TORINO BEBOP PAINTINGS

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BEBOP PAINTINGS

mostra retrospettiva di Alessio Rodiani (1924-2009) a cura di Guido Curto dal 16 al 28 settembre 2015

Inaugurazione martedì 15 settembre 2015, ore 18.00 c/o Innerspace, Via C. Battisti 17, Torino

La mostra retrospettiva BEBOP PAINTINGS dell’artista Alessio Rodiani a cura di Guido Curto inaugura il 15 settembre a Torino presso gli spazi Innerspace.

L’esposizione, fortemente voluta dai familiari dell’artista spentosi nel 2009 e realizzata in collaborazione con l’Associazione Febo & Dafne, ha il compito di celebrare e rendere nota una prolifica produzione che va dagli anni cinquanta fino alla prima decade del XXI secolo. Un codice distintivo, uno stile originale e personalissimo, emerge con decisa coerenza nell’opera di Rodiani che il curatore Guido Curto definisce come Bebop Paintings, facendo riferimento a quella ramificazione del Jazz di cui lo stesso pittore era appassionato. Citando Curto: “tutti i suoi quadri sono caratterizzati da una pennellata musicalmente vivace, brillante e gioiosa, facile da capire e apprezzare da parte di tutti, proprio come la musica jazz, degli anni Quaranta negli Stati Uniti e soprattutto a New York. Quel Bop, che è anche Pop, perché fenomeno Popular, antiaccademico e al contempo anche antiavanguardista, nel rifiuto di quella ideologica provocazione antiborghese e di quell’astio proprio di tante neoavanguardie della seconda metà del Novecento…Quella di Rodiani è, invece, una pittura che vuol essere sempre democraticamente comprensibile da tutti, facile da capire, pur non essendo affatto naif, bensì innovativa nel segno e nelle elaborazioni stilizzate al punto giusto dei soggetti”. Rodiani, al secolo Alessio della Porta (1924-2009), è stato partigiano ed ha svolto per tutta la sua vita la professione medica. Ha pubblicato nel 2001 un trattato di economia intitolato ”Vocazione popolare del libero mercato. Immaginazione profana tra realtà economica ed idealità politica” con lo pseudonimo Marco Monteschi, per rendere chiaro il riferimento ideologico a Marx e Montesquieu. Una vita quindi dedicata con pari partecipazione sia alla meditazione artistica, che all’attivismo politico e sociale. L’artista nato e vissuto a Torino, negli anni del boom economico di quella città all’epoca industriale ed in esponenziale crescita demografica, era anche fortemente influenzato dagli scorci tranquilli ed intimi del lago di Lugano, località d’origine della sua famiglia. Così questa dicotomia si rispecchia nei simboli della sua poetica, in cui trovano spazio paesaggi acquatici ed urbani, soggetti sempre ricorrenti nella sua iconografia pittorica. Sembra appunto che nelle linee nette e nelle campiture definite di uno stile quasi grafico, l’artista riesca a sublimare in un dimensione spirituale, il caos imprevedibile e travolgente della vita stessa, come se rimettesse ordine tra l’imponderabile. Nell’opera “Tramonto nel Mare” del 2002, dedicata alla moglie Lucia Palmieri deceduta l’anno prima, le linee dell’orizzonte ed il cerchio del sole, convergono in un equilibrio che tende all’infinito. Scrive infatti nel suo diario pensando appunto alla moglie “forse potrà vedere ogni tratto del mio percorso cromatico come il filo conduttore di un indimenticabile viaggio d’amore, incompiuto a causa della precarietà della vita terrena” (Diario, manoscritto in Collezione della Porta, Torino) e ancora rivolgendosi “ai figli e ai nipoti. Questo quadro rappresenta Lucia che se ne va per sempre e mi lascia solo. Vi supplico non vendetelo mai. Tenetelo in casa in sua memoria. Luglio 2002” Una vitalità creativa costante quella dell’artista Alessio Rodiani, che ha accompagnato tutta la vita dell’uomo Alessio della Porta. Un linguaggio quindi Pop e comprensibile a tutti, un’estetica ritmata e grafica che rasenta il decorativismo, ma che tradisce un occhio attento ed allenato, e che si serve della sintesi lineare e coloristica per emancipare la realtà dai suoi limiti ed imperfezioni. Come recensiva Dino Villani del 1977 “un’impostazione particolare per riuscire a ridurre le forme entro uno schema che ne riassume i caratteri con l’aiuto di un contorno il quale anziché appesantirle, le spiritualizza”. Alessio Rodiani. Profilo biografico Nato a Torino nel 1924, Alessio della Porta, in arte Alessio Rodiani, abbracciò la professione medica dopo aver preso parte alla lotta partigiana. Dagli anni Cinquanta del Novecento agli albori del nuovo millennio si dedicò alla pittura e alla decorazione ceramica. Personalità eclettica, Alessio della Porta si cimentò pure nella stesura di un trattato di economia, “Vocazione popolare del libero mercato. Immaginazione profana tra realtà economica ed idealità politica”, pubblicato nel 2001 a firma Marco Monteschi (pseudonimo coniato associando, Marx e Montesquieu). In quell’anno morì l’amata moglie, Lucia Palmieri. Ricordandola, l’artista scrisse nel suo diario ch’ella “mi sentiva più vicino a lei e più affettuoso quando usavo il colore, anziché la penna” (Diario, manoscritto in Collezione Della Porta, Torino). Il viaggio d’arte di Alessio Rodiani si concluse quando l’uomo, Alessio della Porta, si spense nel 2009. Si sono susseguite, soprattutto negli anni 70, numerose mostre personali e collettive in varie città italiane. BEBOP PAINTINGS mostra retrospettiva di Alessio Rodiani (1924-2009) a cura di Guido Curto dal 16 al 28 settembre 2015 – ore 15:00 – 21:00 ingresso libero Inaugurazione martedì 15 settembre 2015, ore 18.00 c/o Innerspace, Via C. Battisti 17, Torino www.feboedafne.org www.alessiorodiani.it

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