La formagella di Tremosine, il formaggio Garda ed il LattecrudoTremosine sono i prodotti di punta della Cooperativa Alpe del Garda.
Formaggi che rientrano nel patrimonio delle risorse importanti , da riequilibrare e da sviluppare, in quanto:
– appartengono alla natura , alla cultura , alla storia e alla economia dei ns. territori;
– sono risorse inesauribili e quindi a maggior ragione vanno curate difese , fatte conoscere ed apprezzare.
Essi sono il frutto finale di una combinazione di diversi elementi:
-ambiente, inteso come origine geografica precisa e definita,
-lavoro dell’uomo, dal momento della produzione del latte , della trasformazione e della stagionatura.
-materia prima, dalle caratteristiche costanti e ben individuabili; un esempio per tutti è fornito dal patrimonio del nostro latte ( risultato uno dei migliori d’Italia) , base di partenza per ogni tipicità casearia.
La tipicità è un valore capace di dare, a sua volta, valore.
Nata nel 1980 dall’iniziativa di 60 soci, la Cooperativa Alpe del Garda si trova all’interno del Parco Alto Garda Bresciano. “La nostra azienda è situata sull’altipiano di Tremosine che si affaccia sul Garda e vanta vegetazione e caratteristiche climatiche molto particolari. Tutto il latte che lavoriamo proviene da queste zone. Anche le varie fasi di produzione e stagionatura avvengono sul territorio”, afferma Renato Cassoni, direttore. Il formaggio di punta della Cooperativa è la Formagella di Tremosine. “Già nel nome, formagella, scritta con una sola “g”, si nota un accento di tipicità. In un anno ne realizziamo circa 400mila pezzi. E’ il nostro prodotto di punta che produciamo utilizzando il latte che proviene dai nostri allevamenti e dalle ns. malghe”, precisa Cassoni. La Cooperativa, infatti, vanta un proprio allevamento con 350 capi di sola razza bruna, 200 dei quali in lattazione. “Ogni anno lavoriamo circa 60mila quintali di latte”. Oltre alla Formagella Tremosine, un’altra produzione firmata Alpe del Garda è il formaggio “Garda”: un formaggio stagionato almeno 12 mesi e che rientra nell’elenco dei formaggi tradizionali della Regione Lombardia. “La produzione di formaggio Garda si attesta sulle 8mila forme annue ed è esclusivamente prodotto con latte di vacche di sola Razza Bruna e certificato dal Consorzio di “SolaBruna”, ogni forma pesa circa 7 Kg. Non possiamo non parlare, infine, del nostro formaggio a latte crudo, LattecrudoTremosine l’ultimo nato. Sebbene resti un prodotto di nicchia è molto apprezzato soprattutto dagli intenditori. In questi 30 anni di storia, la Cooperativa Alpe del Garda ha sempre affidato il sell out dei suoi prodotti a una rete di distributori . Nel tempo, inoltre, ha avviato altre importanti attività come l’agriturismo e lo spaccio aziendale ed i mercati settimanali dove si possono acquistare oltre ai formaggi e salumi prodotti dalla Cooperativa stessa anche tutti i prodotti tipici ed artigianali dell’intero Parco Alto Garda Bresciano.
I nostri formaggi rientrano nel patrimonio delle risorse importanti , da riequilibrare e da sviluppare, in quanto:
– appartengono alla natura , alla cultura , alla storia e alla economia dei ns. territori;
– sono risorse inesauribili e quindi a maggior ragione vanno curate difese , fatte conoscere ed apprezzare.
Essi sono il frutto finale di una combinazione di diversi elementi:
-ambiente, inteso come origine geografica precisa e definita,
-lavoro dell’uomo, dal momento della produzione del latte , della trasformazione e della stagionatura.
-materia prima, dalle caratteristiche costanti e ben individuabili; un esempio per tutti è fornito dal patrimonio del nostro latte ( risultato uno dei migliori d’Italia) , base di partenza per ogni tipicità casearia.
La tipicità è un valore capace di dare, a sua volta, valore.
Non è un concetto fermo, immutabile ma capace di dare riconoscibilità a un prodotto, perché si esprime con la fedeltà a una tradizione e nello stesso tempo, la reinterpreta, la rilegge ‘con lealtà’ e ‘con intelligenza’, attraverso gli strumenti che il presente mette a disposizione per andare verso il futuro.
La tipicità deve aprirsi a tutte le direzioni non trattenersi a livello locale, perché è sì necessario alimentare un legame con la tradizione e restare radicati al territorio, ma anche contemporaneamente sapersi organizzare per guardare avanti.
La difesa della tipicità consiste anche nel farla fruttare individuando verso quali direzioni spenderla , per renderla produttiva.
A mio parere, le direzioni sono due e strettamente legate:
– Qualità
– Mercato
La tipicità deve incrociare la qualità, meglio ancora l’eccellenza: deve tener alta la guardia, per fare in modo che questi termini siano il più possibile non separabili.
La qualità da perseguire dovrebbe essere
– alimentare, che è la capacità di assicurare buon nutrimento ed energia in condizioni
di sicurezza e igienicità, nel rispetto della salute del consumatore (un prodotto deve, in
rapporto alle condizioni soggettive del consumatore, far bene)
– organolettica o sensoriale, che accorpa quelle caratteristiche di aspetto, sapore,
odore e consistenza tali da determinare la gradevolezza di un prodotto (un prodotto deve
piacere)
–d'uso, che riguarda la capacità e le modalità di conservazione del prodotto, gli
aspetti commerciali (disponibilità e presentazione), il rapporto col prezzo (un prodotto deve
essere funzionale e accessibile)
La qualità di un prodotto
* va continuamente incrementata attraverso:
– investimenti finalizzati (a cui non possono essere estranee le Istituzioni, perché la qualità
dei prodotti si riflette positivamente sull’immagine del territorio che li produce);
* va accompagnata ai mercati, per raggiungere tavole lontane, per farsi conoscere.
* ha bisogno di idee e di mezzi per realizzarle.
Per rendere sfidante e competitiva la qualità è necessario superare alcuni luoghi comuni, come l’idea che la qualità vada sostenuta limitando la produzione.
Stiamo vivendo un momento in cui i consumi si stanno contraendo ed essenzializzando.
Per essere competitivi, allora, è giusto puntare alla qualità, ma occorre
Andare alla ricerca di modi che consentano la riduzione dei costi,
– l’ampliamento delle prospettive.
Per vendere, insomma, occorre slargare l’orizzonte sia delle Imprese sia dei mercati, superare
l’idea che si basta a se stessi: nessuna impresa può compiutamente bastare a se stessa.
In sintesi:
Si riesce a mettere a frutto la tipicità se si continua a procedere sulla strada della qualità.
capaci di contenere i prezzi e di moltiplicare gli ingressi ai mercati.
non deve limitare i suoi prodotti alla nicchia dell’autoconsumo locale
Alpe del Garda Soc. Coop. Agricola
Via Provinciale 1- Tremosine (BS)
tel. 0365 953050 – 918014 – fax 0365 953181
www.alpedelgarda.it – info@alpedelgarda.it