La proposta di Mi voleva Strehler nasce dal desiderio di festeggiare insieme al pubblico milanese i trentacinque anni dalla nascita di questo spettacolo ormai di culto, con più di mille repliche al suo attivo: è infatti dal 1978, anno della sua messa in scena al Teatro Gerolamo, protagonista allora come oggi Maurizio Micheli, che mantiene immutate la sua forza comica e satirica.
Un esempio di teatro-cabaret ineguagliato, tanto nella misura (due atti di cinquanta e quaranta minuti l’uno), quanto nella composizione. Lo spettacolo gioca infatti su diversi piani mascherando, dietro un’apparente facilità, una riflessione profonda sull’arte dell’attore. Scritto da Umberto Simonetta e dallo stesso Micheli e diretto oggi da Luca Sandri, il testo narra, col pretesto di un provino che un attore di cabaret deve sostenere davanti a Giorgio Strehler e che gli aprirà le porte del grande teatro, uno spaccato del teatro italiano a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Assistiamo così alla scoperta del “teatro alternativo” e all’impegno politico di ispirazione brechtiana, al racconto de “la prise de l’Odéon” ai tempi del ’68 e alle imitazioni nostrane dei grandi innovatori di quell’epoca: il Living Theater, Grotowski, il Terzo Teatro, rese ancora più comiche dallo stridore, forse solo apparente, con la condizione reale del giovane attore narrante.
Ci fa piacere trascrivere una breve nota di Simonetta a proposito dei “suoi” attori.
Ho avuto attori bravissimi ma non di grosso richiamo (almeno non lo erano ancora quando recitavano con me, negli anni tra il ’78 e l’83, dopo alcuni di loro lo sono diventati). Ma i teatri si sono riempiti ugualmente e non solo il piccolo “Gerolamo” di Milano che dirigevo in quel periodo. Il pubblico dunque veniva per assistere al lavoro, probabilmente attratto da qualche autorevole recensione, magari da un titolo indovinato, dal parere favorevole di amici che l’avevano già visto o da chissà che altro. Appena si apriva il sipario (quando c’era il sipario) lo spettatore si trovava così a dover fare prima di tutto conoscenza con l’attore in scena: doveva fissarlo, misurarlo, lasciatemi dire annusarlo, decidere se gli era o non gli era simpatico, decidere se gli avrebbe mai concesso l’autorizzazione a farlo ridere o, come direbbero altri, a inoltrargli il messaggio comico. Questa spietata perlustrazione può durare un attimo oppure un secolo ma qualsiasi sia la sua durata per l’attore e per l’autore sarà sempre eterna. Ho avuto la fortuna di avere degli attori che riuscivano a ottenere il lasciapassare con grande celerità: ma ho la solida convinzione di avergli fornito ogni volta il materiale idoneo a facilitargli e di molto il compito. Con grande emozione con grande gioia ho visto il pubblico abbozzare un sorriso, poi sorridere con maggior decisione, ridere poi e sghignazzare infine senza ritegno.
INCONTRO CON IL PUBBLICO Giovedì 2 maggio alle ore
Al Teatro Carcano di Milano
da mercoledì 1 maggio (ore 15,30) a domenica 12 maggio 2013
Maurizio Micheli
MI VOLEVA STREHLER
di Umberto Simonetta e Maurizio Micheli
Regia Luca Sandri
Una produzione del Teatro Franco Parenti
Durata 1 ora e 30 minuti + intervallo
Orari mercoledì 1 maggio ore 15,30 – feriali ore 20,30 – domenica ore 15,30 – lunedì riposo
Prezzi poltronissima € 34,00 – balconata € 25,00 (studenti € 15,00/€ 13,50)
Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362
E’ valido l’abbonamento “Invito a Teatro”
Prevendite on-line www.vivaticket.it; www.ticketone.it; www.happyticket.it
Per scuole e gruppi organizzati 02 5466367 – 02 55187234
Teatro Carcano – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
www.teatrocarcano.com – info@teatrocarcano.com