La Passione secondo Matteo – Auditorium – Milano

 Martedì 19 aprile 2011 ore 19.30
Mercoledì 20 aprile 2011 ore 19.30
Venerdì 22 aprile 2011 ore 19.30

Johann Sebastian Bach
Passione secondo Matteo
per soli, coro, coro di voci bianche e orchestra BWV 244

EVANGELISTA, Makoto Sakurada (tenore)
ARIE-UXOR PILATI, Lisa Larsson (soprano)
ARIE-TESTIS 1, David Hansen (controtenore)
ARIE-TESTIS 2, Kenneth Tarver (tenore)
ARIE-PONTIFEX 2, Christian Senn (baritono)
JESUS, Thilo Dahlmann (basso)
PONTIFEX 1-PILATUS-PETRUS-JUDAS, Stefan Vock (baritono)
ANCILLA 1, Kaoru Saito (soprano)
ANCILLA 2, Ismaela Offredi (soprano)
Viola da gamba Amélie Chemin

Orchestra Sinfonica e
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Maestro del Coro Sinfonico Erina Gambarini
Coro di Voci Bianche de laVerdi
Maestro del Coro di Voci Bianche Maria Teresa Tramontin
Direttore Ruben Jais

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3

Orario biglietteria
dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00
Biglietti
Euro 13,00/25,50/33,00/40,00

La Passione secondo Matteo

L’esecuzione di una delle grandi Passioni di Johann Sebastian Bach è da molti anni parte integrante del cartellone de laVerdi nel periodo di Pasqua.
In questo appuntamento l’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi presentano la Passione secondo Matteo diretta da Ruben Jais, maestro del Coro Erina Gambarini.
Sul palco, inoltre, il Coro di Voci Bianche de laVerdi diretto da Maria Teresa Tramontin.

La Passione secondo Matteo, composizione di musica sacra per voci soliste, doppio coro e orchestra, su libretto del poeta Picander, è la trasposizione musicale dei capitoli 26 e 27 del Vangelo secondo Matteo, inframezzata da corali e arie.

Martedì 19 aprile 2011 ore 18.00
Conferenza a ingresso libero
Foyer dell’Auditorium di Milano
Guida all’ascolto della Passione secondo Matteo di Bach con il Maestro Ruben Jais

Programma:
La Passione secondo Matteo è una delle cinque Passioni composte da Bach; a noi ne sono giunte solo due (l’altra è la Passione secondo Giovanni). Eseguita per la prima volta il Venerdì santo del 1727 nella Chiesa di S. Tommaso di Lipsia, negli anni successivi è stata ripresa almeno altre tre volte, in ognuna delle quali il musicista ha apportato modifiche. La versione che per tradizione si esegue fa riferimento alla versione del 1736, per la quale Bach ha previsto, tra l’altro, l’inserimento a chiusura della prima parte di un grandioso corale proveniente dalla Passione secondo Giovanni.
L’imponenza dell’organico vocale e strumentale – tre cori, dei quali uno di voci bianche, sei cantanti solisti e doppia orchestra – si adegua perfettamente a una partitura di grande respiro musicale che affronta l’episodio-chiave del Cristianesimo: dall’ultima cena di Gesù al tradimento di Giuda, dagli interrogatori ai quali è sottoposto alla condanna a morte, dalla crocifissione alla sepoltura. La voce recitante dell’Evangelista fa da filo conduttore (le sue parole provengono dai versetti del Vangelo di Matteo); tra i personaggi spiccano quelli di Gesù e di Ponzio Pilato.
Un ruolo importante è affidato al Coro, impegnato in quasi la metà dei numeri (in totale sessantotto) per esprimere i turbamenti dei seguaci di Gesù, oppure impersonare la folla che assiste al processo, o ancora commentare – come nella tragedia greca – i diversi eventi. Per la musica Bach impiega più volte melodie proprie della tradizione sacra protestante, le cui origini risalgano alla metà del XVI secolo.
La monumentale Passione secondo Matteo, intesa non come opera musicale a se stante bensì come parte della funzione religiosa, doveva avere un impatto quasi violento sul pubblico alla sua prima esecuzione. La drammaticità della musica e del racconto, la grandiosità e la lunghezza dell’opera, infatti, rendevano difficile la ricezione da parte del pubblico di questa composizione così inaudita. Solo cento anni più tardi, nel 1829, il ventenne Mendelssohn alla guida della Berliner Singakademie, diede con la sua esecuzione l’inizio a una vera riscoperta e rivalutazione del compositore e del suo lavoro.

Biografia:
Il Direttore Ruben Jais, è nato a Milano; contemporaneamente agli studi universitari, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione Polifonica Vocale, entrambi i diplomi ottenuti con il massimo dei voti. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione d’Orchestra, perfezionandosi, in seguito, con masterclass all’estero.
È  stato Maestro del Coro presso il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dalla sua fondazione al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Luciano Berio, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling.
È  Direttore Residente e Responsabile delle Attività Artistiche dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi.
Ha tenuto vari cicli di concerti presso questa stessa istituzione tra cui “Storia in Musica”, con l’esecuzione del repertorio dal rinascimento al tardo romanticismo affiancato ad esempi musicali volti a chiarire lo sviluppo del linguaggio musicale; “Crescendo in Musica”, ciclo di concerti volti ad avvicinare il pubblico più giovane alla musica colta e il ciclo delle Cantate Profane di J.S. Bach. Ha diretto i grandi capolavori del periodo barocco e classico tra cui Johannes e Matthäuspassion di J.S. Bach, The Fairy Queen di H.Purcell, Requiem di W.A. Mozart, Sinfonie di F.J. Haydn e W.A. Mozart.
Nel 2008 ha istituito l’Orchestra laVerdi Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica barocca, con il quale affronta i maggiori capolavori di tale repertorio sia sinfonico che operistico: dal 2009 laVerdi Barocca affianca le altre stagioni della Fondazione con una serie di concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori sacri legati alle maggiori ricorrenze liturgiche.
È Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si dedica soprattutto al repertorio di tale nazione dal barocco al romanticismo affrontando, inoltre, l’esecuzione integrale delle Cantate sacre di J.S. Bach, e della Camerata Polifonica RJ, con la quale esegue il repertorio barocco e contemporaneo.
Ha diretto musica strumentale, corale e sinfonico-corale presso varie istituzioni italiane ed estere quali Biennale di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Milano Musica, RTSI di Lugano, Radio Ungherese Budapest, Festival di Saint Moritz, Teatro Real di Madrid, Orchestra Nazionale del Cile, Festival internazionali organistici.

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