All’Auditorium di Milano in largo Mahler chiude Festival Tango

Foto Marcela Szurkalo

UN’ESTATE CON LA MUSICA 2014

Insalata porteña: tango e dintorni

per ragazzi e non solo…

Festival Tango chiude con uno spettacolo inedito

tra musica, immagini e parole, per raccontare i segreti del tango ai più giovani e alle famiglie. E una prima assoluta di Luis Bacalov: il Tango per il Papa

 

Domenica 7 settembre, ore 18.00

Auditorium di Milano – largo Mahler

 

 

Tutti i segreti del tango e della sua città elettiva – Buenos Aires – raccontati a giovani, meno giovani e alle famiglie, in uno spettacolo inedito e originale. E una prima assoluta: Papa sudamericano, ovvero il Tango per il Papa, scritto da Luis Bacalov con testi di Janna Carioli.

Domenica 7 settembre (ore 18.00), Festival Tango riserva al pubblico un menù pieno di sorprese, pensato e realizzato su misura per questo ultimo appuntamento della rassegna curata da Luis Bacalov per Un’estate con la musica 2014, la stagione estiva de laVerdi.

L’Auditorium di Milano sarà animato da Insalata porteña: tango e dintorni

per ragazzi e non solo…, inedito show ideato da Marina Rivera, per la regia di Carlos Branca, entrambi argentini.

Protagonisti sul palco di largo Mahler  una selezione da camera  dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Giovanni Marziliano; il piccolo Coro di Voci Bianche de laVerdi, diretto da Maria Teresa Tramontin; le voci di Ruben Peloni e Marcela Szurkalo e l’attrice Yamila Suarez, coautrice dei testi con Marina Rivera; l’arrangiamento musicale è a cura di Giovanni Bacalov.

(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 15,00/12,50/9,00).

 

Il tango non è solo per adulti – spiega Marina Rivera – e l’idea dello spettacolo nasce proprio da questa considerazione. Il progetto di Insalata porteña si propone di avvicinare e far conoscere a un pubblico di ragazzi e alle loro famiglie i diversi aspetti  del tango e delle musiche di Buenos Aires: dai ritmi che gli hanno dato origine, come l’habanera e la milonga, fino alla letteratura e all’immagine. Un percorso che accompagnerà il pubblico nei luoghi dove nasce e si sviluppa la musica urbana della Reina del Plata, Buenos Aires appunto, in modo agile e articolato, abbinando tre forme espressive che nell’insieme producono uno spettacolo di musica, immagini e parole, per farne un racconto coinvolgente e sensato anche sotto i profili storico e filologico. Per questo motivo, oltre naturalmente ad alcuni grandi classici del tango, sono state inserite canzoni popolari argentine, che hanno origini musicali differenti”. 

 

Ecco dunque che protagonista sul palco sarà proprio un ragazzo dei sobborghi di Buenos Aires: il Pibe, interpretato da Yamila Suarez, che racconterà al pubblico – rendendolo partecipe – la sua storia e i suoi sogni, interagendo con i cantanti-attori Ruben Peloni e Marcela Szurkalo.

E veniamo alla musica. La grande sorpresa – come accennato in apertura – sarà la prima esecuzione assoluta di Papa Sudamericano, un Tango per Papa Bergoglio, scritto dal Premio Oscar Luis Bacalov – argentino che ha fatto dell’Italia la sua seconda patria – con testo dell’italianissima Janna Carioli: un omaggio dall’Italia al Papa argentino.

Il programma della serata comprende musiche di Astor Piazzolla (la ballata Chiquilin de Bachin, con testo di Horacio Ferrer; Libertango, Balada para un loco), Atahualpa Yupanqui (Duerme Negrito), Ángel Villoldo (El Choclo), Juan Puey (El sueño del pibe, testo di Reinaldo Yiso), Ernesto Rossi/Héctor Varela (Azucar, pimienta y sal), Vinicius De Morales (La pulce), infine Maria Elena Walsh, popolarissima musicista argentina scomparsa nel 2011 (El reino del revés).

La musica sarà accompagnata da una selezione di testi di autori argentini per ragazzi, tradotti in italiano. Questi brani serviranno a creare un filo conduttore e a far capire alcuni argomenti trattati nei brani musicali, che avranno i testi proposti sempre in lingua originale. Infine l’insieme sarà “condito” dalla proiezione di immagini e animazioni dei personaggi e dei luoghi del racconto (la città di Buenos Aires, Juanito, Laguna, el canillita, el pibe del futbol, el malevo).

 

Infine una nota del regista Carlos Branca, che approfondisce la natura dello spettacolo:

 

“Per fare una insalata porteñasicuramente c’è bisogno di un poco di zucchero, pepe e sale; zucchero per addolcire la vita perché nella periferia di Buenos Aires la vita è dura; pepe per avere la forza di andare avanti nonostante le vicissitudini; sale perché è necessario procurarsi il pane di tutti i giorni….il salario!

“Ma è anche importante riuscire ad esaudire i desideri e avverare i sogni che ci siamo promessi quando, bambini, giocavamo in strada, o meglio sul marciapiede (la vereda), perché per noi argentini figli di immigranti, il luogo dei sogni è la vereda appunto, da dove guardando il cielo ciascuno sogna il golche deve fare al mondo per poter diventare campione e aiutare la famiglia e gli amici che non sono riusciti a realizzare i loro sogni; perché, come dice Borges, <….per gli argentini l’amicizia è una passione…>.

Da questi marciapiede, dove regna il dolore e manca tutto ,viene il nostro Papa, Francesco, che proprio perché ha vissuto gran parte della vita fra i poveri delle villas miseria della Capitale argentina, arrivato a Roma ha scelto di portare il nome del Poveretto d’Assisi, e invece di indossare i sontuosi abiti papali si è spogliato per assomigliare ed essere più vicino agli uomini, predicando e praticando la carità.

“In un’insalata porteña non può mancare Mafalda con il suo mondo alla rovescia, perché per cambiarlo questo mondo forse bisogna proprio rovesciarlo e cominciare a guardarlo con gli occhi limpidi dei bambini e con l’entusiasmo e la forza dei ragazzi. E neanche può mancare la fantasia e un po’ di pazzia: il Loco  che ci prende per mano, e sulle note di Piazzolla e la favola di Ferrer ci fa fare un viaggio bellissimo e magico per le strade di Buenos Aires.

“A volte noi argentini, gente che viene da quella terra che sta alla fine del mondo, desidereremmo che tutti i bambini del mondo potessero esaudire il loro sogno di essere Maradona, Messi, Gardel o Papa Francesco; qualche volta questo sogno si compie: una Abuela, una Nonna che da trentasei anni sognava di abbracciare suo nipote, strappato alle braccia di sua figlia  da uomini che hanno fatto molto male all’Argentina, negli anni dell’ultima dittatura militare; che per trentasei anni ha lottato per ritrovarlo, pochi mesi fa ha ricevuto il premio di incontrarlo e finalmente abbracciarlo. A nonna Estela è dedicato il nostro spettacolo”.

 

Biografie

Marina Rivera, Autrice.Laureata in Design industriale e in Comunicazione all’Università degli Studi di La Plata, Argentina. Dal 1993 vive in Italia, dove  occupa di arte, progettazione visiva e dello spettacolo. Ha lavorato come art director per studi di comunicazione ed editoriali in Italia, Argentina e Spagna e insegnato alle Università di La Plata e Buenos Aires, Argentina.

Ha svolto attività di organizzazione, coordinamento e direzione artistica per  Fotoleggendo, festival di fotografia; Roma
Obiettivo Donna, rassegna di fotografia femminile; Officine Fotografiche, Roma. Vasta l’attività editoriale, che la vede impegnata, tra l’altro, con La Nuova Ecologia, Legambiente, Legambiente scuola e formazione, ELI European Language Institute, Recanati. Altrettanto significativo l’impegno in campo musicale: Festival  “Tango da pensare”, Udine; Festival internazionale di musica “Pietre che cantano”, Abruzzo; Associazione Solisti Aquilani, L’Aquila; Associazione Musica per la Pace, L’Aquila; Associazione Migrazioni Musicali, Roma; Associazione Incontri di Civiltà, Roma.

Attualmente sta lavorando anche alla realizzazione di una collana di libri e cd per ragazzi per l’editore romano Paolo Dossena, con l’applicazione di nuove tecnologie didattiche.

 

Carlos Branca Regia. Regista di teatro di prosa, lirica, attore e maestro di teatro, è nato a Buenos Aires, Argentina, da genitori italiani. A luglio 2014 è partito il suo nuovo spettacolo Con el repiro del Tango, con Luis Bacalov e l’attore Michele Placido. Nel maggio 2013 ha realizzato lo spettacolo Tango y nada mas, insieme con Giorgio Zagnoni (direttore artistico del Teatro Manzoni di Bologna) e Luis Bacalov. Sempre con Bacalov, ha diretto Estaba la madre (opera lirica rappresentata in Italia e in Argentina), Baires concerto, Y Borges cuenta que… (con la regia di Giorgio Barberio Corsetti), Mi Buenos Aires Querid. In Italia dal 2006, lavora nei principali teatri nazionali: Regio di Parma,  Manzoni di Bologna, Verdi di Busseto, Accademia Chigiana di Siena, fra gli altri. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Buenos Aires, diplomato presso la Scuola di Teatro di Buenos Aires, diretta da Raúl Serrano, col quale collaborò in numerosi progetti teatrali, ha frequentato il corso di regia lirica presso l’Istituto Superiore d’Arte del Teatro Colón. Come regista di opera lirica ha diretto, fra le altre, il Barbiere di Siviglia di Rossini nel Teatro Lola Membrives e nelle sale di varie province argentine. Per l’Istituto Superiore d’Arte del Teatro Colón ha diretto Il sogno di Ulisse del maestro Bruno D’Astoli e La Dirindina di Scarlatti. Nella stagione 2005 ha realizzato la regia de La scala di seta di Rossini al Teatro Avenida e l’opera lirica Tlausicalpan (prima mondiale) di E. Mastronardi al Teatro Argentino, che nel 2006 ha ottenuto il Premio della critica come migliore opera dell’anno. Nel teatro di prosa ha diretto più de cinquanta opere di autori argentini e internazionali, fra cui La madre di   Brecht, Le astuzie di Scapino, Tartufo e Il malato immaginario di Molière.

Dal 2010 dirige Assenza, spettacolo musicale da lui ideato, in vari teatri Italiani.   Tiene master class  di tecnica teatrale per cantanti lirici insieme con il maestro Paolo Coni in Italia.

 

Giovanni Marziliano Direttore.Nato a Milano, è entrato giovanissimo nell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi come di violoncellista di fila, ricoprendo nel tempo diverse posizioni fino a quella attuale di secondo violoncello. Dopo aver debuttato, nel 2008, in un concerto nella stagione del “Crescendo in musica” con l’Orchestra Sinfonica, ha instaurato una proficua e continua collaborazione in questa nuova veste, diventando quest’anno il preparatore della sezione archi dell’Orchestra laVerdi per tutti. Nel 2009 diventa direttore musicale dell’ensemble Hornpipe, con il quale realizza una serie di cicli dedicati ad autori italiani, francesi e tedeschi, spaziando dal repertorio barocco fino ai contemporanei e realizzando, in questo percorso di riscoperta, la prima esecuzione milanese, al Teatro Dal Verme di Milano, in collaborazione con  Fondazione I Pomeriggi Musicali, Accademia del Teatro alla Scala e Scuola Civica di Musica di Milano dell’opera Savitri di G. Holst.   Diplomatosi in Violoncello sotto la guida del Maestro Bernardin al Conservatorio di Milano e in Perfectionement al Conservatorio Superiore di Ginevra con il Maestro Grosgurin, ha proseguito la sua formazione studiando composizione e in seguito completando il corso di Direzione d’orchestra nella classe del Maestro Emilio Pomarico alla Scuola Civica di Milano. Si è poi perfezionato con i Maestri Sugiyama, Shambadal e Ceccato.

 

Maria Teresa Tramontin Maestro del Coro di Voci Bianche. È’ mezzosoprano del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi da oltre 15 anni, sotto la guida del Maestro Romano Gandolfi fino alla sua scomparsa. È stata diretta da grandi maestri quali Chailly, Ceccato, Caetani, Flor, Barshai, Jurowski, Slatkin, Fedoseyev, Morricone, Veronesi, King, Abbado, Sir Marriner, Zhang, Rilling. Ha collaborato con numerose orchestre tra cui Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino. Ha inciso Cd con Placido Domingo, Andrea Bocelli, Juan Diego Florez, Lucia Aliberti e altri. Ha prima studiato pianoforte, teoria e solfeggio,  poi canto lirico e vocalità con Angelo Conti, Sonia Sigurtà e Claudia D’Antoni. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale alla contemporanea. Ha insegnato musica nelle scuole per oltre 16 anni; educa al canto e alla vocalità numerosi cori. Dirige da otto anni il Coro dei detenuti del Reparto dei tossicodipendenti “La nave” nel carcere di San Vittore di Milano.  Dal 2008 è Maestro del Coro delle Voci bianche della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi con il quale ha eseguito nella Stagione 2010/2011 concerti come la Sinfonia n. 3 di Mahler diretta dal Maestro Zhang Xian, i Carmina Burana di Orff sotto la direzione del Maestro Wayne Marshall, la Passione secondo Matteo di Bach diretta dal Maestro Ruben Jais. L’11 settembre 2011, presso il Teatro alla Scala ha diretto il Coro di Voci Bianche nel War Requiem di Britten diretto dal Maestro Zhang Xian. Ancora alla Scala ha diretto nel 2012 il Coro di Voci Bianche in Ivan Il Terribile di Prokof’ev. Ha diretto e dirigerà questo coro in diversi concerti della rassegna “Crescendo in Musica” e durante la Stagione Sinfonica. Tiene il Corso di Canto per Stonati promosso da laVerdi. Si è specializzata con la lode in Musicoterapia presso la Scuola di Artiterapie di Lecco.

 

Yamila Suarez Attrice. Nasce a Buenos Aires. Inizia i suoi studi in campo teatrale nel 1995. Nel 2001 si laurea al Conservatorio di Arte Drammatica e da allora partecipa a diversi spettacoli e progetti artistici in qualità di autrice, attrice, regista e docente, in Italia e all’estero. Incontra i maestri E. Barba, C. Zorzoli, R. Randòn, Melanie Alfie, A. Cèlico, Cora Roca, Ewa Benetz, Roberto Negri. In Italia dal 2004, collabora con diverse strutture: Officina Dinamo, Teatro di Figura Umbro, Teatro Mangiafuoco, Oltre le Parole Onlus, Fuori Contesto, Teatro Poatologico Dario D’Ambrosi, Teatro San Carlino, Teatro. Accettella, Ambasciata Argentina. Nel 2008 fonda la compagnia “Arteattiva” per diffondere le culture e le arti, quali forme attive di formazione, espressione e solidarietà sociale. Dal 2005 partecipa al progetto di ludoterapia del Comune di Roma, a cura di Sale in Zucca Onlus.

 

Rubén Peloni Voce. Nasce a Cañada de Gòmez, in Argentina. Nel 1998 inizia gli studi di canto col Maestro Ruben Coria e un anno dopo comincia il percorso nel tango con due formazioni della città di Rosario: Tritango e Yunta Brava. In Italia dal 2002, ha costituito El Esquinazo, assieme al chitarrista e compositore argentino Adrian Fioramonti. Da allora ha collaborato con importanti ensemble come l’Orchestra Tipica Alfredo Marcucci, Tango Tinto, Hyperion, Lo que Vendrà, realizzando concerti in Italia e in Europa. Collabora attivamente con il pianista argentino Hugo Aisemberg e con Luis Bacalov nello spettacolo Mi Buenos Aires Querido, scritto e musicato da Bacalov, con regia di Carlos Branca. È regolarmente invitato, come cantante solista, a importanti manifestazioni tra cui il Concerto “Astor Piazzolla, lo spirito del Tango” al Teatro Rossini di Pesaro con l’Orchestra d’archi di Pesaro e l’ensemble Novitango. Ha cantato in Maria de Buenos Aires all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo e al Teatro Greco di Taormina con l’Orchestra del Conservatorio di Vicenza. Ha partecipato a diversi progetti discografici tra cui i più recenti: Mi Gran Tango degli Alma Migrante (2011); Santo Remedio / TANGOS insieme con il pianista argentino Pablo Woizinski (2012).

 

Marcela Szurkalo Voce. È una artista poliedrica. Inizia a ballare ad appena 3 anni a Buenos Aires, sua città natale. La sua preparazione va dal folclore Argentino alla danza classica, contemporanea, tango danza e infine di canto.

Ha visitato col suo lavoro 23 paesi diversi. Come coreografa ha vinto diversi premi. Ha fatto parte della compagnia nazionale “Ballet folklorico nacional de argentina” e del “Ballet Brandsen”.

Dal 2004 vive a Roma tenendo corsi e stage di tango argentino e seminari in Europa. Si esibisce regolarmente negli eventi tangheri e festival internazionali come coppia di Tango con diversi ballerini di fama internazionale e come cantante col “Marcela Szurkalo quartet”. Ha creato la compagnia e lo spettacolo interdisciplinare “Tangomalambo” con tango, canto, folklore argentino, percussioni, in tournée per l’Italia ancora oggi. E stata la protagonista tanghera dello spettacolo “Napoletango” del regista Giancarlo Sepe, produzione del Teatro Eliseo e Napoli Teatro Festival, svolto nei più prestigiosi teatri Italiani (Teatro San Carlo di Napoli, Eliseo di Roma, Petruzzelli di Bari, Carignano di Torino tra gli altri) e a Londra nel Colisseum Theatre.