II serie “GRAZIETTA BUTAZZI LECTURES.

Comune di Milano | Cultura presenta

Grazietta Butazzi Lectures

Milano, II serie 2015

 

4 marzo, ore 18

Museo Poldi Pezzoli, via Manzoni 12

 

11 marzo, ore 18

Raccolta delle Stampe A. Bertarelli

Castello Sforzesco, piazza Castello

 

18 marzo, ore 18

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine

Via Sant’Andrea 6

 

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili

 

Dopo il successo della prima serie “GRAZIETTA BUTAZZI LECTURES. La moda italiana tra XX e XXI secolo”, dal 15 al 29 ottobre 2014 in ricordo di Grazietta Butazzi, grande storica della moda e del costume, il Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici del Comune di Milano | Cultura, in collaborazione con il Museo Poldi Pezzoli, presenta la seconda  serie di conferenze dal 4 al 18 marzo 2015 in onore della studiosa che tanto ha lavorato a Milano alle Civiche Collezioni di Moda e Costume, oggi conservate a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine;, all’archivio della Raccolta delle Stampe A. Bertarelli e al Museo Poldi Pezzoli, sedi delle tre conferenze.

 

Il tema di questa seconda serie esplora “LA MODA NEL SEICENTO, TRA CRISI ECONOMICA E INNOVAZIONE: materiali e saperi” e riscopre un sontuoso abito di raso di seta ricamato d’argento delle ricchissime collezioni di moda del Comune di Milano, offrendo la soluzione di un enigma che la stessa Grazietta Butazzi aveva affrontato. Si tratta di uno dei più rari ed eccezionali abiti antichi al mondo [non ne esiste un altro della stessa epoca, altrettanto bello e completo]: una veste e sopravveste  da cerimonia del Seicento, ignota al grande pubblico e ora valorizzata da Palazzo Morando | Costume Moda Immagine.

 

La serie inizia il 4 marzo al Museo Poldi Pezzoli con un’ampia analisi di Chiara Buss, studiosa dei tessuti antichi e moderni, sul tema della “industria della moda” e dei suoi materiali in Italia nella prima metà del Seicento: un’epoca in cui la crisi economica funge da sprone a innovazioni tecnologiche che rendano i materiali della moda meno costosi e al contempo attraenti in quanto “novità”. Con l’occasione Chiara Buss presenterà tre documenti eccezionali: due preziosi trattati sul colore e i suoi significati simbolici, pubblicati in Italia tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, e un prezioso campionario di sete italiane datato 1628 che, caso unico,  riporta i nomi dei colori.  I due volumetti  seicenteschi saranno poi direttamente visibili durante la conferenza successiva,  l’11 marzo, alla Raccolta delle Stampe A. Bertarelli (che li conserva gelosamente) insieme al campionario, generosamente prestato dall’Archivio di Stato di Milano.

 

Ospite speciale di questa serie sarà, mercoledì 11 marzo, la studiosa della London Historical School of Dress, Jenny Tiramani, che racconterà come è stato possibile ricostruire con assoluto rigore filologico, partendo dagli esemplari storici conservati al Victoria & Albert Museum, una veste del primo Seicento per la rappresentazione di una commedia di Shakespeare.

 

Alla conferenza del 18 marzo, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine esporrà la rarissima veste seicentesca ricamata con filato e lamella d’argento, insieme alla ricostruzione dell’abito nella foggia originaria realizzata da Francesco Pertegato, fra i maggiori esperti nel restauro di tessili antichi. In questo episodio finale delle tre conferenze Francesco Pertegato scioglierà il mistero dell’abito e darà una risposta alle domande che Grazietta Butazzi si poneva, quando lo ha visto per la prima volta:  da enigma a capolavoro ritrovato.

 

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