L’attualità della Scuola di New York

Assieme al cubismo, l’Espressionismo Astratto è uno dei due movimenti artistici più importanti del Ventesimo secolo.

Segna l’estetica fluida di ciò che è stato definito “secolo americano”, allo stesso modo dei romanzi on the road di Jack Kerouac e del Jazz di Miles Davis, partecipi dello stesso milieu culturale newyorkese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A partire dalla fine degli anni Trenta e dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, anche soprattutto per merito d’artisti europei emigrati, come il bavarese Hans Hoffmann, che manteneva una forte carica espressionistica nella scelta dei colori e l’armeno Arshile Gorky, che nelle sue astrazioni biomorfiche rimase in qualche modo legato al surrealismo, cominciarono ad emergere sulla scena artistica del Greenwich Village un linguaggio astratto e un estetica unici. 

Orientandosi verso l’astrattismo europeo questi artisti infatti vi immettevano attraverso gesti istintivi una carica espressiva nuova.

 

 

 

 

 

 

La Scuola di New York fu presto denominata Action Painting, ossia pittura d’azione, trovò nel gesto del dripping di colori e smalti, lasciati gocciolare direttamente su tele srotolate in terra come tappeti, in Jackson Pollock, o in spatolate di colore stese con ampi movimenti delle braccia, in Willem de Kooning o in Franz Kline, il proprio codice espressivo.

 

 

 

 

 

Parallelamente si affermò, con Mark Rothko, Clyfford Still e Barnett Newman, ciò che gli americani chiamano Field Color Painting, che trovava in ampie campiture cromatiche dai toni soffusi e talvolta ipnotici, un corrispettivo incantato, più spirituale e meditativo.

Pollock e gli Irascibili raduna quasi cinquanta opere dalla fine degli anni Trenta a metà degli anni Sessanta, provenienti dall’importante raccolta del Whitney Museum of American Art di New York permettendo una mostra introduttiva ma non priva di fascino a un fenomeno irripetibile quale fu l’Action Painting

La sua profonda trasformazione culturale ha lasciato tracce durature ravvisabili anche in contemporanei, come i pittori Anselm Kiefer e Brice Maiden, scultori come Antony Caro e Richard Serra, fotografi come Hiroshi Sugimoto e Andreas Gursky, il Video Artist Bill Viola, dimostrano come l’eredità culturale dell’informale può dirsi tutt’altro che conclusa.

 

 

Vladek Cwalinski

 

 

Pollock e gli Irascibili – La Scuola di New York

Palazzo Reale, Milano

Fino al 16 febbraio 2014

Catalogo Sole 24 Ore

 

 

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