Olio Officina Food Festival: le sezioni tematiche

 

Milano, 22-24 gennaio 2015

Olio Officina Food Festival

Condimenti per il palato & per la mente

 LE SEZIONI DEL FESTIVAL

 SALA SENSORIALE

 OLEUM. OLIO A QUATTRO SCHERMI

Sono emozioni vive. Vi si trova l’olivo e l’olio in presa diretta. E’ la grande novità della quarta edizione di Olio Officina Food Festival.

Si tratta di una SALA SENSORIALE.

Collocata nella sala Chagall, ubicata alla sinistra del chiostro, la sala è allestita in modo da ricreare tutte le emozioni legate all’atto del produrre l’olio, in una sorta di viaggio iniziatico che si struttura in un passaggio che va dall’oliveto al frantoio e ritorno.

L’opera è dotata di una struttura circolare. Presenta una fine che idealmente coincide con un nuovo inizio. Lo sguardo verso il passato è condizione necessaria per porsi in un circuito che costantemente si rinnova. Le mani. Le mani ci dicono dell’importanza del contatto e dell’interazione equilibrata tra uomo e natura. Vogliono essere un invito a non andare troppo oltre i limiti, a rimanere in relazione e non perdere la cognizione della realtà perché di olio si vive e perché l’oliveto regala emozioni.

All’ingresso della sala, è previsto, per quanti desiderano immedesimarsi nello spirito dell’iniziativa, un brevissimo rito di purificazione, leggendo dapprima un testo di poche righe che invita alla meditazione, e in seguito appoggiando le mani su un letto di foglie di ulivo.

Una volta entrati si invita a rimanere in completo silenzio, assorti, per non disturbare i momenti altrui di contemplazione e abbandono mistico.

Il video, realizzato da Francesco Buccarelli e Alberto Caroppo, di VHS, è una iniziativa congiunta di Olio Officina e Abitare i Paduli. Vi si trovano immagini, suoni, rumori, profumi che evocano un mondo che non può ridursi alla mera produzione di merce, ma alla creazione di un sapere che si estrinseca in un alimento divenuto oggi un functional food e non a caso celebrato dal mito e dalle grandi religioni del Libro: Ebraismo, Cristianesimo e Islam.

OLIO E EROS

Il programma del Festival si snoda in un percorso sensuale e coinvolgente dove il lato erotico dell’olio, ben conosciuto agli antichi che già millenni fa sfruttavano le molteplici proprietà dell’olio non solo come condimento ma anche come panacea per il corpo e lo spirito, fa da fil rouge per parlare di cibo, pensiero, storia, economia, gastronomia, paesaggio e benessere.

Giovedì 22 lo storico dell’agricoltura Alfonso Pascale indaga il rapporto tra pasto e sesso, i parallelismi nelle modalità di consumo. La sensualità del cibo e dell’atto del cucinare è il tema di un incontro a più voci, venerdì 23, in cui Giovanna Ruo Berchera, Simona Lauri e Giuseppe Capano affrontano i canoni di seduzione dell’olio, non soltanto su un piano strettamente simbolico. Le misteriose alchimie di profumi sprigionate dal mix di oli e aromi e la magia del vapore che, come l’eros, nasconde una forza primordiale che modifica la struttura degli alimenti in un abbraccio di molecole. Infine lo chef Shekkar Reikki presenta la sua cucina indiana seduttiva, fatta di profumi e cultura millenaria altamente sensuale.L’olio è anche una grande risorsa per il corpo e per lo spirito. Lo sa bene Ivana Sagramoni, maestra reiki e massaggiatrice olistica, che propone venerdì 23Con te. Massaggio sensuale”, a base di olio essenziale di achillea, pianta che “guarisce” le ferite del cuore, sviluppa calore e dona tonicità ai muscoli.

Sabato 24, nel pomeriggio, sul tema olio ed eros interverranno la psicoterapeuta Deborah Mazzanti, la teorica del linguaggio Rosalia Cavalieri, la nutrizionista Angela Colli, l’antropologa Daniela Marcheschi, la narratrice Giuseppina Torregrossa. C’è inoltre il rituale del massaggio delle mani: una massaggiatrice dell’Accademia Siciliana Shiatsu pratica sedute di massaggio alle mani, di 15 minuti a persona, utilizzando “Lorenzo n. 5”,  una monocultivar prodotta con olive verdi della varietà Nocellara, un olio dal profumo tenue, dal gusto soave e delicato  e con una particolare densità cremosa.

Un tourbillon di emozioni che trova il suo naturale completamento nella sensualità del tango argentino – danza passionale e sofisticata in cui i ballerini si chiudono in un abbraccio – lo spettacolo di giovedì 22 alle 20.30 a ingresso libero. Non è un caso che l’immagine simbolo della quarta edizione di Olio Officina Food Festival, realizzata da Plum, sia incentrata su una coppia che danza il tango.

In un continuo rimando al tema “L’olio alimenta l’eros”, nei chiostri e nelle sale si susseguono le mostre di Olio Officina Food Festival: “Erotic Oil” – dieci vignette umoristiche di Valerio Marini – le performance di Body Art di Stefany Savino, “Eros nel chiostro” – curata da Nicola Dal Falco – una raccolta di grandi xilografie di quattordici artisti che interpretano il rapporto tra eros e olio.

OLIO IN CUCINA

Tante sono le novità e le curiosità che Olio Officina Food Festival propone intorno alla cultura e all’utilizzo dell’olio in cucina. In un incontro venerdì 23 si parla di blend e del perché il termine italiano “miscela” sia impropriamente ritenuto qualcosa di cui vergognarsi nonostante l’Italia si sia imposta all’attenzione dei mercati internazionali proprio per la sua capacità di realizzare blend di oli. Nell’occasione si presenta il libro di Giovanni Zucchi sull’arte del blending, L’olio non cresce sugli alberi. Nella sala assaggi, inoltre, a cura della Oleificio Zucchi, sarà possibile per la prima volta provare e confrontarsi con le diverse materie prime che, infine, diventeranno il blend e provare direttamente a fare un blend mettendo insieme i vari extra vergini a disposizione con valutazione finale di un maestro del blend.

C’è un focus, proposto da Olitalia, sulla “Frittura spiegata a chi non ne sa nulla”. Ne parlano esperti del settore che hanno approfondito il tema nell’ambito della ricerca, sulla base delle ultime evidenze scientifiche sull’argomento, e si propongono molteplici letture interpretative.

Approfondimento, oltre le illusioni delle mode, a cura dell’Interprofessione dell’olio di oliva, realtà che unisce tutti gli attori della filiera olio di oliva, sull’importante ruolo dell’olio extravergine nelle diete. Ne parlano dietologi, nutrizionisti, biochimici e maestri di cucina.

Nella sezione “L’olio incontra gli chef, gli chef incontrano l’olio”, Carlo Spinelli esplora, sabato 24, tre espressioni di cucina – quella classica di Alessandro Negrini del Luogo di Aimo e Nadia, quella fusion di Wicky Priyan di Wicky’s Wicuisine, quella popolare Giuseppe Zen di Mangiari di Strada – nell’atto di preparare una ricetta quando ci si deve confrontare con i condimenti da utilizzare.

NON SOLO OLIO

 L’edizione 2015 di Olio Officina Food Festival propone una verticale sull’aceto balsamico, non un condimento solo della festa ma da utilizzare anche con frequenza quotidiana seppure in funzione della tipologia e del grado di invecchiamento. Giovedì 22, solo su prenotazione, Acetaia Giuseppe Cremonini conduce una degustazione guidata agli aceti balsamici Igp e Dop.

Focus anche sulle olive da tavola – verdi, nere o cangianti – e su come prepararle in casa: metodi e tempi per gustare un prodotto, ancora poco valorizzato, in tutta la sua pienezza e sabato 24 una degustazione comparata tra olive italiane e greche a cura di Leonardo Seghetti, del Consorzio dell’oliva Ascolana Dop.

OLIO, PAESAGGIO E IDENTITA’

 Fitto calendario di incontri e dibattiti, giovedì 22, sulla biodiversità del paesaggio olivicolo nelle zone di confine e transregionali. Il territorio di produzione della Dop Gardaunica Dop transregionale in Italia – abbraccia tre regioni (Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige). Sono tutti uguali gli oli della Dop Garda? Degustazione di tre oli monovarietali Casaliva e di tre blend plurivarietali delle tre sponde gardesane.

Un viaggio attraverso un’Italia olivicola estrema alla scoperta di areali produttivi poco conosciuti ed esplorati, come l’olivicoltura varesina con l’olio di Sant’Imerio. Un percorso che porta in luoghi possibili e impossibili dal Garda verso gli altri laghi lombardi, passando per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con uno sguardo oltreconfine al Canton Ticino.

Presentazione, venerdì 23, dell’“Atlante degli oli italiani”, un volume illustrato di Luigi Caricato per le edizioni Mondadori, in esclusiva a Olio Officina Food Festival e dal 1° febbraio  in libreria.

LA COMUNICAZIONE DELL’OLIO E DEL CIBO

Nuova sezione di Olio Officina Food Festival, affronta il tema della comunicazione del cibo proponendo contributi visivi e parlati. Venerdì 23 in sala Leonardo Emmanuel Grossi, storico della pubblicità televisiva e cinematografica italiana, commenta videoclip d’autore, spot televisivi e un cartone animato (Mo’ e la favola dell’olio extra vergine d’oliva) ispirati al tema oleario alla presenza degli stessi autori.

Il cibo comunica anche con le parole come testimoniano, sabato 24, i contributi di Roberto Perrone, autore dei romanzi “La ballata dell’amore salato” e “La cucina degli amori impossibili” nonché firma gastronomica e sportiva del Corriere della Sera e Davide Oltolini, critico e giornalista enogastronomico.

L’OLIO E’ ECONOMIA

 Rossella De Stefano, direttore di “Ristoranti” e “Bargiornale”, e Luigi Caricato, direttore di Olio Officina, dibattono con esperti e professionisti del settore ristorativo e oleario sulla gestione dell’olio in un ristorante, su come renderla vantaggiosa e meno problematica.  I ristoratori sono persone per bene, perché allora l’obbligo di tappi antirabbocco per salvaguardare l’integrità delle bottiglie d’olio? Le sanzioni arrivano a 8 mila euro per chi contravviene alla nuova norma. Cosa si è fatto o non si è fatto in tutti questi anni? Cosa è possibile fare? Come è opportuno gestire un prodotto complesso come l’olio extra vergine di oliva?

Importante e centrale la presenza del CEQ, il Consorzio extra vergine di qualità, presente con diversi appuntamenti.

FINGER FOOD TEMATICI

 Venerdi 23 gennaio L’olio nelle sue molteplici espressioni a cura di Bertolli, Con Marcello Scoccia, assaggiatore d’olio, e Giuseppe Capano, chef.

Sabato 24 gennaio Le coniugazioni dell’olio in pasticceria a cura di Ceq, Consorzio extra vergine di qualità, con lo chef Giuseppe Capano.

Tutti e tre i giorni, Alquimie: cinque bouquet aromatici nell’olio extra vergine di oliva, a cura dello chef stellato Marco Bistarelli, con un focus sugli aromatizzati di Raoul Ranieri.

GLI SPETTACOLI DI OLIO OFFICINA FOOD FESTIVAL 2015

Giovedi 22 alle 17.00 Materia e libertà: un dialogo sul libero arbitrio, con lo scrittore Antonio Pascale e l’astrofisico Amedeo Balbi. Alle 20.30 il Tango argentino con Osvaldo Roldan e Laura Borromeo, e la voce di Carola Nadal.

Venerdi 23 alle 19.30 Larry Franco Swingtet in concerto, spettacolo proposto dall’azienda olearia Nicola Pantaleo, con i successi dell’epoca d’oro dello swing, del mambo e del cha cha.

Sabato 24 gennaio alle 13.30 la performance di body art con Stefany Savino; infine, in chiusura, alle 20.30, il recital musicale Osti sull’orlo di una crisi di nervi. Parole e canzoni per raccontare il bizzarro mondo del food, con Luca Sandri e Marisa Della Pasqua che mettono in scena un testo di Valerio Massimo Visintin tratte dal libro Osti sull’orlo di una crisi di nervi.

LE MOSTRE DI OLIO OFFICINA FOOD FESTIVAL

Arte da Mangiare – “Che cos’è un’oliera per un artista

Gli artisti dell’associazione Arte da Mangiare, coordinati da Ornella Piluso, in arte topylabrys, si sono confrontati sul tema “Che cos’è un’oliera per un artista?”.

Ciascun artista lo ha fatto attraverso la propria poetica e sensibilità, in linea con la

sperimentazione artistica che l’associazione porta avanti da ben vent’anni, nell’indagare il mondo dell’alimentazione attraverso il linguaggio dell’arte, utilizzando il “cibo come materia d’arte”.

Ciò che il pubblico di Olio Officina Food Festival ha modo di rac-cogliere è una mostra che indaga i vari aspetti dell’oliera nelle diverse sfaccettature: sacralità, tradizione, forma, sinuosità, spiritualità, nobiltà e magia.

Fra gli artisti presenti con installazioni d’arte: Elisabetta Bosisio, Jutka Csakanyi, Isa Di Battista, Fernanda Fedi, Adelisa Giacconi Lavi, Vito Giacummo, Ding Li, Franca Milasi La Rosa, Ramona Pallazzoli, Marco Pedroni, Lucio Perna, Daniela Rancati, Geremia Renzi e Lucia Rosano, Maria Cristina Tebaldi, Micaela Tornaghi.

Eros nel chiostro

 Una grande mostra di xilografie, a cura di Nicola Dal Falco. Grande anche nelle dimensione delle opere che, obbligatoriamente, non possono essere inferiori a un metro di larghezza per due metri di altezza.La sfida è stata raccolta da quindici artisti che occuperanno con le grandi xilografie due dei lati del chiostro del Palazzo delle Stelline, rinnovando l’incontro tra il mondo agricolo dell’olio e l’arte dell’incisione.

Il tema della mostra: l’olio e l’eros. Due aspetti che comunicano attraverso il corto circuito che si instaura tra il tatto e la pelle. L’olio attiva l’eros che a sua volta spinge al contatto, scioglie le difese, accende il desiderio. Un eros che non va circoscritto, ma inteso nel suo significato più ampio di energia travolgente, capace di trasformare qualsiasi cosa in qualcos’altro. Lo stesso compito richiesto all’arte. Alla mostra Eros nel chiostro, esporranno una xilografia di grandi dimensioni gli artisti Vitaliano Angelini, Adalberto Borioli, Elisabetta Casella, Nino Crociani, Paolo Dolzan, Piermario Dorigatti, Gaia Gianardi, Paolo Facchinelli, Mirella Marini, Marco Mucha, Mariachiara Pozzo, Luciano Ragozzino, Riccardo Resta, Alessandro Savelli, Pierantonio Verga.

Erotic Oil

Il protagonista della scena è Valerio Marini. Con lui dieci vignette per raccontare l’olio attraverso il tema propulsivo dell’eros senza trascurare l’humour.

REGNO DEL MAROCCO, PAESE D’ONORE

Tutto ruota intorno a Meknès, la storica capitale olivicola, oltre che luogo simbolo trainante dell’innovazione del comparto oleario marocchino. Nei tre giorni del festival si conoscerà quel che c’è da sapere, e ciò che l’Italia non conosce, intorno alla qualità e alle peculiarità degli oli marocchini. Tutto ebbe inizio due mila anni fa, a Volubilis, sito archeologico romano dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Nel corso dei tre giorni sarà possibile degustare gli oli presenti al festival, a cura del capo panel Franca Camurati e del direttore della scuola più prestigiosa del Marocco, l’Agro-pôle Olivier di Meknès.

 Nella serata d’onore di giovedi 22 gennaio saranno tra gli altri presenti Hassan Abouyoub, l’Ambasciatore del Marocco a Roma; Said Chbaattou, presidente della Région de Meknès-Tafilalet; Mardoché Devico, presidente di LCM Aicha e Consortium Sais Olive-Med; e Noureddine Ouazzani, direttore di Agro-pôle Olivier Meknès.

Sarà possibile inoltre prendere visione di un videoclip in cui sono comunicati storia e valori della tradizione olearia marocchina.

L’OLIO DELLA BASILICATA

E’ una piccola regione ma una realtà che rappresenta un comparto olivicolo e oleario molto strutturato e che nel corso degli ultimi quindici anni ha saputo imporsi all’attenzione per qualità delle produzioni e collocazione nei mercati. E’ terra di varietà come la Majatica, l’Ogliarola del Bradano e l’Ogliarola del Vulture. Ad aver dato slancio all’olio lucano un ruolo importante lo ha esercitato il concorso regionale Olivarum. A Olio Officina Food Festival, la Regione basilicata, presente con i suoi extra vergini, annuncia la sua presenza a Expo 2015, forte della conseguita proclamazione a Capitale europea della cultura per il 2019.

Saranno presenti, in sedute di assaggio guidate, Stefania D’Alessandro, capo panel, e Giovanni Lacertosa, vice capo panel  della Regione Basilicata

LA QUALITA’ DELL’OLIO E’ DEMOCRATICA

Nell’ambito dei tre giorni di Olio Officina Food Festival sarà presente Bayer CropScience attraverso il progetto Coltura & Cultura, un format, presente anche con un portale su Internet, che raccoglie il contributo di oltre 600 esperti, frutto delle migliori e più qualificate competenze degli atenei, centri di ricerca, protagonisti della filiera agroalimentare e della comunicazione uniti insieme con l’obiettivo comune di far conoscere come nasce ciò che mangiamo.

Nell’ambito di tale presenza saranno presentati i video di Coltura & Cultura, una serie di brevi filmati dal format semplice, divertente e, nel medesimo tempo, educativo. Tra questi sarà presentato in anteprima assoluta il videoclip La qualità dell’olio è democratica, oltre a un altro che già ha riscontrato un notevole successo: La fragile benedizione dell’olio.

 PREMI OLIO OFFICINA

 Nell’ambito della quarta edizione di Olio Officina Food Festival, saranno assegnati i Premi Olio Officina Cultura dell’Olio. Massimo riserbo sui nomi, nessuna anticipazione. I premi saranno consegnati nel corso della serata di giovedì 22 gennaio. Inoltre, sabato 24 si comunicheranno i vincitori del concorso Le Forme dell’Olio 2015, con una riflessione su come stia cambiando nel packaging dell’olio.

 UN OLIO SEMPRE PIU’ GREEN

Spazio anche ai valori rappresentati dall’ambiente, giovedì 22, alle ore 11.00, con l’incontro dedicato al tema della carbon foot print nel mondo dell’olio extra vergine, un indicatore ambientale che quantifica il contributo dei prodotti al riscaldamento globale  attraverso l’analisi dell’intera filiera produttiva, con la case history Monini.

ANNULLO FILATELICO

Poste Italiane a Olio Officina

Venerdì 23 gennaio Poste Italiane partecipa a Olio Officina Food Festival  con uno speciale annullo filatelico creato apposta per l’evento. Dalle 11.00 alle 17.00, sarà allestito uno spazio filatelico temporaneo dove sarà possibile ottenere l’annullo della corrispondenza con il timbro dedicato.

Il bozzetto, realizzato da Valerio Marini per Olio Officina nel formato ovale verticale per richiamare la forma di un’oliva, riproduce un ramoscello d’olivo ed una piccola bottiglia, rappresentando così simbolicamente l’inizio e la fine del processo di produzione dell’olio. Particolare attenzione è stata riservata ai francobolli che verranno utilizzati, scelti con la finalità di impreziosire gli oggetti, cartoline e pubblicazioni, e che verranno conservati a ricordo dell’evento. Saranno inoltre disponibili francobolli e prodotti con tematiche attinenti alla manifestazione, tutte le più recenti emissioni ed i tradizionali prodotti filatelici di Poste Italiane: folder, tessere, cartoline, quaderni,  libri e raccoglitori per collezionisti. L’annullo speciale dopo l’utilizzo nella giornata del 23 gennaio sarà depositato presso lo Sportello Filatelico dell’ufficio postale di Milano Palazzo della Regione per i sessanta giorni successivi, in modo da soddisfare le richieste di bollatura che perverranno dai collezionisti dislocati sul territorio nazionale. A conclusione del servizio il piastrino filatelico sarà depositato presso il Museo storico della comunicazione.

 

Olio Officina Food Festival – Condimenti per il palato & per la mente

Quarta edizione. Milano, 22-23-24 gennaio 2015 – Orari: 9-21.30

Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61

Ingresso: € 15/die; ragazzi fino a 13 anni e studenti universitari con tesserino ingresso gratuito

Website: www.olioofficina.com      Info: posta@olioofficina.com

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