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“UN EGITTOLOGO GARIBALDINO MILANESE: LUIGI VASSALLI BEY”
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Mostra a cura di Rina La Guardia e Francesco Tiradritti
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Milano, Castello Sforzesco, Musei d’Arte – Sala 38
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6 luglio – 30 settembre 2012
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La mostra, progettata e curata dalla Direzione delle Civiche Biblioteche di Arte e Archeologia di Milano, con la collaborazione scientifica dell’egittologo Francesco Tiradritti, intende celebrare il bicentenario della nascita dell’egittologo e patriota risorgimentale milanese Luigi Vassalli (1812 – 1887).
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Vassalli lasciò parte dei suoi manoscritti in legato testamentario al Comune di Milano, che ne entrò definitivamente in possesso nel 1899. Altri preziosi documenti (appunti, manoscritti, disegni, fotografie), furono venduti alla civica amministrazione, assieme alla biblioteca personale di Vassalli, dal Museum of Fine Arts di Boston nel 1999.
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Vassalli studiò pittura a Brera e, fervente patriota – prima mazziniano, poi garibaldino – prese parte a molte delle vicende insurrezionali risorgimentali, tra cui le Cinque Giornate di Milano, la difesa della Repubblica Romana e la Spedizione dei Mille.
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Costretto più volte all’esilio, elesse a sua patria d’adozione l’Egitto, dove collaborò con il francese Auguste Mariette alla costituzione del Service de Conservation des Antiquités de l'Egypte e alla fondazione del primo museo egizio del Cairo, il Museo di Bulaq, di cui fu anche direttore ad interim.
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In qualità di Ispettore degli scavi, tra il 1859 e il 1883 diresse ricerche archeologiche in varie località dell’Egitto (Giza, Saqqara, Meidum, Dra Abu el-Naga, Tanis, Edfu, Shaluf, Hawara). Fu anche, per un breve periodo, Conservatore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
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Nel 1871, dietro richiesta del ministro della Pubblica Istruzione, Cesare Correnti, visitò le maggiori raccolte egittologiche italiane, allo scopo di redigere un piano di miglioramento ed ampliamento delle stesse.
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La mostra è divisa idealmente in tre sezioni. La prima ripercorre le vicende della vita avventurosa di Vassalli. La seconda è dedicata alla “riscoperta” e allo studio dei suoi manoscritti. La terza documenta la sua attività presso il Service de Conservation des Antiquités de l'Egypte e alcune delle scoperte archeologiche da lui compiute, che sono rimaste fondamentali per lo sviluppo dell’archeologia e della museografia in Egitto nel XIX secolo.
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Il materiale selezionato, esclusivamente di proprietà del Comune di Milano e in gran parte inedito, viene presentato al pubblico per la prima volta con un progetto espositivo organico, che prevede la collaborazione della Direzione organizzatrice con i seguenti Istituti culturali civici: Archivio Fotografico, Raccolte Artistiche, Raccolte Storiche.
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La mostra sarà affiancata da visite guidate e conferenze di accompagnamento.
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© Comune di Milano, Biblioteca Archeologica – Biblioteca d’Arte – CASVA
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