L’ALTROVE DELL’IMMAGINE – RENATE BALDA INGE DICK SONIA COSTANTINI

L’altrove dell’immagine

a cura di Matteo Galbiati

31 marzo > 28 aprile 2012

inaugurazione sabato 31 marzo ore 18.30

 

Lo Studio Vanna Casati Arte Contemporanea è lieto di presentare al pubblico la mostra L’altrove dell’immagine, curata da Matteo Galbiati, in cui si presenta un confronto e un dialogo particolarmente suggestivi tra le opere di tre artiste – Renate Balda, Sonia Costantini e Inge Dick – le cui poetiche, nel corso degli anni, si sono affinate e consolidate in una lunga e intensa ricerca che le ha rese affermate protagoniste nel panorama dell’arte contemporanea internazionale.

Il loro linguaggio si definisce per una visione concentrata e orientata sulla profondità del monocromo che, pur ricorrente in molti artisti contemporanei, si carica e rigenera in ognuna di loro secondo un accento esclusivo, specchio delle peculiari sensibilità individuali. La monocromia palpitante di queste tre artiste si compone, infatti, in due calde variazioni nella pittura (Balda con colori sedimentati e stratificati e Costantini con cromie scolpite, scritte con timbro segnico) e una, forse inaspettata o magari impensabile, nella fotografia (Dick che realizza polaroid di grande formato fotografando la luce naturale in lunghissime esposizioni fisse). La visione scorre attraverso forti analogie e sottili variazioni che accertano le mutevoli possibilità di una scelta iconografica al contempo così rigorosa e assoluta, quale quella monocroma, ma anche tanto aperta e libera per la suggestione dello sguardo e della mente. Le tre artiste, che già in altre occasioni hanno condiviso progetti comuni, ripensano, in quest’occasione, nuovamente proprio a questo loro comune guardare oltre, al vedere dentro e nel profondo delle cose che, quale strumento utile per una riflessione sempre più puntuale, rintraccia proprio nel rapporto con l’altro – artista o spettatore – la forza di questa scelta.

Gli elementi essenziali, i principi primi, del loro dipingere e fotografare sono tutti giocati sul binomio luce-colore essenze insostituibili della loro pratica. Da loro tale binomio non viene mai enfatizzato come strumento per conseguire opere che siano autonome e autosufficienti, slegate dal carattere di chi le esegue. Non prendono mai una distanza da quello che fanno, ma in questo cercano di mettere tutta la sensibilità del loro animo. Non c’è un tentativo di spersonalizzazione totalizzante, che viene invece perseguito con forza da altri, né vogliono l’allontanamento dal cuore sensibile dell’uomo, ma il rapporto luce-colore rimane sempre verificato come atto dei sensi, come gesto realizzato e offerto umanamente. Non si profetizza il principio dell’assenza, ma si sollecita istintivamente e immediatamente la possibilità percettiva di un assoluto che, nello spazio e nel tempo delle opere, diviene atto fisico, reale e concreto.

Anche il tempo diventa una componente fondamentale per la comprensione e la verifica di queste opere. Balda, Costantini e Dick contemplano la temporalità come momento essenziale al loro fare sia perché attendono ad un tempo, preciso, accorto e ponderato, nella produzione pratica ed effettiva del lavoro che va dal suo concepimento all’ultimazione dell’opera, sia perché in ciascuna il tempo resta strumento indispensabile per lasciar ricorrere alla vista l’assoluto di un’immagine che, rivelandosi e disvelandosi oltre il limite del visibile, vibra e sposta sempre oltre il proprio senso e rinnova il proprio esser-ci in quanto suscettibilmente legato alle peculiari condizioni dell’ambiente e del momento (il tempo appunto) in cui le opere vengono osservate e vissute.

In mostra saranno presentati dipinti, opere su carta e fotografie di grandi dimensioni in un allestimento che sottolinea tanto lo stretto rapporto relazionale con le specificità dello spazio della galleria che le ospita, quanto l’incontro con lo sguardo dell’osservatore che viene spinto a farsi indagatore e rilevatore delle reciprocità affini o delle disparità singolari delle loro tre esperienze, dei loro tre linguaggi, tutti indirizzati verso questa tensione all’assoluto, all'altrove dell’immagine

STUDIO VANNA CASATI

Via Borgo Palazzo, 42 (interno) – 24125 Bergamo

Telefono e Fax 035.222.333

E-mail: vannacasati@fastwebnet.it – www.vannacasati.it

dal lunedì al venerdì 16.30-19.30 | Sabato:11.00-12.30 – 16.30-19.30 | martedì chiuso

.

(Visited 29 times, 1 visits today)