Beethoven Šostakovič Auditorium di Milano, largo Mahler

Tito Ceccherini-direttore1

Beethoven e la Pastorale:

psico-ritratto musicale

alla ricerca dell’umano sentire

Il milanese Tito Ceccherini alla guida de laVerdi

nel capolavoro del genio di Bonn

giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 marzo

Auditorium di Milano, largo Mahler

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Direttore Tito Ceccherini

Il milanese Tito Ceccherini sarà alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nel primo di due appuntamenti consecutivi in stagione: giovedì 3 (ore 20.30), venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 marzo (ore 16.00), alla “casa de laVerdi” in largo Mahler risuoneranno le indimenticabili note della Sesta sinfonia di Beethoven Pastorale, come l’autore stesso la volle chiamare. In locandina, anche la Sinfonia n. 9 di Šostakovič.

Nella Pastorale, per la prima e ultima volta Beethoven si consegna alla musica descrittiva, porta la vita campestre in partitura, s’immerge nella natura, ritrova i fili di una tradizione antica. Insieme, si assiste a una pura sperimentazione sui timbri orchestrali e sulle trame che permettono l’integrazione fra melodie senza che si accendano contrasti.

La Nona sinfonia di Šostakovič nasce nell’estate del 1945, alla fine di una guerra da cui la Russia, sia pure a caro prezzo, era uscita vincitrice; l’evento suggeriva così una celebrazione con tutti i crismi dell’ufficialità. Alla tentazione patriottica poteva aggiungersi quella artistica di emulare la pari numero Sinfonia di Beethoven. I contenuti furono di tutt’altro genere: un’opera ricca di buon umore – e di un umorismo che nulla ha di sarcastico, come in tanti altri momenti del suo sinfonismo – memore delle soluzioni più spigliate della tradizione classica haydniana e mozartiana. Un’opera che amplificava l’espressione di uno stato d’animo privatamente felice.

Giovedì 3, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero): appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma dal titolo: “Il Beethoven de laVerdi. Sinfonia Pastorale”, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; relatori Laura De Petra e Enrico Reggiani.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

Biografia
Tito Ceccherini
, direttore. Artista fra i più colti e profondi dei nostri giorni, combina un grande talento comunicativo alla straordinaria lucidità delle sue interpretazioni, sorrette da una tecnica direttoriale sofisticata e brillante.

Acclamato interprete del repertorio moderno, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900: Bartók, Debussy, Strauss, Ravel, Janáček, Schoenberg, sui cui capolavori sinfonici o teatrali torna con passione e regolarità.

Anche il suo repertorio operistico testimonia l’amore per il ‘900 (Bartók, Strauss, Puccini, Dallapiccola), oltre ad una profonda conoscenza del melodramma italiano (dai Puritani a Falstaff, con un approccio al belcanto di illuminante modernità) e un apprezzato talento nella creazione di opere nuove (Da gelo a gelo e Superflumina di Sciarrino, La Cerisaie di Fénelon al Bolshoi ed all’Opéra di Parigi, Les pigeons d’argile di Hurel a Tolosa).

Direttore di provata esperienza, ha collaborato con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony londinese, la WDR Sinfonieorchester di Colonia, la Radio Filharmonisch Orkest, laVerdi di Milano, la HR-Sinfonieorchester di Francoforte, la SWR di Stoccarda, la Deutsche Radio Philharmonie, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”, l’Orchestra del Teatro San Carlo, l’Orchestre de Chambre de Genève, la OSI di Lugano, la Haydn di Bolzano, l’Orchestra della Toscana, ed ensemble rinomati come l’InterContemporain, il Klangforum Wien, Contrechamps.

Nell’agosto del 2012 ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna partecipando al ciclo “Pollini Perspectives” con il Klangforum Wien e i Neue Vocalsolisten. Il progetto è presentato anche a Tokyo (Suntory Hall), Parigi (Salle Pleyel), Berlino (Philharmonie) e Milano (Teatro alla Scala). Sempre nel 2012 ha inaugurato il nuovo Festspielhaus a Erl (Austria), con un’acclamata interpretazione del Castello di Barbablù di Bartók. E’ stato applaudito in teatri come il Bolshoi di Mosca (Turandot), l’Opéra National de Paris, il Capitole di Toulouse, il Grand Theatre de Geneve, il Teatro La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Colón di Buenos Aires, il Nationaltheater a Mannheim.

Fra i progetti futuri, si segnala il debutto sul podio della London Philharmonia, dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, della Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, e tornerà a dirigere l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Ensemble Intercontemporain, il Klangforum Wien, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, al Teatro Colón in Buenos Aires.

In ambito lirico: ritornerà al Théâtre du Capitole di Toulouse (Il castello di Barbablù di Bartok e Il prigioniero di Dallapiccola nel 2015, Béatrice et Bénédict di Berlioz per l’inaugurazione della stagione 2016 e Il ratto dal serraglio di Mozart nel 2017), e dirigerà Don Pasquale all’Opéra di Rennes.

Le sue incisioni discografiche (realizzate per Sony, Kairos, Col legno, Stradivarius) sono state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique, “Diapason d’Or” e il Midem Classical Awards.

 

 

 

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