Salmoiraghi & Viganò: storie, passioni, visioni.

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Presentato a Milano il libro sui 150 anni dell’azienda

 

Nella splendida cornice del 39° piano del Palazzo della Regione Lombardia, che offre una vista a 360 gradi sulla città, è stato presentato oggi a Milano il libro dedicato ai 150 anni di Salmoiraghi & Viganò. Una storia fatta di passioni e visioni, che è partita da Milano e che oggi abbraccia tutta l’Italia.

La presentazione è avvenuta in versione talk show, con l’eccezionale conduzione di Bruno Vespa che ha coinvolto in un dibattito i prestigiosi ospiti intervenuti: Dino Tabacchi, Presidente Salmoiraghi & Viganò, Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia, Fabrizio Sala, Vice Presidente Regione Lombardia, Carlo Bonomi, Vice Presidente Assolombarda, Luigi Roth, Presidente Federazione Lombarda Cavalieri del Lavoro, Brunello Cucinelli, Presidente e Amministratore delegato della Brunello Cucinelli SpA, Gianfranco Fabi, giornalista e autore del libro.

Con questo volume abbiamo voluto ripercorre centocinquant’anni di vita di un’impresa che ha sempre saputo guardare avanti, facendo dell’innovazione tecnologica, la qualità, la professionalità e il servizio ai clienti la propria linea guida. Una storia fatta di successi e di periodi di difficoltà, ma sempre accomunati dalla volontà di trovare una soluzione, di valorizzare gli elementi positivi, di considerare ogni traguardo, come questi 150 anni, semplicemente un nuovo punto di partenza.”  ha dichiarato Dino Tabacchi.

I 150 anni di un’impresa sono sempre un traguardo storico. Di questi tempi ancora di più. In un panorama economico che spesso fa notizia per le aziende che non ce la fanno, Salmoiraghi & Viganò rappresenta un caso positivo che ci fa guardare al presente e al futuro con ottimismo. Si tratta, inoltre, di una storia tipicamente milanese, che mostra – se mai ce ne fosse bisogno – la tenacia e la laboriosità del popolo lombardo” ha dichiarato Roberto Maroni.

Quella di Salmoiraghi & Viganò è una bella storia milanese. Una storia di laboriosità, di spirito di iniziativa, di intraprendenza che descrive bene questa città e le generazioni di cittadini che negli anni l’hanno fatta crescere e diventare la grande metropoli moderna che è oggi. Il libro ci offre l’occasione per accostarci ad una storia personale e collettiva allo stesso tempo, che evidenzia come il successo di un’impresa non nasce solo dalle capacità, pur esemplari, di chi ne è stato l’artefice, ma è il risultato del lavoro e della professionalità di tanti e trova la forza per prosperare grazie a un contesto sociale dinamico e stimolante, come era e continua ad essere quello della nostra città” ha dichiarato Giuliano Pisapia.

Il libro: 150 anni. Storie, passioni, visioni

 I 150 anni di Salmoiraghi & Viganò rappresentano un grande affresco della realtà italiana. Avvincente, appassionante, ricco di personaggi di primo piano e di aneddoti significativi.

La storia di Salmoiraghi & Viganò – afferma Gianfranco Fabi, giornalista, che ha curato il libro dedicato ai 150 anni dell’azienda – mi è apparsa avvincente fin dall’inizio. È una vicenda in cui si ritrovano praticamente tutti i caratteri dello sviluppo dell’imprenditoria e della società italiana dall’Unità a oggi. Le aziende famigliari, il ruolo dell’innovazione, la figura degli imprenditori, la presenza delle partecipazioni statali, l’arrivo dei grandi gruppi esteri, lo spirito di iniziativa dei manager, la capacità di affiancare qualità produttiva e strategie commerciali, il gusto del bello e ben fatto, la soddisfazione del cliente, la motivazione del personale, la formazione e la capacità di cavalcare l’onda delle nuove tecnologie”.

Il libro ha inizio con il racconto del grande spirito innovativo di Ignazio Porro, un grande cultore dell’ottica e delle sue applicazioni negli strumenti di analisi e di misura che, nel 1865, fonda “La Filotecnica”. La sua creazione industriale ha un crescente successo grazie ad Angelo Salmoiraghi, che entra in azienda nel 1870 dopo essere stato allievo del Porro al Politecnico di Milano. Quella che era nata come una “scuola-officina”, con una produzione limitata a pochi pezzi sperimentali, si trasforma rapidamente in una industria competitiva, specializzata nel campo delle lenti e delle applicazioni ottiche, che amplia progressivamente anche i settori produttivi ad alta innovazione.

Salmoiraghi è uno dei protagonisti della società dei primi anni del Novecento: presidente della Camera di Commercio di Milano e  grande artefice della nascita di Unioncamere, tra i primi insigniti del titolo di Cavaliere del Lavoro, poi Senatore del Regno e strenuo difensore dell’industria e della produzione italiana.

Quasi parallelamente si sviluppa l’esperienza della famiglia Viganò: il padre Angelo, con l’ambiziosa scelta di aprire nel 1880 un negozio di occhiali e strumenti ottici proprio nel centro di Milano, e poi il figlio Gianni, con le sue strategie di marketing aggressivo e innovativo come l’offerta della visita oculistica gratuita o la realizzazione di negozi all’avanguardia progettati da grandi architetti.

Mentre l’Istituto Ottico Viganò nella prima metà del Novecento consolida la sua presenza aprendo negozi a Roma e in altre città, la Filotecnica di Salmoiraghi si afferma sia nel campo commerciale, sia sul fronte industriale diventando, con un grande stabilimento vicino alla Fiera di Milano, uno dei maggiori produttori di lenti, di apparecchi di misura, di strumenti per la navigazione aerea e navale.

Tratto caratteristico di questa storia è anche il passaggio generazionale: Angelo Salmoiraghi, che muore nel 1939, affida pochi anni prima la sua azienda alle partecipazioni statali, ma i bombardamenti della guerra costringeranno la Filotecnica a ripartire praticamente da zero. Proprio nel Dopoguerra, Gianni Viganò consolida invece la propria attività aprendo a Rovereto uno stabilimento per la produzione di occhiali, la Meccanoptica Leonardo, dove ha successo grazie ad un brevetto di una particolare cerniera elastica per montature, la Sferoflex. Non altrettanto fortunata si dimostra invece la scelta di entrare nel settore delle radio e televisioni cercando di rilanciare il marchi Allocchio-Bacchini.

È  così che a metà degli anni ‘70 le attività commerciali di entrambe le aziende vengono rilevate da un gruppo inglese, Dollond & Aitchinson, che pur con lenta gradualità unisce le due imprese in un’unica strategia gestionale e commerciale.

Alla fine del secolo si verifica un’altra svolta con l’acquisizione della società da parte dei suoi manager, guidati da Riccardo Perdomi e pochi anni dopo l’ultimo passaggio con l’arrivo di Dino Tabacchi che porta nuove risorse finanziarie decisive per il rilancio, insieme alla sua grande esperienza nel settore dovuta sia all’appartenenza alla famiglia che aveva portato ad alti livelli un’azienda di punta come la Safilo, sia alla creazione in Gran Bretagna di una grande e innovativa catena di occhialeria.

Quando nel 2002 ho acquisito Salmoiraghi & Viganò – spiega Dino Tabacchi – nel mercato dell’ottica al dettaglio era una azienda relativamente piccola, con 170 negozi, una quota limitata del mercato italiano, in cui operano 10mila ottici. Salmoiraghi & Viganò aveva quindi grande potenzialità di sviluppo e un brand formidabile, perché i primi negozi della catena erano presenti da decenni in tante città italiane”.

Anno dopo anno, grazie a cospicui investimenti, l’azienda apre centinaia di negozi fino a triplicarne il numero, sviluppando sia il brand storico Salmoiraghi & Viganò, che punta sulla competenza e sulla professionalità, che il brand VistaSì, che associa l’alta qualità ad un prezzo accessibile.

A fine 2015 Salmoiraghi & Viganò ha già ripreso il trend di sviluppo del periodo pre-crisi. Accanto a Dino Tabacchi ci sono i figli Edoardo, Vice Presidente, ed Emanuele Maria, Consigliere d’amministrazione, con Giorgio Candido, Amministratore delegato.

L’azienda arriva al suo 150° compleanno con un patrimonio di 450 negozi e oltre 1800 dipendenti.

A sottolineare l’importanza dei questo anniversario il ripetersi di un incontro straordinario: nel 1965, in occasione dei 100 anni della Filotecnica Salmoiraghi, era stato Papa Paolo VI ad accogliere in udienza dirigenti e lavoratori. Nel 2016, per i 150 anni, è stato Papa Francesco il 9 aprile a benedire l’impegno di oltre 500 tra collaboratori, responsabili di negozio e di sede di Salmoiraghi & Viganò.

 

 

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