Le irrealtà visibili. L’essenza dell’arte fotografica di Gianni Ettore Andrea Marussi

GALLERIA 9 COLONNE/SPE
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 via Boldrını 10, bologna orarı: 9.00-13.00 / 14.00-17.30 sabato e festıvı chıuso, mostra n. 383

da  giovedì 23 gennaio a mercoledì 20 febbraio 2014

Le irrealtà visibili.
L’essenza dell’arte fotografica di Gianni Ettore Andrea  Marussi

A un mese di distanza dal grande riscontro di pubblico e di critica ottenuto dall’antologica “Anima e materia” alla Milano Art Gallery e della mostra “Le irrealtà visibili. L’essenza dell’arte fotografica di Gianni E. A. Marussi”, alla Società Umanitaria (con il patrocinio della Società Umanitaria e di Arte da mangiare, mangiare  Arte), mostre entrambe curate da Giorgia Cassini, Marussi è ora a Bologna alla Galleria Nove Colonne, protagonista di una esposizione incentrata sull’arte fotografica, circoscritta  ad un preciso tema iconografico, quello delle raffigurazioni sacre, come importante appuntamento artistico e come possibile momento di riflessione.

“Nel ciclo fotografico di sacre raffigurazioni Gianni Ettore Andrea Marussi – afferma Giorgia Cassini – sfrutta genialmente il vincolo ambientale e lo risolve con invenzioni compositive di assoluta novità, libere dalla tradizione classica del soggetto iconografico che magistralmente ritrae. Un patrimonio d’immagini, di raffigurazioni simboliche. Fotografie che presentano un carattere di estrema vivacità espressiva, improntato ora ad un senso  rigoroso del soggetto interpretato con piglio descrittivo, ora ad un fresco  spirito creativo volto ad evocare mistiche presenze sovraumane. Fotografie che presentano un carattere di estrema vivacità espressiva, improntato ora ad un senso rigoroso del soggetto interpretato con piglio descrittivo, ora ad un fresco spirito creativo volto ad evocare mistiche presenze sovraumane.
Sono vere e proprie icone di eccezionale bellezza e valore artistico, sono figure di angeli sorprendenti per lo slancio del ritmo irrealistico che li pervade; sono Madonne col Bambino rese con equilibrio formale e saldo impianto dei volumi, dove alla serena compostezza delle figure accosta il gusto spiccato per il particolare, sia fisionomico che di costume. Esemplifica in merito la Madonna del Carso, composizione sacra animata dal vibrante trascorrere della luce sulla figura femminile, accesa dal colore ricco e brillante del tralcio di vite che taglia in diagonale la composizione rivelando la predilezione di Marussi per una studiata articolazione spaziale. Con garbo squisito Marussi compone gli elementi della cultura slovena con quelli di origine italiana mantenendo sempre un piano di alto livello qualitativo. Nel tenue chiaroscuro, che trae palpiti di umana dolcezza dal volto amorevole della Madonna, traduce il suo sottile senso di grazia. È un gruppo sereno e composto dove le figure sono trattate con una solidità d’impianto stemperata nella squisita eleganza delle fattezze, nella dolcezza dei volti rivelatrici d’una toccante verità poetica. Un tema iconografico che Marussi indaga e presenta in molteplici e differenti letture: dall’idilliaca atmosfera di toni soffusi di colore al nitido profilarsi dell’immagine sacra entro un’inquadratura di genuina e prorompente vitalità mistica: è il caso della “Madonna dell’albero” in cui il profilarsi della figura, entro la cavità del tronco, definisce un’immagine di composta purezza, vivificata dalla calda nota del colore, conferendo alla rappresentazione quel senso di vita arcana sentito da Marussi come principio animatore di tutto l’universo”.

Gianni Ettore Marussi espone dal 1984 e ha realizzato importanti mostre nazionali e internazionali, tra cui ricordiamo tra le più recenti partecipazioni l’edizione 2011 della Biennale di Venezia a Padiglione Italia e Padiglione Tibet, prima nelle sedi di Venezia e poi di Torino; e per la Biennale 2013 a Venezia a Padiglione Tibet.

Le opere di Gianni E. A. Marussi sono esposte in permanenza in prestigiose sedi italiane ed estere, tra cui per brevità si rammentano: Città del Messico: Museo d’Arte Moderna; Pechino: Museo di Storia Cinese ed Istituto Italiano di Cultura; Gallarate (VA): MAGA, Civica Galleria d’Arte Moderna; Genova Pegli: Galleria d’Arte Permanente; Milano: Banca Mercantile Italiana e Galleria Milan Art Center; Nosedo (MI), DepurArt Lab Gallery; San Pietro in Cerro (PC), Museum in Motion; Somma Lombardo (VA): Volandia, Parco e Museo del volo.

Principali riferimenti critici: Vincenzo Accame, Maria Campitelli, Domenico Cara, C. Carfi, Giorgia Cassini, Carlo Castellaneta, Jacqueline Ceresoli, Willy Farnese, Manuela Gandini, Lorella Giudici, Matteo Mazzato, Nicoletta Melone, Antonella Micaletti, Marisa Napoli, Simonetta Pancera, Vincenzo Perna, Mimma Pasqua, Fabrizio Rovesti, Alberto Rovida, Laura Safred, Giorgio Seveso, Carmelo Strano, Paola Valenti, Marcello Venturoli, Silvia Vignati.

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