Orticola di Lombardia e Garden Club di Monza e Brianza 12° EDIZIONE PREMIO LAVINIA TAVERNA

857portret-Mien-Ruys-web

Orticola di Lombardia e Garden Club di Monza e Brianza

hanno presentato la

12° EDIZIONE PREMIO LAVINIA TAVERNA

Venerdì 14 ottobre 2016 a Villa Taverna il premio e l’incontro: “Donne protagoniste nella storia del giardino: MIEN RUYS”

Orticola di Lombardia, con il Garden Club di Monza e Brianza,hanno  presentato la Dodicesima Edizione del Premio Lavinia Taverna che si è tenuta  a Villa Taverna a Canonica Lambro (Mb). Procede con crescente successo l’avventura di questo Premio che vuole essere un costante riconoscimento alle donne che hanno dedicato, e dedicano, impegno, professionalità e passione alle piante e ai giardini, nel passato come nel presente.

Per celebrare questo traguardo, il curatore del Premio, Filippo Pizzoni, ha scelto di dedicare l’incontro a Mien Ruys, una tra le più influenti paesaggiste del ‘900 che ha segnato con il suo lavoro oltre 70 anni di realizzazioni, soprattutto nella costante sperimentazione di materiali e nell’uso di perenni e graminacee: vera pioniera di quello che è conosciuto all’estero come New Perennial Movement, che conta oggi esponenti di spicco internazionale come Piet Oudolf.

Il convegno che s è svolto nel pomeriggio con inizio alle ore 16.00: Susanna Magistretti, responsabile del Vivaio Cascina Bollate e Filippo Pizzoni, architetto paesaggista e Vicepresidente di Orticola di Lombardia, hanno trattato insieme la figura di Mien Ruys, per raccontare, a due voci, il suo modo di usare le piante e quanto, ancora oggi, il suo lavoro è capace di ispirare e insegnare. A seguire la proclamazione della vincitrice: il Premio Lavinia Taverna 2016 è stato consegnato  a Eugenia Natalino.

Eugenia, figlia di vivaisti, muove ‘letteralmente’ i suoi primi passi nel giardino della Landriana mentre a pochi metri i genitori, stretti collaboratori di Mario Margheriti, seguono la nascita dei vivai Torsanlorenzo.

Oggi lavora con la madre nel vivaio aperto tra le colline umbre, il Salto del Prete, una piccola realtà di famiglia che si occupa di produzione di piante e realizzazione di giardini. Qui Eugenia propone un’idea di giardino ecosostenibile, appassionandosi soprattutto alla ricerca e alla riproduzione di specie mediterranee, rare e spontanee, creando una importante collezione di piante da arido. Con la madre e la sorella lavora oggi ad un progetto sulla biodiversità dal quale sta nascendo un piccolo parco didattico proprio a fianco del vivaio.

www.vivaiosaltodelprete.it – info@vivaiosaltodelprete.it

Il Premio Lavinia Taverna nasce nel 2005 da un’idea di Maria Theresa Ferraro Rossi, allora presidentessa del Garden Club di Monza e Brianza. Dal 2011 Orticola di Lombardia affianca il Garden Club di Monza e Brianza nell’organizzazione degli incontri annuali che con il Premio si svolgono ogni anno a ottobre a Villa Taverna, casa natale di Lavinia Taverna, presso la quale il Premio ha sede grazie all’ospitalità della figlia e dei nipoti.

Le edizioni passate del Convegno hanno visto approfondito la vita e le opere di Lavinia Taverna, Vita Sackville-West, Gertrude Jekyll, Beatrix Farrand, Rosemary Verey, Edna Walling, Sylvia Crowe, Maria Teresa Parpagliolo Shepard, Ellen Willmott, Lelia Caetani e Eva Mameli Calvino. Diversi e illustri sono i relatori intervenuti a presentare il pensiero e le opere di queste protagoniste: Vincenzo Cazzato, Vita Fortunati, Franca Gambini, Franco Giorgetta, Loretta Marchi, Francesca Orestano, Paolo Pejrone, Guido Piacenza, Giuppi Pietromarchi, Filippo Pizzoni, Elisabetta Pozzetti, Ada Segre, Massimo Venturi Ferriolo, Lucilla Zanazzi.

Hanno ricevuto il Premio Lavinia Taverna: Giusi Rabotti, Maria Teresa D’Agostino, Cristina Mazzucchelli, Silvia Beretta, Barbara Negretti, Luigia Cuttin, Clara Pozzi, Elena Stevanato, Chiara Molteni, Elisabetta, Silvia e Liana Margheriti, Marianna Merisi.

 

PROFILO di Mien Ruys Dedemsvaart, 14 Febbraio 1904 – 9 Gennaio 1999

Wilhelmina Jacoba, a tutti nota come Mien dal diminutivo del suo primo nome, nasce, una di otto figli, da Bonne Ruys, uno dei più famosi vivaisti olndesi. Il padre infatti, aveva fondato nel 1888 i Vivai Moerheim, specializzati in erbacee perenni, a Dedemsvaart nella provincia di Overijssel, nella regione centro-orientale dei Paesi Bassi, imponendosi come una delle più note aziende florovivaistiche in Europa. Sin da giovane Mien si appassionò alle piante che il padre coltivava, ma il suo interesse si indirizzò a capire come crescevano le piante dopo essere uscite dal vivaio e al modo in cui potevano essere abbinate tra loro. Già all’età di 19 anni iniziò a sperimentare disegni e accostamenti nel frutteto e nell’orto paterno: il suo talento fu subito evidente e venne incaricata della sezione di progettazione dell’azienda. L’interesse nel disegno delle piante come dei materiali la portò a studiare architettura dei giardini a Berlino negli anni Venti, e qualche tempo anche in Inghilterra; durante la seconda Guerra mondiale studiò anche Ingegneria a Delft. Nella sua lunghissima carriera, lavorò con importanti architetti come il gruppo di Amsterdam ‘De 8’, di Rotterdam ‘De Opbouw’ e con Gerrit Rietveld, diventando una delle più importanti progettiste di giardini in Olanda. La sua fama crebbe grazie anche ai volumi che scrisse, il più famoso dei quali, Het vaste plantenboek , trattava proprio le erbacee perenni, e alla rivista trimestrale Onze eigen tuin (‘Il nostro giardino’) che pubblicò dal 1954 insieme al marito, Theo Moussault. A Dedemsvaart, nei terreni dei vivai, ha sperimentato per oltre 70 anni disegni e accostamenti, lasciando un incredibile documento vivente, i giardini che portano oggi il suo nome. Mien Ruys è oggi considerata tra i paesaggisti che maggiormente hanno influenzato l’architettura del paesaggio novecentesca e non solo, soprattutto nell’uso delle perenni e delle graminacee: vera pioniera di un tipo di progettazione che vede oggi esponenti di spicco internazionale come Piet Oudolf.

 

(Visited 103 times, 1 visits today)