GANGCITY: AL VIA IN BIENNALE CICLO DI WORKSHOP SULLE PERIFERIE

GANGCITY_workshop

Un ciclo di 15 workshop rivolti a studenti e professionisti di vari settori per analizzare le periferie del mondo sotto ogni aspetto. Un percorso formativo tra i fenomeni sociali, le criticità, i linguaggi e i trend che caratterizzano i cluster urbani, luoghi in cui si annidano e si sviluppano forme di degrado e di illegalità. E’ quanto previsto per l’autunno (27 settembre – 23 novembre 2016) da Gangcity, evento collaterale della 15. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia ospitato dallo spazio Thetis dell’Arsenale Nord. Gli incontri, accompagnati da proiezioni, installazioni, performance artistiche, musicali, teatrali, lecture, mostre e presentazioni di libri, prevedono l’erogazione di crediti formativi sia per gli studenti sia per gli iscritti agli albi professionali di diverse categorie.

Gangcity è un programma di ricerca promosso dal DIST  (Dipartimento Interateneo di Politecnico e Università di Torino) e curato da Fabio Armao, docente di Politica e processi di Globalizzazione, con lo scopo di studiare le modalità di diffusione di gang e simili forme di criminalità all’interno delle aree urbane più degradate, e di elaborare soluzioni ai problemi individuati attraverso il coinvolgimento diretto del mondo accademico, della comunità scientifica, dell’arte e dei cittadini.

Il ciclo di 15 workshop è la prosecuzione dell’analisi delle dinamiche sociali e spaziali delle periferie contemporanee sviluppata nelle giornate del Simposio internazionale“Dialogues on Spaces of Urban Resistance”, che si è tenuto il 23 e il 24 giugno a Gangcity.“Gli incontri in calendario – spiega Fabio Armao – intendono dar voce a una pluralità di pratiche e di comunità urbane intente a sperimentare forme di innovazione sociale, di solidarietà e di condivisione, capaci di sostanziali modifiche delle geografie del crimine, di riorganizzazione economica dei tessuti imprenditoriali sviliti, di rivitalizzazione di patrimoni immobiliari, sociali e culturali in abbandono, sottratti all’uso delle popolazioni che vivono, abitano, attraversano quegli spazi di frangia delle città contemporanee.”I workshop che si susseguiranno nei mesi autunnali a Gangcity costituiranno un percorso di comunicazione, di scambio tra docenti, professionisti e studenti di diversi settori che daranno misura delle forme di dialogo e di confronto con cui è possibile affrontare il tema del legame tra degrado sociale e degrado urbano.L’obiettivo dell’intera iniziativa è quello di reinventare metodi e approcci e di accrescere saperi e competenze.

“Intervenire in tessuti complessi come quelli occupati dalle gang – conclude Armao – richiede la collaborazione di tecnici responsabili, di saperi esperti, di Istituzioni attente e di comunità locali coraggiose, motivate ad affrontare la sfida della riappropriazione dei luoghi , riprogettando e riattivando processi sociali complessi in grado di mobilitare risorse e di far circolare saperi ed esperienze per dar spazio all’innovazione sociale.Architetti e ingegneri, psicologi e giornalisti, urbanisti e giuristi, artisti e performer, condividendo forme di responsabilità sociale, contribuiranno a restituire pratiche ed esperienze progettuali, ricerche e indagini sul campo, che convergeranno nella costruzione di un atlante delle buone pratiche, utile a intercettare dinamiche criminali, e trasformarle da derive a risorse collettive, giocando un ruolo strategico nei processi di rigenerazione urbana.”

Tutte le informazioni sui workshop sono reperibili sul sito www.gangcity.it .

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