CONTAMINAFRO identità in evoluzione Teatro dell’Arte Milano

CONTAMINAFRO 1 ph carlo mari

CONTAMINAFRO 

identità in evoluzione

Teatro dell’Arte

13 > 17 luglio 2016

un progetto di Mo ‘O Me Ndama

in collaborazione con  CRT Teatro dell’Arte, Psicologi per i Popoli nel Mondo, Studio Azzurro

direzione artistica Lazare Ohandja

coordinamento Valentina Bellinaso 

CONTAMINAFRO – identità in evoluzione è un festival di teatro, danza, musica, arricchito da un ciclo di tavole rotonde, per far emergere un’immagine dell’Africa diversa dagli stereotipi correnti, lontana dalle connotazioni folkloristiche e indifferenziate ma rispettosa del mosaico di culture presenti nel continente africano al tempo stesso contaminata dalle vicende che ne hanno contrassegnato la storia e mutato l’identità, dal colonialismo ai lontani e presenti percorsi migratori.

Un’identità tuttora in evoluzione, complessa e multiculturale.

Il successo riscontrato nelle tre precedenti edizioni del festival, ideato e promosso dall’associazione Mo ‘O Me Ndama fondata a Milano dal coreografo camerunense Lazare Ohandja, ha aperto nuove prospettive di partecipazione culturale coinvolgendo una struttura creativa legata alla sperimentazione delle nuove tecnologie dell’immagine come Studio Azzurro e una di intervento sociale e di tutela della diversità culturale come l’associazione Psicologi per i Popoli nel Mondo.

A questi si unisce ora il CRT Teatro dell’Arte per ampliare l’iniziativa, aprendo così  una finestra sull’intenso fermento creativo degli artisti africani e non, con un festival che contamina tutte le arti performative.

Danze, musiche e colori africani saranno i protagonisti dei cinque giorni di spettacoli, installazioni concerti – molti a ingresso libero – realizzati negli spazi del Teatro e nell’Arena della Triennale.

CONTAMINAFRO non è solo intrattenimento: oltre ai numerosi artisti provenienti dal continente nero, ogni giorno l’agenda prevede momenti di dibattito e incontro a ingresso libero sotto forma di tavole rotonde.

Al CRT Teatro dell’Arte uno scambio creativo a tutto tondo ricco di appuntamenti, realizzato nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale, per contribuire ad una nuova narrazione sul continente africano.

PROGRAMMA

Mercoledì 13 luglio

 Ore 10 > 23 (12’, loop)

YUVAL AVITAL – IZAAC & DEBORAH

Teatro dell’Arte

(installazione)

ingresso libero

I volti dei due protagonisti sono quelli di Izaac e Deborah, rifugiati nigeriani che narrano la loro storia in un’intervista silenziosa, un racconto senza l’uso di parole. La memoria li riporta alle loro radici, alla loro Casa, quello spazio fisico che è punto di arrivo e partenza, che è riferimento a partire dal quale l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo.

Ore 18.00

ARTE CHE CURA

(tavola rotonda)

Teatro dell’Arte

ingresso libero

Danza, Musica e Arte come forma di cura, integrazione, contaminazione tra le persone

a cura di Valentina Bellinaso

Ore 21.30

IBRAHIM DRABO – MI TAMARÀ | SONO IN CAMMINO

Teatro dell’Arte

(concerto | Burkina Faso – Italia)

Prodotto da Davide Abbruzzese & Alfonso Barbiero

Registrato da Groovefarm [Roma]

Coordinamento di produzione Fabrizio Santarelli

Arrangement Federico Camici | Ibrahim Drabo

Musica e testi Ibrahim Drabo

Percussioni Davide Abbruzzese

Tromba Charles Ferris

Basso, Synth, organo, piano elettrico  e pianoforte Federico Camici

Chitarra elettrica Emiliano Bonafede

Sax Marco Zurzolo

Cori Manuela Renno

Griot  Badara Seck

Voce, Balafon, N’goni and Djembe’ Ibrahim Drabo

Ibrahim Drabo è un musicista polistrumentista, un artista in viaggio attraverso le tradizioni musicali del suo paese d’origine, il Burkina Faso, e la contaminazione dei differenti stili musicali europei contemporanei.

Il dejambè, il n’goni e il balafon sono in dialogo con batteria, chitarra elettrica, basso, sax, tromba e piano.

Momenti di riflessione si alternano a brani che scatenano l’irrefrenabile voglia di ballare.

Giovedì 14 luglio

Ore 10 > 23 (12’, loop)

YUVAL AVITAL – IZAAC & DEBORAH

Teatro dell’Arte

(installazione)

ingresso libero

I volti dei due protagonisti sono quelli di Izaac e Deborah, rifugiati nigeriani che narrano la loro storia in un’intervista silenziosa, un racconto senza l’uso di parole. La memoria li riporta alle loro radici, alla loro Casa, quello spazio fisico che è punto di arrivo e partenza, che è riferimento a partire dal quale l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo.

Ore 18.00

RITORNO ALLA VITA

Teatro dell’Arte

(tavola rotonda)

ingresso libero

Prospettive di intervento psicosociale nei contesti africani

a cura di Paolo Castelletti, Presidente di Psicologi per i Popoli nel Mondo

Presentazione della “Maison des Arts” a Yaounde

a cura di Lazare  Ohandja, presidente di Mo O Mendama,  con la partecipazione di Mohammed Ba, mediatore culturale.

Ore 20.00

TEATRINGESTAZIONE – ABSOLUTE BEGINNERS

Teatro dell’Arte

(spettacolo | Italia)

itinerari scenici Gesualdi / Trono

itinerari drammaturgici Loretta Mesiti

Absolute Beginners è una meditazione filosofico-visionaria sui confini, identitari, politici, fisici, linguistici, in tensione, immaginandone la loro dissoluzione, affinché estraneo e familiare possano poi rimarginarsi in una nuova traccia. TeatrInGestAzione produce opere dal forte impatto visivo; persegue un’estetica basata sul rigore della presenza, la sobrietà e l’uso essenziale dello spazio.

Ore 21.30

DANIEL KOLLE’ – THE SINGER PROJECT

Arena Triennale

(concerto | Camerun – Italia)

ingresso libero

Daniel Kollè è un singer camerunense ed è percussionista di riferimento per il maestro italo-brasiliano Martinho Lutero.

Ha collaborato con Angelique Kidjo, Mauro Pagani, Mouna Amari, Albert Hera, Liz McComb, Sandro Cerino, Andrea Bandel. Nel 2010 pubblica il single BOBE che anticipa l’uscita nel 2012 del suo primo lavoro da cantante solista dal titolo emblematico DANI KOLL THE SINGER PROJECT.

Venerdì 15 luglio

 Ore 10 > 23 (12’, loop)

YUVAL AVITAL – IZAAC & DEBORAH

Teatro dell’Arte

(installazione)

ingresso libero

I volti dei due protagonisti sono quelli di Izaac e Deborah, rifugiati nigeriani che narrano la loro storia in un’intervista silenziosa, un racconto senza l’uso di parole. La memoria li riporta alle loro radici, alla loro Casa, quello spazio fisico che è punto di arrivo e partenza, che è riferimento a partire dal quale l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo.

Ore 18.00

PSICONTAMINAZIONI

Teatro dell’Arte

(tavola rotonda)

ingresso libero

La salute mentale in Africa raccontata attraverso i lavori di Franz Fanon, Ibrahima Sow e Abdelmalek Sayad, presentati da Eleonora Riva, Direttore Corso di Specializzazione in Psicologia Transculturale, Fondazione Cecchini Pace, Pietro Barbetta, Direttore del Centro Milanese di Terapia della Famiglia, Paolo Castelletti, presidente di Psicologi per i Popoli nel Mondo.

Ore  20.00

MARTINO ZAM EBALE – AKOUSS – LA VEUVE

Teatro dell’Arte

(spettacolo | Camerun – Belgio)

Alla morte del marito, la vedova africana subisce le prove dell’Akouss, l’insieme di pratiche estreme che hanno lo scopo di esorcizzare, la donna scacciando dal suo corpo l’anima del defunto.

Con le coreografie di Ebalé Zam, la compagnia Nyanga Zam racconta rituali degradanti  e nefasti con un linguaggio contemporaneo, rielaborando storie africane nel segno dell’interculturalità.

Ore 21.00

MOH! KOUYATE

Arena Triennale

(concerto | Camerun – Belgio)

ingresso libero

L’identità musicale di Moh! Kouyaté è un intreccio di musica tradizionale e pop/rock.

Combinando il tradizionale genere Mandingo alla chitarra rock, la musica di Moh! ha temi forti, e parla di felicità, della vita, dell’esilio, della sua Guinea, dove si convive tra lotta e speranza. Moh! esprime la propria visione della vita: la perseveranza, la pazienza e la motivazione sono le chiavi per emergere

Sabato 16 luglio

Ore 10 > 23 (12’, loop)

YUVAL AVITAL – IZAAC & DEBORAH

Teatro dell’Arte

(installazione)

ingresso libero

I volti dei due protagonisti sono quelli di Izaac e Deborah, rifugiati nigeriani che narrano la loro storia in un’intervista silenziosa, un racconto senza l’uso di parole. La memoria li riporta alle loro radici, alla loro Casa, quello spazio fisico che è punto di arrivo e partenza, che è riferimento a partire dal quale l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo.

Ore  20.00

MO ‘O ME NDAMA – ISSE IL CERCHIO

Teatro dell’Arte

(spettacolo | Camerun – Italia)

progetto di Mo’O Me Ndama e Studio Azzurro

coreografia Lazare Ohandja
con Lazare Ohandja, Britta Oling e Rufin Doh
progetto e regia video Fabio Cirifino, Laura Marcolini
postproduzione video Lisa Cartuccia

programmazione video Matteo Massocco
light designer Marco D’Amico
musicisti Etogo Ayassi Edmond, Daniel Kollé Seme
suono Gioele Cortese
costumi e accessori Andrea Zorba, Maria Lucia Lapolla

coordinatrice progetto Valentina Bellinaso

produzione CRT Milano

Lazare Ohandja, coreografo camerunese, da bambino assiste al lungo rito riservato alle donne che rimangono vedove. Nella sua memoria rimane un segno che non lo abbandona. Cresce, così, il suo desiderio di progettare uno spettacolo che sia metafora per un’esperienza più universale, quella della violenza rivolta verso le donne, in tutte le sue declinazioni, dalle abitudini più sottili alle pratiche più brutali.

Ore 21.00

BABA SISSOKO & ANTONELLO SALIS

(concerto | Mali – Italia)

Arena Triennale

ingresso libero

Tamani, n’goni, voce Baba Sissoko

Pianoforte, fisarmonica, tastiere Antonello Salis

Un incontro inedito fra due dei musicisti più effervescenti della scena jazz internazionale per un concerto in cui ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa.

Baba Sissoko, discendente da una grande famiglia di Griot, divide questo progetto con Antonello Salis, per molti versi il più “fisico” e africano dei jazzisti italiani.

Domenica 17 luglio

Ore 10 > 23 (12’, loop)

YUVAL AVITAL – IZAAC & DEBORAH

Teatro dell’Arte

(installazione)

ingresso libero

I volti dei due protagonisti sono quelli di Izaac e Deborah, rifugiati nigeriani che narrano la loro storia in un’intervista silenziosa, un racconto senza l’uso di parole. La memoria li riporta alle loro radici, alla loro Casa, quello spazio fisico che è punto di arrivo e partenza, che è riferimento a partire dal quale l’essere umano orienta e misura costantemente la propria posizione nel mondo.

Ore  18.30

MO ‘O ME NDAMA – ISSE IL CERCHIO

Teatro dell’Arte

(spettacolo | Camerun – Italia)

Progetto di Mo’O Me Ndama e Studio Azzurro

coreografia Lazare Ohandja
con Lazare Ohandja, Britta Oling e Rufin Doh
progetto e regia video Fabio Cirifino, Laura Marcolini
postproduzione video Lisa Cartuccia

programmazione video Matteo Massocco
light designer Marco D’Amico
musicisti Etogo Ayassi Edmond, Daniel Kollé Seme
suono Gioele Cortese
costumi e accessori Andrea Zorba, Maria Lucia Lapolla

coordinatrice progetto Valentina Bellinaso

produzione CRT Milano

Lazare Ohandja, coreografo camerunese, da bambino assiste al lungo rito riservato alle donne che rimangono vedove. Nella sua memoria rimane un segno che non lo abbandona. Cresce, così, il suo desiderio di progettare uno spettacolo che sia metafora per un’esperienza più universale, quella della violenza rivolta verso le donne, in tutte le sue declinazioni, dalle abitudini più sottili alle pratiche più brutali.

Ore 20.30

VIOLA VENTO E BRADFORD SMITH – KAYDARA

Arena Triennale

(spettacolo | USA – Costa D’Avorio)

ingresso libero

racconto Fulbe del Mali

trascritto da Amadou Hampâté Bâ

adattamento Rufin Doh Zeyenouin e Viola Vento

regia Rufin Doh Zeyenouin

attrice Viola Vento

musiche Bradford Smith

Kaydara é un racconto iniziatico che fa parte dell’insegnamento tradizionale dei Fulbe del Mali. Narra il viaggio di tre giovani alla ricerca di Kaydara, il dio dell’oro e della conoscenza, un viaggio fantastico e di rivelazione. Viola Vento e Rufin Doh hanno reso il testo adatto a un pubblico di oggi, alternando narrazione, dialogo dei personaggi e canti accompagnati dalla musica di Bradford Smith.

Ore 22.00

AISSATA KOUYATÉ FROM GUINEA CONAKRY

(concerto | Guinea)

Teatro dell’Arte

La band di Aissata Kouyaté conduce  nel cuore dei suoni africani, impreziositi dalle influenze della World Music. Il suo universo  parte dalla tradizione africana per presentare al meglio l’Africa di oggi, guardando a un futuro in continua evoluzione. Aissata è una Griot contemporanea, che assume pienamente la sua africanità e la sua apertura al mondo.

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