100 DONNE CONTRO GLI STEREOTIPI Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio Genova

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100 SCIENZIATE VANNO ONLINE

Online dal 3 novembre una banca dati che raccoglie nomi e CV di esperte per favorire la visibilità delle donne come fonti di sapere nei media e nei dibattiti pubblici.

Numerose ricerche sull’informazione continuano a dimostrare che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei mezzi d’informazione, radio, stampa e TV italiane danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (79% vs il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%.

A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorando le esperte, trascura i segni del tempo, e disconosce l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società, dalla politica alla scienza.

Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazione GiULiA, in collaborazione con Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, hanno realizzato  100 DONNE CONTRO GLI STEREOTIPI, una piattaforma online che inizia a raccogliere 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per il nostro Paese.

Un sito che si propone anzitutto come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media.

Dopo il lancio del progetto il 23 giugno scorso a Roma, la banca dati sarà presentata al Festival della Scienza di Genova nell’incontro “100 scienziate vanno online. Segni del tempo” (3 novembre 2016, h 17:30, Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio) che vedrà la partecipazione delle ideatrici del progetto e di alcune delle 100 esperte selezionate (Lucia Cattani Seas-sa, 
Greta Radaelli IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, Claudia Sorlini Università degli Studi di Milano, 
Luisa Torsi Università degli Studi
 di Bari).

100 DONNE CONTRO GLI STEREOTIPI è un progetto dell’Osservatorio di Pavia Media Research e dell’associazione Gi.U.Li.A. (Giornaliste Unite Libere Autonome) con la partnership tecnica del Centro Genders (Gender & Equality in Research and Science) dell’Università degli Studi di Milano, e di Wikimedia Italia, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Il progetto gode del patrocinio non oneroso del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e della Consigliera Nazionale di Parità, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e del sostegno delle associazioni Wister e Stati Generali dell’Innovazione.

Iniziativa valida ai fini della formazione professionale continua dei giornalisti.

Sito: www.100esperte.it (attivo dal 3 novembre)

Facebook: www.facebook.com/events/1188128151232767) hashtag: #100esperte

L’Osservatorio di Pavia è un istituto di ricerca e di analisi della comunicazione, fondato nel 1994 dalla C.A.R.E.S., Cooperativa di analisi e rilevazione economiche e sociali. Oggetto della sua attività è lo studio della comunicazione di massa (stampa, radio, televisione e internet), con un settore specificamente dedicato a Media e Gender. Dal 1994 svolge continuativamente l’attività di monitoraggio del pluralismo politico sulle televisioni nazionali, i cui risultati vengono utilizzati dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI

Gi.U.Li.A. è un’associazione cui hanno aderito, a oggi, più di 1000 giornaliste unite per il cambiamento attorno a un manifesto e a un acronimo (Giornaliste Unite Libere Autonome), per promuovere l’uguaglianza dei generi nella società, con particolare attenzione al mondo del giornalismo, e battersi contro le discriminazioni e resistenze; difendere l’immagine della donna dall’uso umiliante di merce o tangente, costruendo una sua rappresentazione mediatica aderente alla realtà e rispettosa delle differenze.

Fondazione Bracco nasce dal patrimonio di valori maturati in quasi 90 anni della storia della Famiglia e del Gruppo Bracco, con l’intento di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. La Fondazione sviluppa e realizza progetti, anche internazionali, all’interno delle tre macroaree “arti e cultura”, “scienza e cultura”, “società e sociale”, privilegiando ricerca e innovazione. Particolare attenzione viene riservata all’universo femminile e al mondo giovanile nei vari ambiti della vita. La multidisciplinarietà di ambiti e l’integrazione tra diversi saperi sono criteri qualitativi importanti sia nella progettazione, sia nella selezione delle attività.

 

 

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