I POMERIGGI MUSICALI
in collaborazione con SHOW BEES
presentano
Carolyn Carlson
Now
Pièce per sette danzatori
Teatro degli Arcimboldi
V.le dell’Innovazione, 20 – Milano
18 e 19 marzo 2015
ore 21:00
La Carolyn Carlson Company è un alveare, uno spazio di creatività e libertà all’interno del quale gesto e pensiero poetico si intrecciano
Dopo Akram Khan con lo spettacolare Kaash, e Shen Wei, che ha presentato le sue due geniali coreografie Collective Measures e Folding, la grande danza al Teatro degli Arcimboldi si volge a frequentare dimensioni più europee, ma sempre con la ferma intenzione di esplorare il “nuovo” e i suoi linguaggi, qualsiasi sia l’influenza o eredità artistica a cui appartengono, regalando così al proprio pubblico uno sguardo d’eccellenza sull’arte coreutica contemporanea mondiale.
In questo quadro si incastona il prossimo spettacolo proposto: Now di Carolyn Carlson. La “poesia visiva” creata dalla Carlson in ogni sua coreografia, cifra caratteristica che permea fortemente ogni suo lavoro, è segno di quanto l’artista californiana sia un’instancabile viaggiatrice e indagatrice delle intime connessioni tra lo spirito e il movimento.
In oltre quaranta anni di carriera, Carolyn Carlson ha lavorato così intensamente e prolificamente da incidere in profondo sull’evoluzione dell’arte coreutica contemporanea europea, soprattutto in Italia e in Francia, e il suo talento e il suo impegno sono stati riconosciuti dal Leone d’Oro alla Carriera assegnatole nel 2006.
Now, questo nuovo lavoro – che debutta in Italia il 13 marzo a Reggio Emilia e che viene presentato al Teatro degli Arcimboldi il 18 e 19 marzo come una prima cittadina – è altresì lo spettacolo che inaugura la residenza biennale della Carolyn Carlson Company presso il Theatre National de Chaillot di Parigi, un’ulteriore conferma dell’importanza che pubblico e istituzioni attribuiscono all’arte della coreografa.
Now – Note d’intento
“Riportare lo spirito a sé stesso, là dove la visione interiore percepisce lo spazio dove viviamo” – La poétique de l’espace di Gaston Bachelard.
In questi spazi si racchiude il nostro spirito, come si trattasse di ricordi di misteri protetti in spazi e luoghi sacri. Rifugi del nostro immaginario, delle nostre case, di angoli, soffitte, cantine e di quell’ immensità intima che offre allo spirito la visione di una Coscienza Universale. Esplorazioni nel cuore della dimensione spirituale del nostro essere.
“Sono lo spazio in cui sono…” – Noel Arnaud
Questo spazio è un contenitore pieno di avventure creative. Perché quest’opera?
È rivolta a quelle case e a quei luoghi indelebili che noi abitiamo, che testimoniano la forte aspirazione dell’umanità alla sicurezza e allo sviluppo di forze misteriose che fondano la realtà tangibile dei nostri valori, profani e sacri. Una presa di coscienza delle nostre vite quotidiane. L’immensità minuscola della nostra presenza nell’Universo.
Un atto in 7 parti metaforiche
– La casa, dalla cantina alla soffitta
– Cassetti, credenze, armadi che contengono segreti
– Nidi e bozzoli
– Angoli di solitudine e sogni
– Dal particolare all’universale
– L’immensità intima
– Il cerchio eterno, interno ed esterno
Una poesia scelta tra i poeti Milosz, Rilke, Baudelaire…attraversa ognuna delle sette parti.
Uragani, tempeste e diluvi tormentano la «poetica dello spazio»; tutti questi eventi rendono la più modesta capanna un rifugio sicuro, ciò che Bachelard utilizza per ampliare la nostra concezione della casa e dell’universo. Del particolare e dell’immensità.
“…in silenzio volano gli uccelli attraverso di noi. Oh! io che voglio crescere, guardo fuori, ma è in me che l’albero cresce…” – Rainer Maria Rilke
Come la danza è per sua essenza senza parole, questa creazione non è altro che la partecipazione ad un flusso continuo che si esprime attraverso il tempo e lo spazio. Una metafora meditativa di un’ora e venti minuti.
Carolyn Carlson
Now
Coreografia: Carolyn Carlson
Assistente alla coreografia: Colette Malye
Danzatori: Constantine Baecher, Juha Marsalo, Céline Maufroid, Riccardo Meneghini, Yutaka Nakata, Sara Orselli, Sara Simeoni
Musica: René Aubry
Luci: Patrice Besombes
Scenografia: Maxime Ruiz (foto e video), Benoît Simon (fotomontaggio)
Costumi: Chrystel Zingiro con l’équipe del Théâtre National de Chaillot
Consulenza artistica: Claire de Zorzi
Produzione: Théâtre national de Chaillot, in partnership con Carolyn Carlson Company
Coproduzione: Ballet du Nord/Centre chorégraphique national de Roubaix Nord-Pas de Calais, L’Atelier à spectacle – Scène conventionnée de Dreux Agglomération con il sostegno di Crédit du Nord
CAROLYN CARLSON
Nata in California, si definisce innanzitutto una nomade. Dalla baia di San Francisco all’Università dello Utah, dalla compagnia di Alwin Nikolais di New York a quella di Anne Béranger in Francia, dall’Opéra di Parigi al Teatrodanza de La Fenice di Venezia, dal Théâtre de la Ville a Helsinki, dal Ballet Cullberg alla Cartoucherie di Parigi, da La Biennale di Venezia a Roubaix, Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico. Ereditaria della composizione coreografica e della pedagogia di Alwin Nikolais, è arrivata in Francia nel 1971. L’anno successivo, con Rituel pour un rêve mort ha firmato il manifesto poetico del suo stile, che non ha mai abbandonato: una danza decisamente votata alla filosofia e alla spiritualità. Al termine “coreografia” Carolyn Carlson preferisce “poesia visiva” per definire il suo lavoro. La creazione delle sue opere è una testimonianza del suo pensiero poetico e della sua forma d’arte in cui il movimento ricopre un posto privilegiato. Da quattro decenni vanta un’influenza e un successo considerevoli in diversi Paesi europei; ha ricoperto un ruolo fondamentale nella nascita della danza contemporanea in Francia e in Italia con il GRTOP, all’Opéra di Parigi e al Teatrodanza de La Fenice di Venezia. Ha creato più di cento coreografie, di cui molte fanno parte delle pagine più importanti della storia della danza, da Density 21,5 a The Year of the horse, da Blue Lady a Steppe, da Maa a Signes, da Writings on water a Inanna. Nel 2006 la sua carriera è stata coronata da un Leone d’Oro, non era mai accaduto prima che alla Biennale di Venezia un coreografo ne fosse insignito. Carolyn è anche Commendatore delle Arti e delle Lettere ed Ufficiale della Legion d’onore (Francia). Dal 2014 è Artista associato del Théâtre National de Chaillot di Parigi, dove la sua compagnia è attualmente in residenza.
CAROLYN CARLSON COMPANY
Gennaio 2014: dopo nove anni passati alla direzione del CCN di Roubaix Nord Pas-de-Calais, Carolyn Carlson torna a Parigi e vi insedia la sua compagnia, la Carolyn Carlson Company. Forte di un repertorio straordinario e accompagnata da un gruppo di danzatori fedeli alla poetica della sua gestualità, la coreografa persegue il suo personale approccio creativo, con l’obiettivo di presentare ogni anno almeno due progetti importanti e trasmettere il proprio repertorio ai più prestigiosi corpi di ballo internazionali. In residenza al Théâtre National de Chaillot, la compagnia occupa un posto di rilievo nella scena coreografica parigina, seguendo le istituzioni partner del teatro, proponendo improvvisazioni di danza dalla tecnica ideata da Alwin Nikolaïs, organizzando momenti di incontro e di partecipazione con il pubblico. La compagnia di Carolyn Carlson è sovvenzionata dal Ministero della Cultura Francese e riceve il sostegno del Crédit du Nord nell’ambito della sua residenza al Théâtre National de Chaillot, Parigi.
Biglietti da 20,00 € a 40,00 € + prevendita
Sono disponibili riduzione per giovani, gruppi e anziani
Biglietteria Teatro degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione, 20 – 20126 Milano
Dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 18:00
Tel. 02 / 64.11.42.212/214
Per informazioni:
Tel. 02 / 64.11.42.200