CHARLOTTE DELBO Una memoria, mille voci Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento

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Comune di Milano | Cultura

presenta la mostra

 CHARLOTTE DELBO

Una memoria, mille voci

a cura di Elisabetta Ruffini

23 settembre – 26 ottobre 2014

Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento

Charlotte Delbo (1913-1985), intellettuale francese figlia dell’emigrazione italiana, deportata politica ad Auschwitz e scrittrice del Novecento, è la protagonista della mostra monografica a cura diElisabetta Ruffiniche inaugura la stagione espositiva 2014-15 di Palazzo Moriggia.

Promossa daComune di Milano | Cultura, Polo Musei Storici e Musei Archeologici, “Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci” è stata realizzata da ISREC | Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza edell’Età contemporanea in collaborazione conCentre d’Histoire de la Résistance et de la Déportation di Lione e partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dedicato all’identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale.

La tappa milanese, oltre alla collaborazione del Comune di Milano, gode del patrocinio del Comune di Bergamo| Assessorato Cultura, Turismo, Tempo Libero, Marketing Territoriale, Expo,e del sostegno di Fiumana, così come della collaborazione di Istituto lombardo di storia contemporanea;Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia;Fondazione Memoria della Deportazione; Accademia di Belle Arti di Brera; Parlamento europeo| Ufficio di informazione a Milano.

Dopo avere attraversato l’Europa, essere stata ospitata in molte cittadine europee, tra cui Parigi, Genova, Rouen, Torino, Carpi e Tours, e in alcuni sedi importanti come il Parlamento Europeo e il Senato francese, “Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci” sarà visitabile a Milano presso gli spazi al pianoterra di Palazzo Moriggia dal 23 settembre al 26 ottobre 2014.

La mostra fa parte del progetto promosso dall’Isrec per fare conoscere in Italia Charlotte Delbo, consiglio di lettura di Primo Levi ancora non colto e testimone del Novecento che ha scelto la scrittura per costruirne la memoria. Sopravvissuta ad Auschwitz, Delbo non si è chiusa nella memoria della deportazione, ma ne ha fatto la radice della sua sensibilità per guardare, dire e raccontare il suo secolo.

A partire da una ricerca nell’archivio personale di Charlotte Delbo, attraverso un intreccio tra documenti e scrittura, la mostra invita a riflettere sul nodo tra biografia e letteratura, arte e memoria. Le carte dell’archivio di Charlotte Delbo, riprodotte grazie alla concessione della sua erede Claudine Riera-Collet e a BnF – Bibliothèque Nationale de France, si rispecchiano nelle parole della scrittrice, creando un’eco tra vita e opera. Il montaggio, semplice ed essenziale, rimanda ai cartoni nella casa di Charlotte Delbo in cui sono state trovate le sue carte; cartoni che si aprono e creano spazi in cui meditare sui documenti e le parole lasciateci da questa scrittrice. La collezione di ritratti fotografici, eseguiti dall’amico Eric Schwab, completa l’esposizione, creando una mostra nella mostra.

Nel suo insieme il progetto Delbo si è avvalso della collaborazione della casa editrice Il filo di Arianna, che ha inaugurato una collana Charlotte Delbo, e di numerosi artisti europei. A Milano, alcuni di questi saranno protagonisti delle iniziative collaterali. Italo Chiodi, docente di Brera, si è confrontato con Delbo e ha realizzato 50 disegni originali per impreziosire i primi 50 esemplari dell’edizione di Kalavryta delle mille antigonie a Brera e con gli studenti si discuterà di Delbo. Il collettivo IΩ teatro ha lavorato sui testi di Delbo per dare voce alla sua scrittura con il teatro, realizzando letture e uno spettacolo Et jamais je n’invente. L’attrice Rosanna Sfragara ha curato la selezione di letture proposte durante la mostra e per l’inaugurazione del 22 settembre a Palazzo Moriggia interpreterà brani dai testi della scrittrice. Claude Alice Peyrottes, direttrice della compagnia Bagages de Sable, ha concesso l’uso del suo documentario sulle compagne di deportazione di Delbo: il documentario è presente in mostra.

ISTITUTO BERGAMASCO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA

Sorto nel 1968 – con la denominazione di Istituto bergamasco per la storia del movimento di Liberazione – per volontà di esponenti della Resistenza, appartenenti alle varie componenti dell’antifascismo, e di giovani interessati allo studio della lotta di liberazione e della storia contemporanea. Da subito è entrato a far parte della rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (riconosciuto con legge 16 gennaio 1967, n.3), l’Istituto si è proposto di raccogliere, conservare e valorizzare la documentazione sull’antifascismo e la Resistenza bergamasca nel più ampio quadro della storia contemporanea. Per questo ha promosso la conoscenza del periodo attraverso iniziative di ricerca, pubblicazioni, interventi esterni di carattere didattico, formativo, divulgativo, attuati in svariate forme di comunicazione, dall’organizzazione di convegni e seminari di studio, alle pubblicazioni, alla realizzazione di mostre fotografiche e documentarie.

Questi obiettivi di fondo, contemplati nell’art.2 dello Statuto, sono stati l’orizzonte costante di riferimento per quanti hanno lavorato e lavorano a vario titolo attorno all’Istituto (ricercatori, personale comandato dal Ministero della pubblica istruzione, collaboratori volontari, donatori di materiali e documenti), sotto la guida del Consiglio Direttivo, nel quale si sono avvicendati nel tempo autorevoli esponenti delle diverse componenti dell’antifascismo, affiancati in misura sempre più sensibile a soggetti che esprimono esigenze e competenze di carattere scientifico, didattico e culturale.

E’ stato così possibile in ormai quarantacinque anni di attività costruire un imponente patrimonio documentario e bibliografico, assicurandone nel contempo la miglior fruizione al pubblico attraverso strumenti di consultazione e servizi di consulenza aperti a tutti i cittadini, e sviluppare una vastissima attività scientifica, divulgativa e didattica, grazie alla quale l’Isrec Bg gode di solido apprezzamento in campo nazionale ed è diventato capace di ideare, sviluppare e realizzare iniziative culturale in grado di inserirsi nel dialogo culturale nazionale e internazionale.

 

ELISABETTA RUFFINI

Elisabetta Ruffini, dopo un dottorato all’università Sorbonne 3 sulla letteratura concentrazionaria, dirige dal 2010 l’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Bergamo ed è membro del consiglio direttivo dell’associazione Les Amis de Charlotte Delbo.

22 settembre 2014

CONFERENZA STAMPA ore 12.30 | INAUGURAZIONE ore 18.00

Sala Conferenze di Palazzo Moriggia, via Borgonuovo 23

Interverranno:

Filippo Del Corno, Assessore Cultura del Comune di Milano

Marina Messina, Direttore Polo Musei Storici e Musei Archeologici del Comune di Milano

Elisabetta Ruffini, Direttore ISREC e curatore mostra

Nadia Ghisalberti, Assessore Cultura del Comune di Bergamo

Claudio Silingardi, Direttore Generale INSMLI

Ada Gigli Marchetti, Presidente Istituto Lombardo di Storia Contemporanea

 

SCHEDA MOSTRA

Apertura al pubblico dal 23 settembre al 26 ottobre 2014

Spazi al pianoterra di Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, Via Borgonuovo 23, Milano

martedì – domenica, 9.00-13.00 / 14.00-17.30

T. +39 02 884 64177 – 64173 | c.museorisorgimento@comune.milano.it

www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Ingresso libero

 

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