Teatro Litta Manifatture Teatrali Milanesi Vinzenz, Atto III

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dal 16 febbraio al 6 marzo/ Teatro Litta/ Prima Nazionale
produzione Manifatture Teatrali Milanesi

“Alfa sei fantastica. Non c’è niente ch’io ammiri come Ia tua vanità. È Ia tua qualità più notevole.”
Vinzenz, Atto III

Dall’unica commedia teatrale di Robert Musil, Antonio Syxty porta in scena al Teatro Litta, in Prima Nazionale, il racconto di una donna e dei suoi pretendenti. L’amica degli uomini importantiè uno spaccato della società moderna borghese del 1923. Una fiera della vanità, dove ogni personaggio declina a suo modo il narcisismo e la superbia: situazioni farsesche e tragicomiche, finti omicidi e suicidi, divorzi improvvisati, proposte di matrimonio e cambi di identità per un’intelligente e brillante commedia, pochissimo frequentata dal teatro italiano.

L’AMICA DEGLI UOMINI IMPORTANTI
(VINZENZ)

di Robert Musil – adattamento e regia Antonio Syxty – con Caterina Bajetta (Alfa), Gaetano Callegaro (Apuleius-Halm), Pietro De Pascalis (Barli), Guglielmo Menconi (Vinzenz), Debora Virello (L’amica) – in video Andrea Ettore Di Giovanni (Lo storico), Alessio Contini (Il musicista), Maurizio Salvalalio (L’uomo politico), Giuseppe Manno (Il riformatore), Luca Valenti (Un giovanotto) – scene Guido Buganza – costumi
Giulia Giovanelli – realizzazione video Alessandro Saletta – disegno luci Fulvio Melli – staff tecnico
Ahmad Shalabi, Marco Meola – assistente alla regia Libera Pota – con la collaborazione di
Valeria Cavalli – foto di scena Roberto Rognoni – direzione di produzione Gaia Calimani

Alfa è una bella donna vanitosa e capricciosa, viziata dagli uomini e incline a un comportamento volubile ed eccentrico, per non dire anarchico. Ha un marito che si chiama Apuleius-Halm e che fa il critico d’arte, dopo essere diventato collezionista. Alfa ha anche un amante di nome Bärli -ricco commerciante- che la corteggia insistentemente fino ad arrivare a minacciarla con una pistola caricata a salve e a spararle. Ha un amico di infanzia che si chiama Vinzenz e che fa l’assicuratore con il pallino della matematica. Vinzenz, che è stato anche un amore giovanile di Alfa, sta progettando un metodo scientifico-matematico per sbancare i casinò e diventare ricchissimo. Ora però, Vinzenz è stato assoldato -dietro compenso- dal marito di lei -Apuleius-Halm- affinché possa pedinare la moglie. L’uomo è geloso e vuole le prove dei suoi tradimenti per lasciarla. A un certo punto si scopre che anche Bärli paga la consulenza di Vinzenz in modo che possa aiutarlo a liberarsi della passione che nutre per lei. E poi ci sono gli uomini importanti, un drappello di pretendenti formato da un politico, un musicista, uno storico, un riformatore e un giovanotto figlio di industriali, convenuti per festeggiare l’onomastico di Alfa. In questo gruppo decisamente eterogeneo non può mancare la classica confidente, un’amica di Alfa, che si trasforma in nemica quando si scopre che ha avuto una liaison amoureuse con Vinzenz, provocando la furia di Alfa. La vicenda è piena di risvolti farseschi, finti omicidi e suicidi, piani per fondare Società Industriali e Cinematografiche, divorzi improvvisati, proposte di matrimonio, cambi di identità e inspiegabili progetti per salvare il mondo da se stesso. Scritta nel 1923 e pochissimo rappresentata questa è l’unica farsa teatrale di Robert Musil autore di opere ben più famose come I turbamenti del giovane Törless e L’uomo senza qualità.

Note di regia

“Nel 1996 avevo portato in scena per la prima volta in Italia in versione integrale l’unico altro testo teatrale di Robert Musil il dramma “Die Schwärmer” (I fanatici) del 1921. Quell’opera pochissimo rappresentata perché considerata di difficile messa in scena, mi aveva affascinato per l’intelligenza della scrittura e il disegno narrativo, che conteneva già i temi del più famoso romanzo “L’uomo senza qualità” che vedrà la luce nel 1930 e poi nel 1933. Leggendo per caso una recensione in archiviostorico.corriere.it del Corriere della sera di quella messa in scena mi è venuto in mente di cercare -a distanza di tempo- un nuovo incontro con Musil mettendo in scena “L’amica degli uomini importanti” -che al contrario del dramma “I fanatici”- è una gustosissima commedia in cui i personaggi finemente disegnati affascinano per la loro eleganza facendo da contrasto con gli aspetti farseschi delle vicende narrate. Mettere in scena Musil è sempre un piacere per l’orecchio oltre che per il cervello.”

Antonio Syxty

Antonio Syxty, nato a Buenos Aires, lavora a Milano dalla fine degli anni ‘70. Inizia come performer nelle gallerie d’arte e spazi “underground”, collaborando con altri artisti, designer, architetti e musicisti di quel periodo. Dopo aver studiato in corsi di Art and Drama negli Stati Uniti tra il 1975 e il 1976, ha iniziato a realizzare alcune art-performance tra il 1977 e il 1984. Negli anni ’80, dopo aver frequentato la Scuola del Piccolo Teatro, la sua carriera si sposta progressivamente verso il teatro, che lui considera come un’arte comportamentale, “con derive ed espansivi dovute allo scambio di identità, agendo sui concetti di verità e falsità”. Da allora il suo lavoro si sposta sulla professione di regista per il teatro, il cinema, la televisione, la radio, con frequenti progetti di installazione video ed eventi live, sostenendo di essere un regista di spazi e comportamenti. Ha anche lavorato come regista per la RAI e per il gruppo Mediaset, per la pubblicità, per i film istituzionali, per la moda, i concerti e qualsiasi altra forma di evento dal vivo. Attualmente è nella direzione artistica di Manifatture Teatrali Milanesi. Dal 2007 ha ripreso la sua attività di artista visivo con un progetto chiamato Money Transfer.

Robert Musil, scrittore austriaco. Nel 1901 divenne ingegnere meccanico, nel 1904 si trasferì a Berlino, dove seguì corsi di psicologia sperimentale e di filosofia, laureandosi nel 1908 con una tesi su Mach. Dopo l’esperienza della guerra lavorò come bibliotecario, redattore editoriale, impiegato del Ministero per la propaganda alle truppe. Dal 1923 si dedicò esclusivamente alla letteratura. Nel 1931 lasciò Berlino e tornò a Vienna. Nel 1939 si rifugiò a Ginevra dove visse in dignitosa povertà fino alla morte che lo colse improvvisamente mentre lavorava al suo capolavoro incompiuto, L’uomo senza qualità. Tra le opere precedenti: Incontri (1911), Tre donne (1924), Vinzenz e l’amica degli uomini importanti (1923).

INFORMAZIONI
Teatro Litta – da martedì a sabato ore 20:30 – domenica 16:00 – lunedì riposo – Durata: 2 ore con intervallo –
Biglietti: intero 21€, ridotti 15/11€ – Abbonamenti: MTM – Invito a Teatro tagliando Litta
Abbonamenti e convenzioni
–  www.mtmteatro.it

BIGLIETTERIA UNICA

Corso Magenta 24, Milano

02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30

PREVENDITA ONLINE

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it

MODALITÀ DI RITIRO

I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti presso il Teatro Litta negli orari di prevendita o la sera stessa presso il teatro sede dello spettacolo a partire dalle 18:30

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