laVERDI A TUTTA BANDA!

Adda

 

Terzo appuntamento all’Auditorium di Milano  della rassegna dedicata alle bande civiche lombarde

A tutta banda!, la rassegna interamente dedicata ai gruppi musicali bandistici del territorio, organizzata da Filarmonica Paganelli ’79 in collaborazione con laVerdi, giunge al terzo appuntamento, con due nuovi complessi bandistici. Sabato 18 aprile (ore 20.30), sul palco dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, sfileranno il Complesso Bandistico Città di Cremona, diretto da Giordano Calvi, e il Corpo Cittadino Parrocchiale di Trezzo sull’Adda, diretto da Angelo Gueli.

La prima parte della serata sarà animata dal gruppo cremonese, che proporrà un ventaglio musicale originale, tra classico e moderno: apertura “obbligata” sotto l’egida del compositore di casa, Amilcare Ponchielli, con la Marcia n. 4 Lugubre e la Marcia n. 8 Colera, cui seguiranno in successione l’ouverture dell’opera Jone di E. Petrella, Una lacrima sulla tomba di mia Madre di A. Vella, Marsye di A. Molookpour, infine Il campo della Morte di A. Stegani.

Di tutt’altra matrice la seconda parte del programma, offerto dal gruppo di Trezzo sull’Adda, con un concerto dal titolo Movie in the Night, interamente dedicato alle musiche da film.

(Biglietti: euro 10,00/5,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  www.laverdi.org,)

 

“Come ci eravamo riproposti fin della prima edizione di A tutta banda!, la promessa fatta al pubblico di proseguire con una specifica rassegna musicale completamente dedicata alle bande del territorio è stata mantenuta – spiega il direttore generale de laVerdi Luigi Corbani –.  L’obiettivo è stato centrato perché il pubblico ha corrisposto alle nostre aspettative e ha capito lo spirito del progetto. Un progetto che nasce dall’intento di valorizzare i corpi bandistici, che non solo rappresentano un bene culturale di inestimabile valore, profondamente inseriti nella tradizione italiana e specificamente del nostro territorio, ma costituiscono ancora oggi uno strumento essenziale per l’educazione musicale dei giovani e giovanissimi, e per la trasmissione diretta tra generazioni diverse di un patrimonio ricco di valori e contenuti.

“Va ricordato infatti che le bande civiche, presenti spesso anche nei più piccoli Comuni della Lombardia e d’Italia, nascono, vivono e crescono quasi esclusivamente grazie alla passione, all’opera e all’ingegno di volontari di ogni età ed estrazione, svolgendo un vero e proprio servizio sociale oltreche culturale. Si tratta insomma di un patrimonio storico che trova nella musica un impareggiabile mezzo di aggregazione sociale, che dovrebbe essere ulteriormente sviluppato, a cominciare dalle scuole, con la formazione di corpi bandistici interni agli istituti. 

“Per tutte queste ragioni, l’impegno de laVerdi sarà quello di continuare, ampliando e migliorando la manifestazione, per dare spazio e visibilità al maggior numero di bande possibile”.

 

Da parte sua, Donatella Azzarelli, direttore della Filarmonica Paganelli ‘79 e capofila del progetto, fa rilevare la peculiarità della componente sociale insita nel concetto di banda: “Passione e capacità di aggregazione sono gli elementi fondamentali di un mix vincente. I giovani infatti hanno la possibilità di entrare in un ambiente sano e pulito; insieme con gli adulti percorrono un cammino interessante quanto impegnativo, nel segno della musica e della condivisione di interessi e valori comuni.

“Sotto il profilo dell’educazione e della formazione musicale, oltretutto, va sottolineato il ruolo fondamentale dei corpi bandistici. Non è un caso infatti che molti musicisti professionisti, che trovano poi sbocco in orchestre di altro calibro e caratteristiche, così come gli stessi direttori d’orchestra, affondano le proprie ‘radici musicali’ nella banda.

“Per quanto riguarda l’impatto sul grande pubblico, le bande costituiscono una realtà assolutamente vitale, presente nelle piazze di città e paesi così come nelle sale da concerto e nelle manifestazioni pubbliche, con un repertorio musicale di una vastità incredibile, che spazia dalle musiche originali, alle musiche da film, alle trascrizioni di brani d’opera, quella italiana innanzitutto”.

 

 

 

 

 

 

Biografie

Il Complesso Bandistico Città di Cremona si è costituito il 22 aprile 2010 e questi quattro anni di attività hanno visto il suo costante progressivo rafforzamento mediante l’inserimento di nuovi bandisti di ogni fascia di età e di ogni grado e livello di formazione musicale: questa eterogeneità costituisce un valore aggiunto che arricchisce sia professionalmente che umanamente l’intera formazione bandistica.

Il Complesso Bandistico affronta con curiosità e spirito d’iniziativa il repertorio attuale di musica per Symphonic Wind Band attraverso lo studio di partiture originali per banda odierne e la riproposizione di quelle composizioni che sono ormai diventate dei classici nella letteratura bandistica. Tuttavia inserisce, mantenendosi nel solco della tradizione, anche trascrizioni di brani del repertorio colto occidentale, cercando comunque e sempre un repertorio di qualità che possa di volta in volta far maturare le abilità dei propri musicisti, con il fine di incontrare il gradimento e l’apprezzamento del pubblico.

 

Giordano Calvi, Direttore. ha studiato tromba al Conservatorio di Parma. Ha seguito diverse master class con docenti e musicisti di fama nazionale e internazionale, quali Andrea Giuffredi, Giancarlo Parodi, Davide Simoncini, Mirko Belluco, Jens Lindemann. Ha seguito inoltre la master class triennale per direttori di banda sotto la guida di Massimiliano Caldi. Si è perfezionato con Walter Ruggeri e Savino Acquaviva. Ha partecipato a diverse master class di direzione con Hardy Mertens, Lorenzo Pusceddu e Jacob de Haan. È stato direttore del Corpo Bandistico Santa Brigida di Santa Brigida.

È operatore di laboratori di teatro musicale e collabora attivamente dal 2011 con l’Accademia del Teatro alla Scala. Membro fondatore e arrangiatore del gruppo “VolksPopuli”, è laureato in Musicologia.

 

Corpo Cittadino Parrocchiale di Trezzo sull’Adda. Le radici   affondano nell’Ottocento, esattamente nel 1854. Luigi Ferrario, nel libro Trezzo e il suo castello, scrive che due anni dopo la fondazione, nell’ottobre 1856, un certo Stefano Arnaboldi provvide le uniformi per una “banda musicale” che si era da un paio d’anni costituita con sottoscrizione privata. Nella sua lunga storia, la Banda di Trezzo ha sempre fatto il possibile per tenere fede all’ideale dei padri, che l’hanno voluta per allietare con le sue note musicali le manifestazioni religiose, civili e patriottiche locali. Ma nel tempo la banda ha fatto di più: è uscita dalla cerchia del paese per instaurare più ampi rapporti di amicizia all’insegna della passione per la musica.

L’attuale complesso è composto da circa 60 componenti e vanta tra le proprie file numerosi giovani e giovanissimi. Il repertorio spazia dalla musica sinfonica al blues, dalla lirica al jazz ai concerti per coro, doppio coro e i numerosi concerti con voci soliste. Nel 2014 il Corpo Musicale ha festeggiato i 160 anni di fondazione.

Il nostro impegno è musicale, ma anche etico, nella consapevolezza che il lavoro, il sacrificio e le energie dedicate alla preparazione delle nostre esecuzioni possano non solo trasmettere valori artistici, ma anche culturali, cioè atteggiamenti e comportamenti di comprensione e solidarietà che solo la musica, in quanto linguaggio universale di espressione estetica ed emozionale, riesce a concretizzare oltre ogni barriera e ogni di confine.

 

Angelo Gueli, Direttore. Diplomato in clarinetto presso l’Istituto Musicale Gaetano Donizetti di Bergamo, laureato in Musicologia (Critica e Filologia Musicale) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia a Città Studi di Pavia.

Dal 1989 è Maestro Direttore del Corpo Musicale Cittadino Parrocchiale di Trezzo sull’Adda. Dal 2008 è cittadino onorario di Trezzo sull’Adda.

 

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