FRONTIERE VARCATE – IL CRITICO GUIDO LODOVICO LUZZATTO 1922-1940 Una ricognizione puntuale e importante

Luzzatto

 

Oggi i critici d’arte sono delle star, ma fino agli anni ’50 del Novecento erano piuttosto grandi studiosi dal gusto inconfondibile  tanto da essere noti solo agli specialisti del settore. Uno di questi fu Guido Lodovico Luzzatto (Milano 1903-1990) portato ora alla ribalta (complice la Fondazione che porta il suo nome) in una mostra temporanea al Museo del Novecento curata da Valeria Iato e Paolo Rusconi, Professore di storia dell’arte all’Università Statale di Milano, sempre attento a togliere dall’oblio persone fondamentali della cultura del Novecento. Contrario al fascismo fin dal suo esordio, dopo la laurea in storia dell’arte con Paolo D’Ancona iniziò a collaborare con “La giustizia”, “La sera” e numerose riviste specialistiche come “Le arti plastiche”, “Il giornale dell’arte”, “La casabella”, “L’arte”. I soggiorni degli anni ’20 a Francoforte, Berlino e Parigi gli consentirono il primato nell’aggiornamento sulla pittura espressionista tedesca e sull’ Ecole de Paris sulla stampa italiana. Nel 1936 pubblicò la prima monografia italiana su Van Gogh presso l’editore Guanda che circolò fra gli artisti del nascente gruppo di “Corrente” influenzandone e rafforzandone gli orientamenti stilistici.

L’esposizione attuale ci mostra la sua corrispondenza con i grandi artisti dell’epoca come Chagall, Kokoschka, Liebermann, Wildt, Casorati, le riproduzioni d’epoca delle loro opere d’arte, i manoscritti, le monografie, i cataloghi delle mostre e libri introvabili degli editori francesi e tedeschi delle avanguardie. Sono inoltre esposti alcuni dipinti, disegni e incisioni che Luzzatto ricevette in dono come ringraziamento per i suoi scritti, fra cui opere di Anselmo Bucci e Wildt. Una sezione documentaria riguarda invece la sua famiglia dalla quale derivò il suo impegno etico e politico di avvicinare democraticamente il pubblico all’arte. Alla fine degli anni Trenta scrisse una cronaca della campagna razziale, quasi un diario della terribile precarietà dell’esistenza prima dell’esilio permanente per tutti gli anni della guerra.

Completa la mostra un video che documenta la storia di Luzzatto attraverso le immagini della casa dove il critico abitò per tutta la vita.

 

Milano,Museo del Novecento, fino al 31 Luglio 2014 ( salvo proroghe)

Via Marconi 1

 

Orari: Lunedi: 14.30-19.30; Martedi,Mercoledi,Venerdi e Domenica 9.30-19.30

Giovedi e Sabato 9.30-22.30

 

Per info: Museo del Novecento, Tel. 02 88444061; www.museonovecento.org

Visite guidate: Civita.Info e prenotazioni 02 43353522 museodelnovecento@civita.it

 

Fabio Giuliani

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