dal 28 maggio al 16 giugno 2013
TieffeTeatro/AstiTeatro
ALL’OMBRA DELL’ULTIMO SOLE
Parole e musica per Fabrizio De André
di Massimo Cotto
con Enrico Ballardini, Roberta Lidia De Stefano, Daniele Gaggianesi, Francesca Gemma, Vanessa Korn, Silvia Giulia Mendola, Giuseppe Palasciano, Valeria Perdonò,
Carlo Roncaglia, Francesco Visconti, Fabio Zulli
arrangiamenti e direzione musicale Alessandro Nidi
regia Emilio Russo
con il patrocinio morale della Fondazione De André Onlus
Lo spettacolo è un racconto musicale basato sulle canzoni, le storie e i personaggi raccontati da Fabrizio De André. Un musical anomalo, sulla nostra storia recente, su quegli anni ‘70 caratterizzati da profonde trasformazioni e contraddizioni, ma già anni “mitici” per le generazioni successive.
Protagonista della storia è un gruppo di giovani che vive un momento storico di grandi speranze e di gravi conseguenze: è il 1975 e i ragazzi decidono di aprire un bar in un magazzino dietro Via del Campo, dove fare musica e parlare di rivoluzione. Il locale, diventa luogo di ritrovo di giovani, ma le cose non vanno nel verso giusto e anche se il "sogno" sembra vicino, la strada per il cambiamento è ancora lunga…
All’ombra dell’ultimo sole è un musical sul mondo di Faber, la cui musica non solo segna il ritmo dello spettacolo, ma dà anche il nome ai protagonisti del racconto (da Bocca di Rosa a Nancy, da Michè a Pasquale Cafiero) e permea le atmosfere dei carruggi di una Genova immaginaria illuminata dalle luci del bar “La cattiva strada” fino ai fuochi della rivolta nel carcere scandita dal ritmo della “Canzone del Maggio”.
ALL’OMBRA DELL’ULTIMO SOLE è un omaggio al più grande di tutti, ma anche agli ultimi della fila, quelli che nessuna luce illumina se non quella dei lampeggianti della polizia o dei lampioni dei carruggi, ma che non per questo sono meno grandi nella loro abbagliante umanità. Sono il Sirena, Nuccia, il Boccia, Nina, Teresa, Bocca di Rosa, Paoluzzo, il Gesù. Sono puttane e figli di puttana, ladri e ragazze madri, anarchici e ragazze e basta. Gente che sembra uscire da una canzone di Fabrizio.
Massimo Cotto
Le canzoni di De André a servizio di un musical anomalo su utopie, rivoluzioni e delusioni narrate dalla parte di puttane, anarchici, perdenti e sognatori. Gli arrangiamenti di Alessandro Nidi non scimmiottano l’inimitabile Faber, più che all’altezza il cast di giovani attori e cantanti che garantisce la giusta temperatura emotiva.
Sara Chiappori – la Repubblica
E se “il nostro destino è quello di combattere sapendo che perderemo” il destino dello spettacolo di Russo è di aver vinto la sfida e di aver contribuito a dare ancora più risalto alla poesia di De André.
Da vedere.
Patrizia Pertuso – Metro
I PERSONAGGI – dalle note di regia
Gesù – Carlo Roncaglia
Ha un atteggiamento da leader, non privo di stupori e ingenuità infantili. è il più politicizzato del gruppo.
Paoluzzo – Enrico Ballardini
è il più inquieto. Ha alle spalle molte storie da dimenticare e da rivendicare.
Teresa – Roberta Lidia De Stefano
Disillusa dagli uomini si dedica all’amicizia e all’amore per su figlio. A Genova si è ricostruita una nuova vita, lontana dai ricordi.
Il Sirena – Fabio Zulli
è un “mugugnatore” di professione. Si sposta con movimenti veloci e felini, da ex ladro e da barman professionista.
Nina – Silvia Giulia Mendola
è la più concreta dei ragazzi. I piedi poggiano su tradizioni forti, ma la testa vola in alto.
Nuccia – Francesca Gemma
Nuccia è una puttana. Conosce la durezza della vita, ma è riuscita a conservare un cuore grande per amare ed essere amata.
Il Boccia – Giuseppe Palasciano
Non parla troppo troppo, ma le cose che dice sono sempre incisive. è il più alcolico, indolente e scansafatiche.
Miché – Daniele Gaggianesi
Ragazzo borghese a cui stanno stretti i suoi abiti. Innamorato di Nancy. Impacciato ma intelligente e sensibile.
Bocca di Rosa – Valeria Perdonò
Vende il suo corpo e ci mette anche l’anima. Affronta il suo mestiere con l’entusiasmo dell’apprendista.
Nancy – Vanessa Korn
Nancy sa che il suo amore non può far male. Cammina un gradino sopra gli altri, non per vanità o presunzione, ma per stare più vicina all’aria.
Cafiero – Francesco Visconti
Rude, cinico e ignorante. Forte con i deboli e a capo chino con i potenti. Il mondo può crollare a lui non se ne cura: basta un caffè e tutto va a posto.
L’indiano – Francesco Visconti
Per gli ideali di lotta sconta una pena dura. Il mondo ha tradito i suoi sogni di rivoluzione, ma quei giovani appena entrati in prigione sembrano diversi… chissà…