Lardini amplia lo stabilimento e apre lo show room di Milano

 

 

Andrea Lardini: “insourcing, riduzione del ciclo produttivo e tecno – logie avanzate sono le formule per vincere le sfide dei nuovi mercati”

Nuovi progetti per il Gruppo Lardini che ha avviato i lavori a Filottrano (An) per un ampliamento di novemila metri quadri dello stabilimento operativo (attualmente 11mila) e ha inaugurato a Milano il nuovo showroom, raddoppiando l’area espositiva. Il Gruppo – fondato nel 1978 dai fratelli Andrea, Luigi, Lorena, e oggi Annarita, nato nel segmento della moda maschile, ma di recente entrato nel settore femminile, – non ha mai smesso di investire, mantenendo negli anni un trend di crescita costante che prevede un +11% per il 2014, pari a 60milioni di euro di fatturato, per una capacità produttiva di 330mila capi l’anno al ritmo di 1.500 al giorno.“Il piano degli investimenti avviato, circa 3.500.000 euro, – spiega Andrea Lardini, presidente – segna la riduzione del ricorso all’esternalizzazione con l’inserimento, all’interno, del processo di decatizzo dei tessuti; prevede un maggiore spazio alla logistica, con una disposizione sequenziale dei settori produttivi, in linea e sullo stesso livello”.                                                                                     “Il vantaggio primario sarà la riduzione della durata del ciclo di produzione, anche di una settimana; l’ottimizzazione dei costi; l’abbattimento dei tempi di trasporto del materiale e del volume di scorta di semilavorati, con un flusso produttivo che assumerà un più omogeneo attraversamento”.“E’ così che vogliamo lanciare la sfida ai nuovi mercati: offrire un prodotto interamente made in Italy, con un rapporto qualità prezzo competitivo, garantendo consegne e servizi efficienti, in anticipo rispetto ad altri Paesi”.


La nuova area produttiva, di novemila metri quadri sarà distribuita su tre piani.
Al piano terra (5400 mq) il reparto di decatizzo, vaporizzazione e controllo dei tessuti; un magazzino informatizzato per la gestione funzionale automatizzata di ricerca e gestione delle pezze; un reparto di taglio automatico; e riuniti altri settori, oggi dislocati, per ottimizzare i flussi delle fasi di produzione. La sequenza iniziale dei trattamenti dei tessuti servirà ad analizzare la loro difettosità e, attraverso il vaporizzo e il decatizzo, a fissare la stabilità dimensionale, esaltare la morbidezza e le caratteristiche delle fibre.
A fianco di questa area, sorgerà un magazzino informatizzato adibito alla ricerca e gestione delle pezze. Una volta richiamate dall’operatore, le pezze saranno gestite autonomamente da robot che preleveranno, porteranno su i tavoli di stesura, e faranno rientrare in magazzino i tessuti utilizzati, diminuendo drasticamente errori umani di gestione, anche contabile, e velocizzando le operazioni. Il nuovo reparto sarà, inoltre, dotato di otto teste di taglio automatico che garantiranno tempi più rapidi e massimi risultati.
 Infine, la sezione che si occupa dell’adesivazione, della segantura e rifilo, avrà il beneficio di spazi maggiori per il passaggio di materiali, con efficiente scorrimento delle commesse di lavoro. Al primo piano e secondo piano sorgeranno il magazzino degli accessori e un ulteriore magazzino capi finiti, per rispondere all’incremento del volume di lavoro.
“Il nuovo stabile ci permetterà di disporre di una ben più ampia area di carico /scarico delle materie prime, di zone di sosta, smistamento e movimentazione del materiale destinato alla lavorazione con un ottimo sistema di controllo dei rischi e l’eliminazione di attività senza valore”, aggiunge Lardini.

Lardini amplia lo showroom di Milano, trasferendosi in Via Manzoni, sempre nel quadrilatero della moda.
La nuova superficie, più che raddoppiata, permette di riunire in un unico spazio espositivo le collezioni uomo e donna Lardini e RVR Lardini, e la linea uomo Gabriele Pasini; prevede una sala riunione, oltre al potenziamento degli uffici riservati a dirigenti e personale ed un’ampia cucina.
Ad accogliere il cliente è un’atmosfera di rigore e raffinatezza. Spazi luminosi e toni delicati, murature bianche che lasciano trasparire i segni del tempo sotto una velatura di colore, arredi in ferro grezzo ma eterei e trasparenti. Sei grandi strutture in ferro grezzo occupano la scena come gigantesche sculture wireframe, suddividendo all’interno della showroom i diversi ambiti di vendita. Sulle strutture in ferro – parte free standing e parte a parete – si mostrano le collezioni, lasciando intravedere, da qualsiasi prospettiva, l’insieme dello spazio ed il mood generale del mondo Lardini, in una sequenza di ambienti che si susseguono senza interruzione di continuità.
E’ un equilibrio di contrasti che genera l’armonia dell’insieme: un contenitore dal sapore grezzo, quasi industriale da un lato, e raffinate lavorazioni artigianali dall’altro; l’impiantistica lasciata schiettamente a vista e l’accurato disegno degli arredi; il pavimento in resina cementizia e le raffinate pannellature in legno di Erable.

“Sono contrappunti – spiega Luigi Lardini direttore creativo del Gruppo – che rispecchiano l’immagine della nostra azienda che affianca alla qualità sartoriale delle lavorazioni, la forza di una realtà industriale all’avanguardia, sotto il profilo tecnologico produttivo.

Per dare un tocco di calore, alle superfici fredde e spigolose del ferro, sono stati scelti tavoli dalle linee tese ma smussate – realizzati su misura da un originale di design anni ‘50 – con piani in rovere laccato nero e invecchiato a mano, che si accompagnano a sedie dell’azienda danese Carl Hansen con sedute in cuoio naturale nero.

A confermare la sensibilità Lardini per le tematiche di ecosostenibilità sono stati impiegati materiali naturali e talvolta di recupero – come le tavole da cantiere riciclate della controsoffittatura – oltre che lampade a LED per l’impianto di illuminazione.

 

 

(Visited 51 times, 1 visits today)