenti
all’Università degli Studi di Milano, che da anni riflettono sulla forma delle mostre (dal
Mantegna del 2008 al Bramantino del 2012, dal Luini del 2014 al Gaudenzio Ferrari del 2017),
con Margherita Palli, scenografa, il cui nome è indissolubilmente legato a Luca Ronconi.
Accanto a loro, l’intero staff scientifico del Museo di Storia Naturale di Milano e del Civico
Acquario, hanno svolto un lavoro essenziale di riconoscimento delle oltre 200 specie di animali
e di vegetali che popolano il Ciclo di Orfeo, per poi selezionare gli esemplari delle proprie
collezioni e rendere possibile in mostra un raffronto diretto.
Ancora una volta quindi, grazie a questo progetto espositivo “a più mani”, emerge la capacit
del Comune di Milano di “fare sistema” tra le diverse istituzioni culturali della città. Il progetto
di tutela e valorizzazione del Ciclo di Orfeo coinvolge infatti diverse istituzioni milanesi: la
Biblioteca Sormani, che ha conservato nell’ultimo secolo le preziose tele, offrendole allo
sguardo del vasto pubblico che frequenta la “Sala del Grechetto”; Palazzo Reale, che ha
promosso e coprodotto la mostra; il Museo di Storia Naturale, che concede numerosi
esemplari della propria collezione; la Galleria d’Arte Moderna con il prestito di alcuni dipinti
ottocenteschi e il Castello Sforzesco, alle cui Raccolte appartengono le tele del Ciclo di Orfeo.
La collaborazione, inoltre, con la GAM|Galleria d’Arte Moderna di Milano, il Museo Poldi Pezzoli,
la Pinacoteca Ambrosiana, l’Arcivescovado e i collezionisti privati, ha dato vita a una mostra
molto “milanese” che è stata capace di riunire soggetti pubblici e privati nell’intento di far
conoscere e amare al grande pubblico un’opera nata a Milano e per Milano, ma di rilevanza
internazionale.
La scelta di trasferire i dipinti a Palazzo Reale in occasione della mostra è legata anche
all’opportunità, che questa decisione porta con sé, di procedere a un intervento di restauro delle
gigantesche tele, a valle dell’esposizione. L’intervento, che mostrerà ancora di più e ancora
meglio la qualità artistica di questo straordinario “atlante” seicentesco della fauna e della flora,
è già inserito dal MiBAC tra quelli finanziabili grazie all’Art Bonus.
L’Assessorato alla Cultura sosterrà durante la mostra una raccolta fondi, attraverso strumenti
di comunicazione sia nelle sale espositive che diffusi in città.
L’iniziativa di sensibilizzazione al recupero di questo gioiello artistico è sostenuta da 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE, coproduttore della mostra insieme al Comune di Milano,
sostenendo direttamente la pulitura e il consolidamento dell’opera necessario per trasportare
le tele a Palazzo Reale, con l’impegno di studiare altre iniziative di fundraising per promuovere
presso le istituzioni, le imprese e il grande pubblico la raccolta fondi necessaria alla
finalizzazione del restauro.
Main Sponsor della mostra Van Cleef & Arpels. Sponsor della mostra Kartell.
Materiali uso stampa: https://drive.google.com/open?id=1PPprfAodEX5FzbcwgFUJp8_NIfS3d1uB
SEDE Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano
DATE DI APERTURA Dal 13 marzo al 14 luglio 2019
ORARI Lunedì 14,30 – 19,30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9,30 – 19,30
Giovedì e sabato 9,30 – 22,30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
BIGLIETTI CON AUDIOGUIDA Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
Ridotto Abbonamento Musei Lombardia € 10,00
Ridotto Speciale € 6,00
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI +39 02 54912
palazzorealemilano.it | mostramondonatura.it | ticket24ore.it |
artbonus.gov.it

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