Seminario di Studi “Elémire Zolla a Lugano, un’esperienza cosmopolita”, Giovedì 30 Giugno, ore 17.30, Auditorium dell’Università della Svizzera Italiana (USI)

Seminario di Studi Elémire Zolla a Lugano, un’esperienza cosmopolita A quarant’anni dall’istituto Ticinese di Alti Studi

Quarant’anni fa, nel cuore del Canton Ticino, a Lugano, crocevia geografico tra Svizzera e Italia, Nord e Sud dell’Europa, si realizzò un piccolo miracolo culturale di cui buona parte dell’opinione pubblica ha perso memoria. Un gruppo d’ingegni d’altissimo livello, esperti di scienze «altre» rispetto a quelle dominanti, intellettuali controcorrente, spesso ostracizzati dagli ambienti accademici dell’epoca, si raccolse attorno al carisma e al sapere di Elémire Zolla (1926­2002), per animare un’iniziativa coraggiosamente e dottamente «alternativa» ai venti del Sessantotto: l’Istituto Ticinese di Alti Studi (ITAS ­1970­1973). Chi furono questi pensatori che avevano il culto della Tradizione, discutevano di musica sacra, letteratura, archeologia, critica all’Occidente, simbologia, esoterismo, magia alle pendici del monte Bré, tra le mura dell’Heleneum, la villa più cosmopolita del Ceresio? E chi fu veramente Elémire Zolla, cui Piero Citati attribuiva nel 2002 non una, ma almeno una decina di diverse identità? Un letterato, un giurista, un filosofo, un antropologo, un «guru» per piccole élite di intellettuali; un esoterista, un esteta, un sincretista religioso, un pontiere tra Occidente e Oriente? Quale fu il valore della proposta dell’ITAS, e qual è la sua attualità?E Lugano, sede storica di quell’esperienza, cosa può conservare dello spirito di quell’avventura e, più in generale, di uno spirito dei tempi che la portò a essere un privilegiato luogo di accoglienza culturale (si pensi fra i tanti a Hesse, a Benedetti Michelangeli, a Prezzolini), mentre mette in cantiere il proprio futuro culturale?

Della vicenda dell’Istituto Ticinese di Alti Studi e della figura e del pensiero di Elémire Zolla che ne fu animatore e direttore, si discuterà Giovedì 30 Giugno 2011, dalle 17.30 alle 19.30, nell’Auditorium dell’Università della Svizzera Italiana (USI), in via Buffi 13 a Lugano. Il seminario cercherà di evidenziare il particolare clima cosmopolita che animò quell’esperienza e l’elaborazione, per molti versi ante litteram, di una piattaforma di studi multidisciplinare per lo sviluppo di quello che, sin dall’inizio, fu concepito dai suoi creatori come un modello di formazione universitaria fondato su valori esplicitamente contrapposti al materialismo della cultura europea del tempo. Il seminario sarà anche un’occasione per riflettere: sul ruolo dello «spirito», inteso nel suo senso più ampio, all’interno di una società dominata dalle scienze esatte e misurabili, ma intimidita dalle antiche categorie dell’eterno e dell’incommensurabile; e sull’importanza della cultura per sottrarre l’uomo alla dittatura delle cose.

Il seminario vedrà la partecipazione di Carlo Ossola (Elémire Zolla: mistica e sogno), Claudio Bonvecchio (Elémire Zolla, l’esoterico)e Francesco Paolo Campione (Elémire Zolla e il dialogo dei saperi). Alle relazioni farà seguito una discussione moderata da Carlo Silini, responsabile della terza pagina del «Corriere del Ticino».

Il seminario è promosso dal Museo delle Culture di Lugano, in collaborazione con: l’Istituto di studi italiani e il TEC­Lab dell’Università della Svizzera italiana; il Centro di Ricerca di Scienze e Simbolica dei Beni culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria e l’Istituto di Filosofia applicata della Facoltà di Teologia di Lugano.

Il seminario sarà aperto da un saluto della Città di Lugano e da una breve comunicazione di Paolo Gerini, presidente della Fondazione «Ada Ceschin Pilone» di Zurigo, sostenitrice di un progetto di ricerca scientifica sulla formazione dell’immagine dell’Oriente nella cultura europea del Novecento e sul Cosmopolitismo, di cui il seminario fa parte.

 

MCL, Heleneum, Via Cortivo 24/28, 6976 Lugano-Castagnola, Svizzera;  Tel. +41.(0)58.866.6960; Fax +41.(0)58.866.6969;  www.mcl.lugano.ch  ; e-mail info.mcl@lugano.ch .

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