Tra Guercino e De Nittis Domodossola Casa De Rodis

Tra Guercino e De Nittis
Due collezioni si incontrano
a cura di Stefano Papetti e Antonio D’Amico
Fino al 28 ottobre 2017
Domodossola, Casa De Rodis
Casa De Rodis a Domodossola, dal 2014 sede espositiva della Collezione Poscio, ospita
dal 28 maggio al 28 ottobre 2017 l’esposizione Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si
incontrano. Non solo una mostra, ma un progetto di ampio respiro finalizzato a contribuire
al restauro del patrimonio artistico marchigiano, seriamente compromesso dagli eventi
sismici che hanno colpito la regione dall’agosto 2016.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno,
racconta la storia di due collezionisti, Antonio Ceci (1852-1920) e Alessandro Poscio
(1928-2013): chirurgo marchigiano di adozione pisana il primo, imprenditore piemontese con la
passione per la pittura il secondo. Per la prima volta un nucleo di opere delle loro collezioni
vengono messe a confronto, evidenziando accostamenti e suggestioni inaspettati ma
profondamente in sintonia. Seppur lontani geograficamente, Antonio e Alessandro si rivelano
due uomini dinamici che vivono il loro tempo sognando a occhi aperti davanti all’incanto dell’arte
tra disegni e dipinti.
In mostra sono svelati i segreti e le passioni di entrambi i collezionisti che riflettono comuni
interessi artistici: dai ritratti ai paesaggi, da vedute che inquadrano la natura a stretto contatto con
l’uomo, a sguardi che comunicano i misteri e i fascini di storie lontane, quanto vicine. Da Ascoli
Piceno arrivano a Domodossola, tra gli altri, un gruppo prezioso di disegni di artisti quali Pietro
da Cortona, Guercino, Luca Giordano e Domenico Morelli, ma anche tele affascinanti quali i
suggestivi paesaggi ad olio di Alessandro Magnasco e Francesco Zuccarelli, la sublime
Passeggiata amorosa di Pelizza da Volpedo, l’incantevole Pax di Luigi Nono. Della collezione
Poscio invece si possono ammirare il luminoso Sole d’ottobre di Carlo Fornara, Veduta delle Alpi
Lepontine di Giovanni Battista Ciolina, la realistica quanto magica Stradina a Settignano di
Telemaco Signorini, due romantici e intensi paesaggi di Antonio Fontanesi e una fitta
Querceta di Giovanni Fattori.
Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano è anche l’occasione per studiare opere
ancora inedite e mai presentate al grande pubblico, come nel caso del San Gerolamo,
attribuito al pittore caravaggesco Lionello Spada o alla deliziosa Vergine in preghiera, un piccolo
rametto che appartiene al giovane Sassoferrato.
Il catalogo, edito da Cattaneo Editore, presenta contributi di importanti studiosi, come AnniePaule
Quinsac, Carlo Sisi, Fernando Mazzocca, Cinzia Virno, Maria Silvia Proni, Dario Gnemmi e
i curatori della mostra e sarà oggetto di una raccolta fondi che contribuirà al restauro di un
capolavoro dell’arte marchigiana compromesso dal sisma, ovvero la Madonna in trono fra i
santi Sebastiano e Caterina d’Alessandria, una tavola del pittore austriaco Pietro Alamanno,
attivo ad Ascoli Piceno nella seconda metà del XV secolo. La pala d’altare proviene dalla distrutta
chiesa di San Silvestro ai Sassi, una suggestiva località montana del comune di Ascoli Piceno.
“Questa mostra rappresenta un’occasione unica e importante per due motivi. In primis perché è
pensata per sovvenzionare un intervento di restauro di un’opera che viene dai luoghi terremotati
dell’ascolano.” – afferma Stefano Papetti, curatore della mostra e direttore della Pinacoteca Civica
di Ascoli Piceno – “Inoltre è molto interessante anche dal punto di vista scientifico, perché per la
prima volta vengono messe in relazione due importanti collezioni, Ceci e Poscio, tra le quali
abbiamo rilevato una singolare uniformità nelle scelte: entrambe hanno due nuclei di pittura
ottocentesca e dipinti antichi, prevalentemente della collezione Ceci, dedicati soprattutto al tema
del paesaggio”.
Una mostra dunque che aiuta il patrimonio artistico marchigiano ferito e che consente di dare
nuova luce a colori e forme che appartengono alla nostra storia e sono tasselli della nostra
identità. Del resto, l’arte del collezionare l’arte è un modo per non disperdere, per accrescere
sapere e per tramandare.
“L’espressione ‘appassionata incompetenza’, apparentemente contraddittoria, orgogliosamente
modesta, commercialmente inefficace nell’attestare una mancanza di sapere, è il cuore della
collezione iniziata da mio marito e da me profondamente condivisa.” – racconta Paola Poscio –
“Passione che coinvolge e sorprende anima e cuore…incompetente perché la scelta delle opere
avviene fuori da ogni schema accademico, quasi per un’istintiva folgorazione, per la forza e
l’intensità dell’emozione che suscita. È una raccolta di opere che – nel corso di oltre 50 anni –
attraversa con disinvoltura epoche, linguaggi, stili diversi, ognuna episodio di un’avventura fatta
di incontri, occasioni fortunate, rivelazioni e innamoramenti, diventando una sorta di diario”.
La mostra è anche una bella occasione per scoprire Casa De Rodis, luogo in cui una parte della
collezione Poscio è esposta. Palazzetto di origine medioevale in Piazza Mercato, un tempo
dimora della famiglia De Rodis, di antica nobiltà antigoriana. L’antica dimora è stata oggetto di
un’attenta ristrutturazione che da una parte ha recuperato tutti gli elementi storico-architettonici e
dall’altra ha saputo reinterpretare in chiave moderna le caratteristiche dell’edificio e la sua storia.
Dal centro storico di Domodossola inoltre è possibile avventurarsi alla scoperta della cosiddetta
Valle dei Pittori, la Val Vigezzo, conosciuta per la storica presenza di paesaggisti e ritrattisti,
alcuni dei quali esposti in mostra, come Lorenzo Peretti Junior, Carlo Fornara e Giovanni Battista
Ciolina. La valle si snoda da Domodossola fino al confine svizzero, verso Locarno, attraverso un
suggestivo tragitto percorribile anche con il trenino panoramico della “Vigezzina”.
Info e Contatti
Tra Guercino e De Nittis
Due collezioni si incontrano
28 maggio – 28 ottobre 2017
Casa De Rodis
Piazza Mercato 8
Domodossola (VB)
Orari
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00 (altri orari su prenotazione)
Ingresso
€ 5.00 valido per ingressi illimitati presentando il biglietto nominativo con carta di identit
gratuito: bambini 0-12, studenti con tesserino
Visite guidate per scolaresche durante la settimana su prenotazione
Catalogo: Cattaneo Editore
Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano
Che fa parte de I Quaderni della Collezione Poscio. € 15
Il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto al restauro all’opera di Pietro Alamanno
compromessa durante il sisma marchigiano.
Per info e prenotazioni
Telefono: + 39 347 7140135
Email: info@collezioneposcio.it
www.collezioneposcio.it

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