L’aperitivo? Un rito antico capace di rinnovarsi

Aperitivo, salumi e cambiamenti sociali. Se ne è parlato ieri in Triennale a Milano con Linus,  Direttore Artistico Radio DJ, Chiara Berardi, Direttore di ricerca IPSOS e Francesco Pizzagalli, Presidente Istituto Valorizzazione Salumi Italiani. Presentati i Salumiamo Days: aperitivi con degustazione di salumi DOP e IGP in 5 locali top della città. Dal 19 al 21 giugno a Milano.

Compie dieci anni SalumiAmo®, l’iniziativa che l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) promosse nel lontano 2005 per avvicinare i giovani al mondo dei salumi Dop e Igp, attraverso il consolidato fenomeno dell’aperitivo.

 

Ma in questi anni il fenomeno dell’aperitivo come è cambiato?  Se è vero che il cambiamento dei costumi e la crisi economica hanno modificato il panorama degli aperitivi, è anche vero che i salumi italiani sono stati tra i primi alimenti che hanno saputo interpretare tutto questo.

 

Se ne è parlato  alla Triennale di Milano con Chiara Berardi, Direttore di ricerca di IPSOS, Linus, Direttore Artistico  di Radio DJ, Francesco Pizzagalli, Presidente di Istituto Valorizzazione Salumi Italiani.

 

Il Convegno moderato da Monica Malavasi, Direttore dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani, si è aperto con l’intervento di Linus, che riguardo agli aperitivi, ha un suo ricordo degli anni ’80, “quando tutto era vissuto in modo superficiale e consumistico”. “Oggi l’aperitivo è diventato qualcosa di più, è un momento che può essere ricreativo, ma anche letterario. Non è più una finestra, ma una grande porta che dirige verso altri mondi.

 

Da grande sportivo, ha raccontato di essere molto attento alla alimentazione, ma che spesso si concede anche qualche gratificazione del palato perché “sennò sarebbe infelice”. I salumi sono comunque parte  dei ricordi della sua vita e se dovesse associarli ad una vacanza, gli verrebbe in mente lo Speck Alto Adige che mangia in Val  Badia, “la montagna perdona al fisico ogni peccato”.

E per finire, ha risposto in modo molto simpatico e disponibile ad una serie di domande “giocose” dalle quali è emerso che se dovesse fare un omaggio a sua moglie romagnola, le regalerebbe un Prosciutto di Carpegna, mentre se dovesse associare un salume a Nicola Savino sarebbe la ‘nduja.

Nicola è per metà calabrese, e questa sua metà, che è poi la mamma, è quella che lo ha sicuramente influenzato di più”.

 

 

L’incontro è proseguito con Chiara Berardi, che dal suo osservatorio IPSOS, ha spiegato come “oggi l’aperitivo sia diventato un momento fluido, destrutturato, aperto e in divenire che assume di volta in volta, a seconda del locale in cui lo si consuma, della compagnia, del tempo a disposizione, del momento della giornata- significati diversi e si concretizza in modalità diverse: l’aperi-cena, dove cibo e bevande hanno pari dignità, l’aperitivo più tradizionale pre-cena, spesso connotato da un’esigenza di controllo/limitazione (un cocktail, un bicchiere di vino, una birra in attesa della cena); l’aperitivo fuori casa nel locale di tendenza verso l’aperitivo in casa più o meno improvvisato”.

 

La Berardi ha continuato il suo intervento spiegando che, anche a causa della crisi economica, “l’approccio al consumo più che valorizzare lo status sottolinea sempre più l’importanza di compiere esperienze significative e di valore”. In questa cornice “I salumi sono stati fra i primi alimenti che hanno saputo valorizzare l’anima sociale e informale con quella raffinata e di valore dell’expertise ”italiano”.  “La nuova moda è gratificarsi con qualcosa di easy e prelibato, gustoso e anche genuino, per esempio un bel tagliere di salumi nostrani con un buon rosso brioso.”

 

Ma perché i salumi sono tanto amati? Conclude,  Chiara Berardi, “perché portano buon umore: in casa o fuori casa abbattano le distanze stimolando una modalità di consumo regressiva, si mangiano spesso con le mani sul pane, si condivide il tagliere in più persone, diventando l’espediente attorno al quale si mette in scena un momento alimentare premium ma ad un costo tutto sommato accessibile.

 

Francesco Pizzagalli, Presidente dell’ Istituto Valorizzazione Salumi Italiani, ha invece riportato l’esperienza dell’Istituto sugli aperitivi SalumiAmo –  svolti non solo in Italia ma in tutto il mondo. “In questi dieci anni, soprattutto all’estero, ci siamo resi conto di quanto susciti interesse da parte dei consumatori stranieri il vero Made in Italy. Il comun denominatore di tutti gli aperitivi SalumiAmo, sia in Italia che all’estero, è la voglia di scoprire e conoscere da parte di chi ci partecipa. In Italia i salumi ci sono familiari ma, ogni volta, quando si incontrano altri territori si scoprono gusti e aneddoti che non si conoscevano. All’estero, in tutti i Paesi in cui siamo stati, c’è il desiderio di avvicinare la nostra cultura e di assaggiare il vero cibo italiano. Ricordiamo che in molti Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, quello delle imitazioni è un fenomeno diffuso, il cosiddetto Italian Sounding. Noi, con i nostri SalumiAmo, contrastiamo anche questo”.

 

Il Presidente ha poi presentato i SalumiAmo® Days. Tre giorni dedicati ai Salumi Dop e Igp, che dal 19 al 21 giugno, saranno presenti in cinque locali milanesi molto amati dal pubblico degli happy hour. Carlo e Camilla in segheria, Bar Basso, Straf, Le Biciclette, Living Milano, questi i locali selezionati, luoghi dove chi varcherà la soglia, sarà inebriato dai profumi e dai sapori dei salumi Dop e Igp che saranno serviti sia al naturale che interpretati in fantasiose ricette. La degustazione dei salumi è gratuita per tutti i clienti dei locali. Inoltre grazie al materiale informativo, che racconterà la storia dei prodotti in degustazione, sarà possibile conoscerli a fondo e apprezzarli ancora di più.

 

L’obiettivo dei nostri aperitivi è stato fin da subito quello di fare cultura in un momento, quale quello degli aperitivi, dove spesso non si presta attenzione a ciò che ci viene offerto. Noi invece siamo convinti che il consumo consapevole sia importante e che renda ancora più piacevole e gustoso ciò che si consuma. Infatti nei nostri aperitivi SalumiAmo, non solo si assaggiano le eccellenze salumiere del nostro territorio, ma si va all’identità dei nostri prodotti, se ne approfondiscono le caratteristiche e le qualità, se ne conosce la versatilità” ha concluso Francesco PizzagalliPresidente  di IVSI.

 

In questi dieci anni SalumiAmo ha avuto una storia molto particolare. Come un fenomeno musicale, fin dal primo ascolto, si capì che aveva talento. Tanto che iniziò il suo tour senza mai fermarsi: 14 città italiane, 12 europee, 9 extra europee. Da Milano a Parigi, da Lecce a Helsinki, da New York a Tokyo, da Berlino a Hong Kong, solo per citare qualche città, gli aperitivi SalumiAmo hanno coinvolto circa 300.000 persone.

 

I 10 anni di tour di SalumiAmo – Dove siamo stati

 

Città italiane: Assisi, Bari, Bologna, Firenze, Lecce, Milano, Modena,  Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Emilia, Roma, Torino, Verona.

 

Città europee: Amburgo, Anversa, Berlino, Bruxelles, Dusseldorf, Francoforte, Helsinki, Lione, Londra, Monaco di Baviera, Parigi, Stoccolma.

 

Città extra-europee: Hong Kong, Macao, Mosca, New York, San Francisco, San Paolo, Seoul, Tokyo, Toronto.

 

 

IVSI – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani – opera dal 1985 con lo scopo di favorire la conoscenza dei salumi tipici e di diffondere una corretta informazione sui valori nutrizionali e sugli aspetti culturali, produttivi e gastronomici di questi prodotti. Sul territorio nazionale l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha promosso pubblicazioni editoriali, ricerche di mercato, indagini scientifiche ed altre iniziative ed eventi rivolti ai mass media, opinion leader, comunità scientifica e al vasto pubblico dei consumatori. All’estero sono stati realizzati programmi di promozione dei salumi in Francia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone ed Hong Kong.

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