Parma ospiterà la presentazione della Guida Michelin 2017

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E’ stato svelato in una conferenza stampa, da Marco Do, l’enigma del luogo ove  sarà presentata la Guida Michelin 2017, smentendo le molte voci che circolavano nell’ambiente del food, ma ognuna di esse non trovava riscontro.

Una cosa era certa: non  sarebbe avvenuta a Milano, anche se dopo Expo la sua  visibilità internazionale è notevolmente cresciuta.

Allora se non Milano, dove?  Da qui è iniziato il viaggio alla ricerca della città che  sapessse esprimere la filosofia della Guida, un luogo  che per gusto, cultura, turismo, arte, musica era più completo.

Un luogo riconosciuto nel mondo per le sue eccellenze e per la sua posizione geografica e nel bel mezzo  di regione ricca  di esse: l’Emilia Romagna.

E’ in questa regione che troviamo la Food Valley e immersa in essa: Parma

Sarà infatti il Teatro Regio di Parma ad ospitare, martedì 15 novembre, la première ufficiale della 62 edizione delle versione italiana della Bibbia dei gourmet.

Non poteva esserci location migliore per la presentazione della Guida Michelin Italia 2017: nel dicembre 2015 Parma ha conquistato il titolo Unesco di Città Creativa della Gastronomia. Si tratta di un riconoscimento doppiamente prestigioso, visto che è la prima città italiana a fregiarsene. Non solo, recentemente la città emiliana è stata anche eletta Coordinatrice della Partnership e dei progetti internazionali, assumendo un ruolo di spicco nella guida delle 18 Città Creative della Gastronomia Unesco. Tra le capitali della Food Valley emiliano romagnola, Parma possiede anche un vero e proprio sistema museale legato al cibo. Ecco le gustose “collezioni” presenti sul territorio: il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano, quello del Parmigiano Reggiano a Soragna e del Salame di Felino a Felino, passando per il Museo del Vino a Sala Baganza e quello della Pasta e del Pomodoro a Collecchio (www.museidelcibo.it ). Parma è poi anche sede dell’Alma, la Scuola Internazionale di Cucina con sede nello splendido Palazzo Ducale di Colorno e diretta da Gualtiero Marchesi. Culla della Food Valley, Parma può contare su un importante paniere di prodotti a marchio Dop e Igp (dal Parmigiano Reggiano al Culatello di Zibello, dal Prosciutto di Parma al Salame Felino) noti in tutto il mondo. Tra i suoi fiori all’occhiello vanta anche un’importante rete di aziende e di consorzi di produttori in grado di valorizzare al meglio le proprie eccellenze, sempre più spesso esaltate dai reportage della stampa estera.

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Oggi  l’Emilia Romagna è riconosciuta come il paradiso dei sapori e i numeri lo testimoniano: una grande Food Valley, tra tradizione e innovazione, che vanta 43 prodotti tra Dop e Igp (primato europeo), 18 vini Doc e 2 Docg (circa 6 milioni di ettolitri prodotti complessivamente, dopo il Veneto, la maggiore produzione di vino in Italia), 15 Presidi Slow Food e oltre 200 prodotti tradizionali iscritti nell’Atlante ministeriale. E ancora: 25 musei del gusto (tra cui Casa Artusi e l’Enoteca Regionale di Dozza), un ristorante a 3 stelle Michelin (Osteria Francescana di Modena dello chef Massimo Bottura), 1 a 2 stelle e 23 a 1 stella, senza contare Alma, la Scuola Internazionale di Cucina a Colorno, nel parmense, diretta da Gualtiero Marchesi, Casa Artusi di Forlimpopoli, centro di cultura enogastronomica dedicato all’autore de “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” e ancora osterie, farmers market, scuole di cucina, street food, nonché un ricchissimo calendario annuale di sagre, mostre mercato, degustazioni e fiere enogastronomiche.

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«Non vi è altra regione italiana -sottolinea Andrea Corsini, Assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna- che sappia esprimere, attraverso i sapori della sua tavola, la propria identità. Il mangiare è storia, cultura e creatività, narra dei talenti di un popolo, e gli chef stellati che raccontano con i loro piatti questi sapori unendo estro, sapienza, ma anche rispetto delle tradizioni, sono tra i nostri migliori ambasciatori turistici nel mondo. La scelta di Michelin è un ulteriore conferma della rilevanza internazionale della nostra Food Valley, uno dei nuovi asset turistici sviluppati con il brand Via Emilia. Un’opportunità unica in termini di visibilità e promozione, che abbiamo immediatamente colto».

«Nel Dicembre 2015 Parma è stata riconosciuta da UNESCO come Città Creativa della Gastronomia – riprende il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti –, un riconoscimento prestigioso che fa della città e del nostro territorio la capitale della Food Valley italiana, ora riconosciuta a livello internazionale. E’ di fatto la certificazione di una identità che ci appartiene nella storia, nella cultura, nel saper fare dei nostri produttori e dei nostri cuochi. Oggi siamo molto orgogliosi perché Guida Michelin, spostandosi per la prima volta da Milano, ha deciso di presentare l’edizione 2017 a Parma. Questa è una ulteriore certificazione che conferma Parma come una straordinaria destinazione turistica».

La Guida Michelin è uno strumento di viaggio nel gusto dell’Italia e se lo scorso anno era collegata al Giro d’Italia  e ogni regione era rappresentata da uno chef, quest’anno il viaggio continua sulla scia dei profumi e dei sapori del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma, dell’Aceto Balsamico e della torta fritta che scivolano lungo l’asse del fiume Po, scendono dell’Appennino, vanno verso il mare, percorrono la Via Emilia  confondendosi con altri sapori e saperi

La presentazione della Guida Michelin 2017 a Parma darà un valore in più all’Emilia Romagna e alla Food Valley che con questo evento intendono presentarsi al mondo come la patria del buon cibo  e della cultura (Emanuele Burioni)

Appuntamento  allora a Parma ove saranno svelate le stelle, oggi ancora top secret, con un ricco programma che inizia al Teatro Regio, prosegue al Teatro Farnese e termina a Palazzo della Pilotta.

E che le stelle siano tante…

gda

 

 

 

 

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