DIALOGHI DI QUARESIMA 2014: UNO STRUMENTO PER LA MILANO DELLA CRISI

Dal 12 marzo al 16 aprile, tredici eventi culturali a ingresso libero e gratuito 
organizzati da sette importanti istituzioni cittadine – Duomo di Milano, laVerdi, 
Pinacoteca di Brera, Fondazione Ambrosianeum, Centri Culturali Corsia dei Servi e 
San Fedele, Fondazione Corriere della Sera – animeranno la città, indagando il tema del 
“Triangolo Imperfetto: Dio, l’uomo, la sofferenza”. 
 
Il cartellone si aprirà in Duomo mercoledì 12 marzo con la Via Crucis di Mario Luzi 
recitata dal poeta Roberto Mussapi. Proseguirà con le letture bibliche del venerdì in 
San Carlo al Corso (primo incontro il 14 marzo con Enzo Bianchi), ed eventi sul tema 
della pittura (il 24 marzo Ermanno Olmi dialogherà con il presidente Ambrosianeum 
Marco Garzonio sul suo allestimento del Cristo Morto del Mantegna alla Pinacoteca di 
Brera). E poi cinema (Gran Torino di e con Clint Eastwood all’Auditorium San Fedele), 
teatro (Il forgiatore di uomini di Claudio Bernardi in San Carlo al Corso) e musica. Dopo 
lo Stabat Mater di F.J.Haydn in San Fedele eseguito dai Civici Cori diretti da Mario 
Valsecchi, chiuderà la rassegna il 16 aprile la Johannespassion (BWV 245) di J.S.Bach 
eseguita da Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi diretti da 
Ruben Jais, in Duomo. 
 
La rassegna è stata presentata oggi in conferenza stampa all’Archivio della Veneranda 
Fabbrica del Duomo (Sala dei Milanesi). 
 
Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano, ha sottolineato 
“l’importanza della collaborazione di tanti centri culturali di diverse provenienze”. A 
proposito del tema di fondo della manifestazione, Borgonovo ha ricordato come “il mistero 
della sofferenza innocente dell’uomo” costituisca l’oggetto di un’indagine che si aprirà 
domani sera con la “Via Crucis” di Mario Luzi recitata da Roberto Mussapi, per snodarsi 
attraverso eventi culturali di diversa natura fino alla Johannespassion (BWV 245) di 
J.S.Bach, in calendario il 16 aprile prossimo con laVerdi: “Una Passio dall’acustica perfetta 
eseguita in Auditorium non vale la suggestione di un’esecuzione in un ambiente 
acusticamente più difficile, anche se domabile attraverso le tecnologie moderne, com’è il 
Duomo”. 
 
Marco Garzonio, presidente della Fondazione Culturale Ambrosianeum e 
protagonista, il 24 marzo alla Pinacoteca di Brera, di un Dialogo con Ermanno Olmi sul 
“Cristo Morto” del Mantegna, ha invece sottolineato “l’intento di riunire diverse realtà culturali che operano nel centro della città per portare un tema squisitamente religioso 
come la Passione, Morte e Resurrezione di Cristo alla portata di una metropoli, facendone 
il filo rosso che consente di leggere i fenomeni in corso a Milano”. 
“Il dolore che vogliamo indagare è quello dei fatti di cronaca, ma anche quello che 
appartiene a una crisi da cui la città fatica a uscire – ha proseguito Garzonio – Per questo 
servono riferimenti ideali, e per questo la rassegna alterna momenti squisitamente religiosi 
a momenti più culturali”. 
“E’ importante – ha concluso il presidente Ambrosianeum lanciando un appello ai media – 
che la comunicazione sulla rassegna arrivi nelle periferie, coinvolgendo e portando al 
centro della città, sia in senso fisico che ideale, chi vi abita, che potrà poi diffonderne il 
messaggio”. 
 
Luigi Corbani, direttore generale dell’Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano 
Giuseppe Verdi, si è detto “onorato di partecipare a una rassegna che riunisce tanti enti 
con compiti e caratteristiche diverse”, rilanciando positivamente l’ipotesi di un prosieguo 
della collaborazione con il Duomo di Milano. 
“E’ importante trovare occasioni per fermarsi e riflettere, e i Dialoghi di Quaresima vogliono 
offrire uno spunto per farlo – ha proseguito Corbani – Noi, per il 16° anno consecutivo, in 
occasione della Pasqua proporremo ai milanesi una ‘Passio’, in questo caso la 
‘JohannesPassio’ di Bach, in omaggio a una tradizione tipicamente nordica che siamo 
riusciti ad importare nella nostra città”. 
 
Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, ha ricordato il 
valore del “fare squadra, che significa confrontarsi, raccogliere idee e creare sinergie 
senza rinunciare alla propria vocazione individuale”. 
“I Dialoghi di Quaresima costituiscono un’iniziativa di grande coraggio culturale” ha 
proseguito Marchetti. Riconoscendo alla Chiesa di Milano il merito di avere “il valore di una 
Chiesa che si interroga”. Perché è proprio “dalle domande, come quelle poste dalla 
rassegna dei Dialoghi di Quaresima, che nascono i valori positivi”. 
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