ITINERARI DI ARCHITETTURA MILANESE 2012: L’ARCHITETTURA MODERNA COME DESCRIZIONE DELLA CITTA’

Itinerari di architettura milanese 2012: Sabato 6 Ottobre 2012

Giunti alla nona edizione, gli itinerari di architettura dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, a cura della sua Fondazione, sono uno strumento per conoscere l’anima della città attraverso le sue più rilevanti espressioni del Novecento.

Dal 2004 vengono organizzati dall’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano e dalla sua Fondazione, con cadenza annuale, degli itinerari tematici programmati da un comitato scientifico e coordinati da professionisti, che costituiscono uno strumento per conoscere l’anima di una città attraverso le sue più rilevanti espressioni del Novecento. Il progetto si articola in tre momenti consequenziali: l’organizzazione di visite guidate in città accompagnate da architetti, l’aggiornamento di un database online in cui è raccolta la documentazione sull’architettura milanese a scala provinciale, e la pubblicazione di libri all’interno di una collana editoriale promossa dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.

Gli itinerari, articolati in cinque aree tematiche, corrispondono ad altrettante modalità di analisi della città: “Figure” (ritratti dal professionismo milanese, itinerari monografici dedicati agli architetti del Novecento), “Tecniche” (architetture descritte nelle loro valenze costruttive e tecnologiche, come alta espressione della cultura materiale lombarda), “Tipi” (indagine attraverso categorie che sottolineano la continuità delle forme, gli elementi comuni e i significati collettivi), “Temi” (percorsi tematici in costante dialogo tra tradizione e modernità) e “Ambiti” (la città studiata attraverso l’analisi delle sue parti costitutive nel rapporto tra edificio, scala urbana e territoriale) rappresentano dei punti di vista attraverso i quali scandagliare la realtà urbana alla ricerca di possibili significati da rapportare all’attualità.

Nel 2012 si è scelto di concentrarsi sulle “Figure”, organizzando 7 itinerari dedicati a maestri dell’architettura moderna milanese: lo scorso 16 giugno sono stati organizzati percorsi dedicati a Piero Bottoni, Giovanni Muzio, Piero Portaluppi, Luigi Figini e Gino Pollini. Il prossimo 6 ottobre sarà il turno di Gio Ponti, Mario Asnago e Claudio Vender, Luigi Caccia Dominioni. Ripercorrere le vicende dei protagonisti dell’architettura milanese e italiana dell’ultimo secolo costituisce uno spunto per riallacciarsi ad un discorso sull’attualità dell’architettura e sul rapporto con la tradizione.

All'interno del programma di iniziative culturali promosso dall’Ordine, il progetto “Itinerari di architettura milanese: l’architettura moderna come descrizione della città” costituisce nel suo complesso un’operazione rivolta alla produzione di cultura, uno strumento per il dialogo tra architetti e cittadini e un tentativo di spiegare la complessità della prassi del mestiere dell’architetto. Il progressivo affinamento della capacità di osservazione da parte dei cittadini verso le forme della loro città, sotto la guida di uno sguardo disciplinare, può contribuire a trasmettere l’importanza del mestiere dell’architetto, evidenziandone il ruolo nella società e riconsegnando un’idea di architettura come fatto collettivo.

Sabato 6 Ottobre si svolgerà la seconda parte della nona edizione degli itinerari di architettura milanese dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, con tre itinerari monografici sui celebri maestri dell'architettura milanese: Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni, Mario Asnago e Claudio Vender. Ripercorrere le vicende dei protagonisti dell’architettura dell’ultimo secolo costituisce uno spunto per riallacciarsi ad un discorso sull’attualità dell’architettura e sul rapporto con la tradizione.

La storia della costruzione della città di Milano può considerarsi rappresentativa della vicenda del moderno in architettura: la lezione di alcuni dei maestri milanesi attivi tra le due guerre ha contribuito alla reinterpretazione – quando non proprio alla rottura – di una visione storicista legata all'uso del linguaggio classico. La rielaborazione dei processi progettuali, consolidata attraverso una fitta prassi negli anni della ricostruzione e del boom economico, ha reso riconoscibile una specifica identità della via italiana alla modernità in architettura. Una visione sinergica in cui l'architettura viene intesa come mestiere nella piena integrazione tra artigianato, industria e progetto.

Il progetto “Itinerari di architettura milanese: l’architettura moderna come descrizione della città” costituisce nel suo complesso un’operazione rivolta alla produzione di cultura, uno strumento per il dialogo tra architetti e cittadini. Il progressivo affinamento della capacità di osservazione da parte dei cittadini verso le forme della loro città, sotto la guida di uno sguardo disciplinare, può contribuire a comunicare l'importanza e la complessità della prassi del mestiere dell’architetto, evidenziandone il ruolo nella società e riconsegnando un’idea di architettura come fatto collettivo.


 

RITRATTI DAL PROFESSIONISMO MILANESE:
SABATO 6 OTTOBRE 2012

Ritrovo presso la Sede dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano in via Solferino 17 alle ore 9:30. Partenza itinerari alle ore 9:45 con ritorno in via Solferino alle ore 13:00. Replica alle ore 14:30 con partenza alle ore 14:45 fino alle ore 18:00.

Gio Ponti
A cura di Fulvio Irace e Manuela Leoni

Milano, culla natale e professionale di Gio Ponti, è anche il luogo in cui egli ha realizzato alcune delle icone più note della propria opera. Edifici come il Grattacielo Pirelli o la Chiesa di San Carlo Borromeo sono il simbolo dell’indissolubile legame instaurato da Ponti – architetto “globale” ante litteram, attivo tanto a Denver quanto a Bagdad, Caracas, Hong Kong o Stoccolma – con il tessuto culturale ed artistico, prima ancora che edilizio, della sua città. L’itinerario si pone l’obiettivo di approfondire criticamente l’attività di Ponti attraverso l'analisi delle proposte attuate per la costruzione di una Milano finalmente moderna, ripercorrendo le tracce del suo percorso attraverso tre categorie (la casa borghese, il palazzo per uffici e la chiesa) accomunate da una costante ricerca tesa al rinnovamento dello spirito di un’epoca.
Per iscriverti all'itinerario dedicato alle opere di Gio Ponti.

Luigi Caccia Dominioni
A cura di Alberto Gavazzi e Marco Ghilotti

Luigi Caccia Dominioni è tra i più autorevoli interpreti di quella tradizione milanese e lombarda dell’architettura riconducibile ad una disciplinata adesione alla realtà, in cui ogni soluzione architettonica, pur non rinunciando a ricercate soluzioni formali, è sempre ricondotta ad una logica stringente, risultato di un’attenta quanto paziente sintonia con il luogo, le tecniche ed i materiali. Attraverso un coerente percorso professionale il suo contributo sembra stabilire un punto di contatto tra il rigore del “modello razionalista” e le libertà espressive della “proposta organica” senza mai tralasciare l’osservazione costante nei riguardi delle “preesistenze ambientali”.
Il breve itinerario milanese intende quindi toccare alcuni capisaldi della sua opera con l’obiettivo di far affiorare le peculiarità di un’instancabile ricerca progettuale, mai legata ad una teoria scritta o insegnata bensì affidata alla cristallizzazione degli oggetti costruiti, in cui l’essenza di un mestiere traspare nel “senso della misura” e nella “rispettosa esecuzione”, delineando la propria originale calligrafia compositiva.
Per iscriverti all'itinerario dedicato alle opere di Luigi Caccia Dominioni.

Mario Asnago e Claudio Vender
A cura di Massimo Novati

A Mario Asnago e Claudio Vender si può riconoscere un’esperienza “autonoma” all’interno del Movimento moderno. Il loro professionismo è rappresentato da una costante e coerente ricerca che ha sorretto la loro intensa attività dagli anni ’30 agli anni ’60 del Novecento.
Partecipi della cultura europea, con una forte tensione verso quella nordica, la loro “produzione milanese” coglie quella forte istanza del costruire città che gli anni del dopoguerra richiedevano. Dagli edifici residenziali agli spazi commerciali e terziari fino alle fabbriche, la loro architettura esprime un linguaggio ricco di continue invenzioni, una straordinaria capacità di pratiche costruttive e di dettaglio che si arricchisce di contenuti poetici e di un’intelligenza “metafisica” accresciuta dal saldo legame di complementarietà tra i due progettisti.
Per iscriversi all'itinerario delle opere di Asnago e Vender.

“Itinerari di Architettura Milanese: l’architettura moderna come descrizione della città”, un progetto dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, a cura della sua Fondazione

Coordinamento scientifico:
Maurizio Carones

Redazione:
Alessandro Sartori
Stefano Suriano
Barbara Palazzi

Curatori itinerari:
Marta Averna, Marco Biagi, Enrico Bordogna, Marco Borsotti, Paolo Brambilla, Federico Bucci, Annegret Burg, Paolo Campiglio, Claudio Camponogara, Maria Vittoria Capitanucci, Giancarlo Consonni, Manolo De Giorgi, Elena Demartini, Elisabetta Dulbecco, Alberto Ferlenga, Federico Ferrari, Massimo Ferrari, Paola Ferri, Luigi Fregoni, Paolo Galuzzi, Gizmo, Stefano Guidarini, Fulvio Irace, Alessandro Isastia, Graziella Leyla Ciagà, Manuela Leoni, Maria Cristina Loi, Marco Lucchini, Luca Molinari, Laura Montedoro, Federico Oliva, Gianni Ottolini, Stefano Poli, Giacomo Polin, Raffaele Pugliese, Roberto Rizzi, Cesare Salvetat, Graziella Tonon, Annette Tosto, Luigi Trentin, Alessandro Trivelli, Piergiorgio Vitillo.

Coordinamento attività:
Giulia Pellegrino
 

 

      

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