MILANO ARTE MUSICA

Milano Arte Musica

VIII edizione

 

a Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014

 

Martedì 15 luglio, ore 20.30

 

Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16, Milano

 

Salve Regina
Musiche di Händel, Vivaldi, Pergolesi
Accademia Bizantina
Carolyn Sampson, soprano
Ottavio Dantone, direttore

 

Dopo il successo straordinario delle prime sette edizioni, l’Associazione Culturale La Cappella Musicale e il Comune di Milano (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale, Servizi Civici), con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il sostegno della Fondazione Cariplo, della Banca Popolare di Milano, di A2A SpA e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e la collaborazione tecnica del Corriere della Sera, di Radio Classica e di MilanoCard, presentano l’ottava edizione del ciclo Milano Arte Musica, l’importante iniziativa di musica antica che offre all’estate milanese il maggiore ciclo italiano di questo genere, con ben 17 date, 23 programmi musicali e 31 spettacoli, che si svolgeranno in 10 diverse sedi.

L’apertura della rassegna è costituita da un appuntamento nella splendida Basilica di Santa Maria della Passione (via Conservatorio 16), martedì 15 luglio (ore 20.30), affidato ad artisti più volte nostri graditi ospiti, la prestigiosa Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone con il soprano inglese Carolyn Sampson. Alle “Salve Regina” vocali di Vivaldi, Hasse e Pergolesi saranno affiancati concerti grossi di Händel, Geminiani, Gregori e il mottetto “Vos aurae per montes” sempre di Vivaldi.

 

La «Salve Regina» è, tra le antifone mariane che concludono la preghiera giornaliera dell’Ufficio Divino, quella che registra più composizioni, sia vocali, sia puramente strumentali (organo) nella storia della musica fin dal Rinascimento. Il testo esprime diversi “affetti”: dalla tenera confidenza, alla fiducia nell’esperienza del dolore “in questa valle di lacrime”, alla speranza nella misericordia del Figlio. Per questo molte composizioni organistiche del Cinquecento e del Seicento sono divise in più sezioni, spesso impostate su un cantus firmus derivato dalla melodia gregoriana. Nello stesso periodo le composizioni vocali assumono la forma del mottetto in più parti con cambiamenti di tempo per esprimere i diversi “affetti”. In più sezioni, per esprimere i vari contenuti del testo sono anche le tre composizioni in programma, tutte della prima metà del Settecento, e di autori tutti eccellenti operisti. La forma adottata è quella dell’aria per voce sola e strumenti, in parte ispirata alla tradizione dell’Oratorio seicentesco, in parte non insensibile alle tecniche espressive dell’aria operistica nella quale erano maestri. Di A. Vivaldi conosciamo tre composizioni (RV 616, 617, 618) due delle quali con due cori strumentali secondo la pratica antifonica veneziana. Di G. B. Pergolesi sono pervenute due versioni, ambedue in tonalità minori, di un’espressività dolente ma serena e fiduciosa, non drammatica.

J. A. Hasse venne più volte in Italia e fissò la sua dimora a Venezia per l’ultimo decennio di una vita lunga (1699-1783) e di sterminata produttività musicale in ogni campo. Ci ha lasciato ben dieci composizioni per voce e orchestra e due per coro e orchestra.

Alternati con le Salve Regina, sorta di concerti con la voce al posto dello strumento solista, tre “Concerti Grossi” che si distinguono dai concerti solistici per la tecnica dei cori battenti (alternanza tutti-soli). Il termine appare per la prima volta in una stampa musicale proprio nell’opera del lucchese G. L. Gregori nel 1689. Anche il Concerto Grosso è strettamente legato al mondo dell’opera teatrale: la sua forma trae ispirazione dalla sinfonia d’opera.

Biglietti

15 luglio                                                          posto unico 10 euro

 

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.

Abbonamenti: € 120. Tel. 02.76317176.

Prevendite (diritto di prevendita Euro 1,80):

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Sede del concerto

Basilica di Santa Maria della Passione

Via Conservatorio16                MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94

Per informazioni:

Associazione Culturale La Cappella Musicale

via Vincenzo Bellini 2 – 20122 Milano

tel e fax 02.76317176           e-mail lacappellamusicale@libero.it

sito www.lacappellamusicale.com e www.lacappellamusicale.it

twitter @lacappellamusic

Facebook: www.facebook.com/LaCappellaMusicale

 

Il concerto di martedì 15 luglio è in collaborazione con Milano Summer School.

Direzione Artistica: Maurizio Salerno

Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Federica Mazzetti, Emmanuela Cossu, Vincenzo Vitale

Programma

 

Giovanni Lorenzo Gregori

(1663-1745)                                                              Concerto Grosso n.2 in re

 

Antonio Vivaldi

(1678-1741)                                                              Salve Regina RV 617

Georg Friedrich Händel

(1685-1759)                                                              Concerto Grosso Op.VI n. 10

Giovanni Battista Pergolesi

(1710-1736)                                                              Salve Regina

Johann Adolf Hasse

(1699-1783)                                                              Salve Regina

 

Francesco Geminiani

(1687-1762)                                                              Concerto grosso op. 3 n. 3 in mi minore

A. Vivaldi

                                                                                   Mottetto “Vos aurae per montes”

 

In collaborazione con ViviMilano – Corriere della Sera.

 

L’Accademia Bizantina nasce a Ravenna nel 1983, con l’intento di fare musica “come un grande quartetto d’archi”, con lo stesso impegno, la stessa partecipazione e soddisfazione collettiva.

Oggi come allora, col medesimo approccio “cameristico”, il gruppo è interamente gestito dai propri membri, che, assieme, ne stabiliscono obiettivi e linee guida.

Negli anni molte sono state le personalità di spicco del mondo musicale che hanno sostenuto e aiutato la crescita artistica del gruppo: da Jorg Demus a Carlo Chiarappa, da Riccardo Muti a Luciano Berio. L’intento comune, in ogni fase del lavoro, è sempre stato quello di coniugare ricerca filologica e studio della prassi esecutiva su strumenti originali, con un’attenta e rispettosa lettura della partitura, come nella più nobile tradizione cameristica italiana.

Rigore e raffinatezza di Dantone, energia ed estro di Montanari, entusiasmo e complicità da parte di ogni singolo strumentista, si sono fuse insieme come le tessere di un mosaico bizantino, rendendo l’Accademia uno dei più raffinati e vivaci ensembles di musica antica presenti sulla scena internazionale.

Numerose le incisioni per Decca, l’Oiseau Lyre, Harmonia Mundi, Naïve, Arts, Denon, Amadeus (premiate da riconoscimenti come Diapason d’Or e Midem), le partecipazioni a trasmissioni e dirette radiofoniche (Radio France, Rai Radio Tre, RSI, WDR) e i concerti nelle più importanti stagioni e sale di tutta Europa, Israele, Giappone, Messico, Stati Uniti e America del Sud.

Nel dicembre 2011, Accademia Bizantina conquista la sua prima nomination ai Grammy Music Award con il cd inciso per Decca “Purcell – O Solitude” con Andeas Scholl e Christophe Dumaux.

Dal 2012 la direzione artistica e musicale di Accademia Bizantina è affidata a Ottavio Dantone.

Particolarmente importanti e significative le collaborazioni intraprese con i violinisti Viktoria Mullova e Giuliano Carmignola che hanno portato alla realizzazione d’importanti progetti discografici per Onyx e Deutsche Grammophone.

 

Violini I:                       Alessandro Tampieri, Paolo Zinzani, Ulrike Fischer, Ana Liz Ojeda

Violini II:                      Boris Begelman, Laura Mirri, Heriberto Delgado, Elisa Bestetti

Viole:                           Diego Mecca, Gianni de Rosa

Violoncelli:                    Marco Frezzato, Paolo Ballanti

Violone:                       Giovanni Valgimigli

Liuto:                           Tiziano Bagnati

Organo:                        Stefano Demicheli

 

 

Ugualmente a proprio agio in ambito concertistico e sul palcoscenico operistico, Carolyn Sampson riscuote notevoli successi nel Regno Unito, così come in Europa e negli Stati Uniti.

Lavora regolarmente con direttori del calibro di Mark Elder, Markus Stentz, Ivor Bolton, Philippe Herreweghe, Harry Christophers e Robert King.

I suoi ruoli operistici hanno incluso la parte da protagonista nella Semele, Pamina nel Flauto Magico, Anne Truelove in The Rake’s Progress e Plaint in The Fairy Queen. Si è inoltre esibita al festival di Glyndebourne, alla English National Opera e all’Opera di Parigi, nonché nei recital centres di tutto il mondo; nell’ottobre del 2013 ha debuttato alla Carnegie Hall con un recital sold-out nella Weill Hall.

I suoi progetti recenti e futuri includono concerti con la Phiharmonia Baroque Orchestra, la San Francisco Symphony, la Hallé Bergen Philarmonic Orchestra, il Bach Collegium Japan, la Freiburg Baroque Orchestra, la Rotterdam Philarmonic Orchestra e la Vienna Symphony Orchestra.

 

Ottavio Dantone, si è diplomato in organo e clavicembalo presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e ha intrapreso giovanissimo la carriera concertistica, dedicandosi fin dall’inizio allo studio e al costante approfondimento della musica antica, segnalandosi presto all’attenzione del pubblico e della critica.

Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso Internazionale di Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso Internazionale di Bruges (due dei concorsi di clavicembalo più importanti del mondo), primo italiano ad aver ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Dal 1996 è il direttore musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna. Nel 1999, la prima esecuzione in tempi moderni del “Giulio Sabino” di Giuseppe Sarti ha segnato il suo debutto operistico. Da allora affianca alla sua abituale attività di solista e leader di gruppi da camera quella ormai intensa di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio all’opera e al periodo classico e romantico e accostando al repertorio più conosciuto la riscoperta di titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna.

É regolarmente ospite dei più prestigiosi teatri d’opera e dei Festival internazionali più importanti del mondo. Moltissime le registrazioni radiofoniche e televisive in Italia e all’estero, nonché quelle discografiche sia come solista che come direttore, per le quali ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti dalla critica internazionale.

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