TURISMO RELIGIOSO IN ITALIA: BOOM DI STRANIERI IN ARRIVO PER NATALE

Osservatorio BitLab: non solo Roma, ma anche S. Giovanni Rotondo e Torino tra le mete “top” 

Si avvia a conclusione un anno d’oro per il turismo religioso in Italia. Nei mesi scorsi si è registrato un sensibile incremento di presenze, che lascia sperare in un superamento dei 40 milioni contati per il 2007 (per un giro d’affari pari a 4 miliardi di euro, +20% rispetto al 2006; fonte: Trademark Italia), anche se il vero e proprio boom di stranieri, tedeschi in primis, è atteso per le imminenti festività natalizie.

Non senza qualche novità. Roma e il Vaticano restano saldamente in testa alla classifica delle mete maggiormente scelte per i pellegrinaggi, ma a insidiarne il primato sono San Giovanni Rotondo (Foggia), complice l’ostensione della salma di Padre Pio, e Torino, alle prese con il conto alla rovescia per la prossima esposizione della Sacra Sindone.

Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio BitLab, commissionato da Expo Cts, società partecipata da Fiera Milano e Unione del Commercio, in vista di BIT 2009 (Borsa Internazionale del Turismo), in programma a Milano dal 19 al 22 febbraio 2009, che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 novembre 2008, ha monitorato oltre 1.000 articoli di circa 100 testate giornalistiche appartenenti a 20 Paesi esteri, dall’Europa all’America all’Asia.

  Top 10 destinazioni religiose italiane più citate dalla stampa estera

Posizione Destinazione INDIM
Lazio/Roma 15.95%

Puglia/San Giovanni Rotondo e Bari

14.31%
Piemonte/Torino 12.08%
Umbria/Assisi 11.26%
Lombardia/Milano 9.57%
Campania/Napoli 8.40%
Sicilia/Trapani e Palermo 7.86%
Marche/Loreto 5.71%

Toscana/Via Francigena

5.57%
10° Trentino/ Percorsi dei Papi 3.92%

              

La Città Eterna (26 milioni di turisti nel 2007, due in più rispetto all’anno precedente), gemellata con Gerusalemme e Santiago di Compostela, rimane al top delle destinazioni preferite (INDIM[1] 15.95%), a livello non solo nazionale, ma anche mondiale, soprattutto in virtù di una politica tesa a introdurre sempre maggiori agevolazioni per i turisti religiosi: dalla Carta del Pellegrino, che permette di accedere ai mezzi pubblici e ai musei pagando solo un biglietto, della durata di un anno, il cui prezzo oscilla tra i 19 e i 25 euro [Diario del Viajero (E), 13/06/08], alle frequenti promozioni offerte dall’Opera Romana Pellegrinaggi, che organizza, tra l’altro, un tour dei musei vaticani senza file, compresa un’audioguida, al modico costo di 25 euro [New York Times, 07/09/08, Elisabetta Povoledo], per arrivare al lancio della prima compagnia aerea del Vaticano per i pellegrini cattolici [Travel Daily News.com, 13/11/2008, n.f.].

   

Dietro la Capitale balza in seconda posizione (INDIM 14.31%) San Giovanni Rotondo (8 milioni di turisti all’anno, 7.000 al giorno), letteralmente presa d’assalto dai fedeli di Padre Pio all’indomani della riesumazione dei suoi resti mortali e della loro esposizione alla pubblica venerazione (dal 24 aprile 2008 al settembre 2009), evento paragonabile alle Olimpiadi per la sua grandiosità. “Sono circa 750.000 le persone che hanno prenotato fino a dicembre per poter vedere la salma di San Pio: una testimonianza della sua perdurante popolarità, un desiderio di qualcosa di spirituale che la Chiesa cattolica spesso non dà” [New York Times, 25/04/08]. Nella località dell’entroterra foggiano, ma anche in tutta la Puglia, si è registrata un’impennata di turisti senza precedenti, con un indotto economico e commerciale salutato con soddisfazione dagli amministratori locali, ma non esente da critiche. “San Giovanni Rotondo –scrive il quotidiano francese Le Mondeè diventata una specie di Las Vegas. Ecco il vero miracolo di Padre Pio, che ha trasformato un misero paesino in un’attrazione turistica con magliette, immaginette e tutto il merchandising possibile. La Pio City si allarga, gli hotel si moltiplicano, i commercianti si fregano la mani, ma l’esposizione pubblica della salma del frate appare come un’operazione di marketing” [24/04/08, Jean Jacques Bozonnet].

 

Sorprendente anche il risultato di Torino (INDIM 12.08%), che guadagna il terzo posto nella top ten delle destinazioni italiane preferite per il turismo religioso (5 i milioni di euro già investiti in tal senso dalla Regione Piemonte), scalzando mete dal fascino intramontabile come la francescana Assisi (INDIM 11.26%) e Milano (INDIM 9.57%). Anche in questo caso il tutto sembra riconducibile a fattori contingenti. “Nel 2010, per la prima volta dopo 12 anni, la Sacra Sindone verrà esposta al pubblico nel Duomo di Torino. Nel 1998, l’ultima volta che venne esposta, nel capoluogo piemontese arrivarono 2,5 milioni di pellegrini. Nel 2000 si ridussero a circa la metà. Per il 2010 l’amministrazione comunale si aspetta almeno 2 milioni di turisti in visita alla sacra reliquia di Gesù” [Die Presse (A), 02/06/08, n.f.].

 

Da segnalare, infine, altre declinazioni del turismo religioso: non sono solo chiese, santuari, musei e reliquie sacre, ma anche processioni caratteristiche (come quella dei Misteri a Trapani, in Sicilia, la più lunga e complessa della Settimana Santa in Italia, e quella analoga che si tiene, sempre a ridosso della Pasqua, a Bari) e cammini devozionali (non solo la Via Francigena, in Toscana, che vede disseminati lungo il suo percorso gioielli artistici e paesaggistici di inestimabile bellezza, ma anche, al Sud, la Via Appia, che collega Roma a Brindisi, e la Via Micaelica, in Puglia, oggetto entrambe di un ambizioso progetto di restaurazione, finanziato dal Banco di Napoli e da Finmeccanica, che prevede di ripristinare i percorsi battuti anticamente da pellegrini, crociati e mercanti diretti in Terrasanta) ad attirare in Italia visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

 Top 10 nazionalità dei turisti religiosi in Italia più citati dalla stampa estera

Posizione Nazionalità INDIM

               

I tedeschi, con un INDIM dell’11.50%, restano di gran lunga i più numerosi. “Ogni anno –scrive il quotidiano in lingua Die Weltpiù di 500.000 tedeschi sono in pellegrinaggio, a piedi, a cavallo o in bici, verso Santiago de Compostela, Roma o Mariazell. I numeri sono in costante aumento: se prima il pellegrinaggio significava viaggio per purificarsi dai peccati, oggi ci si muove anche per nostalgia della tranquillità e per sfuggire alla normale quotidianità” [30/07/08, Claudia Becker].

 

Non sono da meno gli inglesi (INDIM 10.37%), che si sposteranno in massa verso il Belpaese per un Natale a metà tra spiritualità e divertimento, usufruendo di pacchetti low cost altamente convenienti. “Qual è il vero sentimento del Natale? Scopritelo con un viaggio di otto giorni che si chiama «Cercando San Nicola». L’offerta, proposta dall’azienda di viaggi The Traveller, porta in Puglia per scoprire le storie del miracoloso donatore di regali noto in seguito come Santa Klaus. Il tour fa visitare Bari e la basilica costruita per le sue reliquie, poi a Natale prevede un giro a piedi con guida turistica attraverso la barocca Martina Franca, fermandosi per pranzo in una trattoria. Otto giorni, dal 22 dicembre, al costo di 2.395 sterline” [Times (GB), 19/10/08, Vincent Crump].

 

Più tradizionalisti i francesi (al sesto posto, INDIM 7.60%), che si riverseranno principalmente a Roma, indicata come la quarta città d’Europa, dopo Strasburgo, Parigi e Vienna, dove è bello trascorrere il Natale, grazie soprattutto alla possibilità di assistere alla Santa Messa in Piazza San Pietro, l’appuntamento in assoluto più solenne [www.eparsa.fr, 27/10/08].

 

Stessa meta anche per i sudamericani, balzati all’ottava posizione (INDIM 4.30%), nella top ten delle nazionalità degli stranieri in pellegrinaggio in Italia, specie grazie al cospicuo afflusso registratosi in concomitanza con la recente canonizzazione di Narcisa de Jesus Martillo Moran. “Roma è una delle mete principali per il turismo religioso del pianeta e diverse agenzie di viaggi sudamericane organizzano pacchetti per visitare la Città Eterna. I pellegrini sudamericani sono disposti a pagare fino a 3.595 dollari per raggiungere Roma, che considerano parte della Terrasanta” [Hoy (Ecuador), 19/05/08, n.f.].

 Per informazioni: Klaus Davi &Co. Tel 02/860.542Anna Gomarasca                a.gomarasca@klausdavi.comGerardo Mauro                   g.mauro@klausdavi.com 


[1] L’indice quantitativo d’immagine (INDIM), è il dato quantitativo che permette di riassumere numericamente la visibilità di un dato macro-argomento rispetto alla totalità degli articoli che compongono le voci dell’Osservatorio Nathan il Saggio oppure la visibilità di una data tematica all’interno della rispettiva voce di macro-argomento.

Gerardo Mauro (g.mauro@klausdavi.com)

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