Da Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 il museo diffuso de “Le Vie dei Tesori” arriva a Milano

Da Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018

il museo diffuso de “Le Vie dei Tesori” arriva a Milano

Il collezionista meticoloso, la piccola chiesa nascosta dal Duomo

 gli angoli sconosciuti di Milano

Due weekend 20 | 21 ottobre –  27 | 28 ottobre

 Cosa spinge un collezionista a raccoglie, catalogare, esporre? Cosa si muove dentro di lui quando si trova di fronte l’oggetto desiderato?  Esiste una bella residenza settecentesca  – ma che nasce su un impianto più antico, al limite di quello che fu il Foro Romano di Mediolanum – conosciuta anche come Casa dei Dottori dell’Ambrosiana, dove a cercar bene si può scoprire un mondo. Ospita infatti la collezione di un appassionato uomo d’affari che ha raccolto in quattro piani (e un sotterraneo) oggetti antichi, curiosi, strani, complessi, del tutto slegati tra loro, ma semplicemente straordinari, un incrocio tra una Wunderkammer e un gioco ad incastri. La casa-museo Mangini Bonomi è soltanto uno dei dieci luoghi del cuore che Le Vie dei Tesori aprirà da domani (sabato 20 ottobre) a Milano, per due weekend. Il festival che da dodici anni racconta Palermo, che dall’anno scorso si è allargato all’intera Sicilia, sbarca quindi in Lombardia, in stretta collaborazione con la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei, e porta con sé il suo modo di raccontare i siti. Lo farà a Milano, appunto, a Mantova e in Valtellina,  dieci luoghi ciascuno per un’edizione pilota che ambisce a diventare più grande.

E rieccoci alla collezione di Emilio Carlo Mangini, imprenditore immobiliare che per sua stessa definizione, era un “raccoglitore curioso” di oggetti legati all’uso quotidiano. Con qualche eccezione a dir la verità, visto che accanto ai bastoni da passeggio “animati” o agli  elemosinieri usati in chiesa, i calamai o i ventagli, si trovano una raccolta di croci provenienti dai cimiteri o un seggiolone per bambini settecentesco, e quello che ironicamente si potrebbe indicare come il perfetto corredo del cicisbeo di Mirandolina, ovvero alcuni cofanetti portanéi del ‘600 e del ‘700, soffietti e pompette per incipriare le parrucche. dalle 15 alle 19 (gruppi da 10 persone ogni 30 min.) Il piccolo museo è tra i luoghi che si visitano su prenotazione ( www.leviedeitesori.it) sia sabato che domenica, solo questo weekend, dalle 15 alle 19 a gruppi di 10 persone ogni mezz’ora.

E visto che siamo a due passi dal Duomo, perché non continuare il percorso de Le Vie dei Tesori con quel piccolo gioiello nascosto che è San Raffaele Arcangelo, sovrastata, quasi assorbita dalla grandezza del Domm. Ma San Raffaele è una delle più antiche chiese di Milano, “sorta o risorta” nel 836 al tempo del vescovo Angilberto, unica sopravvissuta tra le quattro che, a “corona”, come a presidiarla, circondavano l’antica Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Nel 1400 è sede degli Umiliati riformati da Papa Lucio III, poi passa alla Confraternita del “Santissimo Sacramento”. Non se ne perdono mai le tracce, ma è spesso dimenticata. Bombardata durante la guerra, sembrerebbe ormai finita ma i milanesi la vogliono e la ricostruiscono usando le stesse macerie. I Grandi Magazzini Bocconi (che nel 1918 sarebbero diventati La Rinascente) hanno cercato di acquistarla per ampliarsi … ma non ci sono mai riusciti. Si visiterà sia sabato che domenica dalle 10 alle 16, nel prossimo weekend fino alle 18.

Questo fine settimana sono visitabili anche la chiesa di San Carlo, unica struttura salvata dell’area che un tempo ospitò il Lazzaretto;  la quattrocentesca chiesa di San Pietro in Gessate, bellissimo esempio architettonico del Quattrocento lombardo; la barocca Sant’Alessandro con i confessionali interamente rivestiti da pietre dure intagliate; la bella collezione della fondazione  Portaluppi di libri e riviste di architettura e il Pantheon di San Sebastiano che Tibaldi volle perfettamente … cilindrico. Gli altri luoghi,giardino romantico in via Saffi, Palazzo Lurani Cernuschi, chiesetta dei Santi Giovanni Battista e Carlo Borromeo al Fopponino, San Francesco d’Assisi al Fopponino  apriranno nel prossimo weekend.

Partecipare al festival è facilissimo: si acquistano i coupon – on line su www.leviedeitesori.it o direttamente sul posto – che verranno smarcati all’ingresso dei siti, si seguono le mappe e si controllano gli orari. Il più è fatto, ora basta entrare nei siti e ascoltare il racconto. I coupon sono validi per tutta la rete dei trenta luoghi (Milano, Mantova e la Valtellina), non sono individuali, ma possono essere utilizzati da più persone. Non si tratta di un biglietto, ma di un fundraising che serve a sostenere tutta la manifestazione, che non gode di finanziamenti pubblici stabili. Il coupon da 10 visite vale 18 euro, quello da 4 visite vale 10 euro, visita singola 3 euro, visita su prenotazione 4 euro.

Il progetto de Le Vie dei Tesori in Lombardia, ha il patrocinio del Comune di Milano, del Comune di Mantova, dei Comuni della Valtellina, e conta sul partenariato a Milano con l’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli, a Mantova con l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, in Valtellina con l’Associazione Bradamante. Con loro una rete di decine di enti pubblici, Università, Fondazioni private, scuole e associazioni.

www.leviedeitesori.it

 

 

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